Cima Paganini 3051 m - da O (Assedràs)

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 47

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL LAGO DI NASTA ALLA TESTATA DELL’OMONIMO VALLONE

LA CIMA DI NASTA E IL COLLETTO DELLA FORCHETTA DAI PRESSI DEL LAGO DI NASTA

NEL CANALE DEL COLLETTO DELLA FORCHETTA

IL CENGIONE EST DI NASTA DALLA NORMALE ALLA CIMA PAGANINI

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Remondino (2430 m), raggiungibile dal Piano della Casa (Valle Gesso) in h 1,45

Per i particolari sull’accesso, vedi itinerario Nel Vallone Assedras.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si segue la prima parte dell’itinerario Cima di Nasta fino al Colletto della Forchetta (2950 m, h 1,30, EE). 

Dal colletto, trascurando a sinistra i segni rossi della via normale alla Cima di Nasta, si prosegue, pressochè in piano, lungo un’evidente balconata detritica, che costituisce il Cengione Est di Nasta. Seguendo i numerosi ometti (ma l’orientamento è banale), si taglia tutto il versante orientale della Cima di Nasta: a questo punto, quando il cengione si esaurisce, si scende in diagonale verso sinistra per pietraie in direzione dell’evidente ampia insellatura del Colle di Nasta (ometti), che si raggiunge in breve (h 0,20 dal Colletto della Forchetta). 

Dal Colle di Nasta si attacca il versante Sud della Cima Paganini, e subito si notano gli ometti di pietre che guidano il cammino. Dopo aver risalito per una trentina di metri il fianco detritico della cima proprio sulla linea del valico, si appoggia verso destra per tracce, fra cenge e canalini. Raggiunto uno speroncino, si ritorna verso sinistra, riavvicinandosi al filo di cresta e, superato un modesto tratto di banali roccette, si esce sulla bella cupola della Cima Paganini (Cima Sud, 3051 m, h 0,15 dal colle, croce metallica e libro di vetta). Panorama fantastico sulla vicina Serra dell’Argentèra, sulla lontana Cima dell’Oriol dietro la vicinissima Cima Nord della Paganini, sulla costiera della Madre di Dio oltre il profondo Vallone Assedras, sull’altrettanto vicina Cima di Nasta, sul Baus e su tutte le altre cime delle Marittime. Verso sud domina il massiccio del Monte Gelàs. 

Ritornati al Colle di Nasta (h 0,10 dalla cima), si scende a destra (est) nell’ampio canalone detritico che scivola alla testata del Vallone Assedras. Alcune precarie tracce sono reperibili alla base della parete della Cima Paganini (a destra scendendo): con fastidiosa discesa (molta attenzione alle pietre mobili!), ci si cala ripidamente per immense pietraie e placche nevose lungo l’ampio canale, costituito da terra e sassi precari ed instabili, fin nella comba alla testata del Vallone Assedras, dove si incontrano le tracce dirette al Passo dei Detriti (ben visibile in alto a destra, vedi anche itinerario Cima Sud dell’Argentèra). 

Seguendo le tracce e gli ometti verso sinistra, si scende un breve pendio erboso con alcuni tornanti e, nuovamente per grossi massi, si ritorna velocemente al Rifugio Remondino (h 1,00 dal Colle di Nasta).

 

TEMPO TOTALE

h 3,15 circa (esclusi avvicinamento e discesa dal rifugio)

DISLIVELLO

600 m circa (esclusa l’eventuale salita al rifugio

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

5 settembre 2004

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - metà settembre

COMMENTI

Itinerario molto più breve e meno faticoso rispetto a quello che raggiunge la cima dal Vallone della Rovina, ma anche meno pregevole ed interessante sotto l’aspetto ambientale. O meglio, meritevole la salita per il Colletto della Forchetta ed il Cengione Est, mentre assolutamente poco godibile la discesa per il canale del Colle di Nasta. Non a caso ho scelto questo senso di marcia: in senso inverso, la risalita del lungo e franoso canalone (consigliato il casco!) risulta ancor più noiosa e fastidiosa!