Anello della Rocca Barbèna 1142 m

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:50.000 – Foglio 15/FRATERNALI scala 1:25.000 - Foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 6

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

LA PROFONDA VALLE DEL NEVA DAI PRESSI DELLA COLLA SCRAVAION

DALLA CRESTA OVEST DELLA ROCCA BARBENA VERSO LE ALPI LIGURI

IL MONTE VARATELLA E LA PIANA DI BORGHETTO SANTO SPIRITO DAI PRESSI DEL COLLETTO BANCO

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Millesimo (uscita della A6 Torino-Savona) si risale la Valle Bormida di Millesimo fino a Calizzano e Bardineto, da dove si lascia a sinistra la strada per il Giogo di Toirano e si prosegue in salita fino al valico della Colla Scravaion (820 m, 36 km da Millesimo, parcheggio).

b) Da Borghetto Santo Spirito (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si raggiunge Toirano, da dove si svolta per Balestrino. Superati la Colla di Balestrino ed il paese di Vecersio, si trascura la diramazione per Castelvecchio e si continua a destra fino alla Colla Scravaion (820 m, 26 km da Borghetto, parcheggio).

c) Da Albenga (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si raggiunge Cisano sul Neva, da dove si risale la Val Neva fino a Castelvecchio di Rocca Barbena. Qui si abbandona la strada diretta al Colle di San Bernardo di Garessio e si svolta a destra, poi, trascurando la diramazione per Vecersio e Balestrino, si piega a sinistra e si raggiunge con numerosi tornanti la Colla Scravaion (820 m, 22 km da Albenga, parcheggio).

L'accesso da Calizzano consente di godere appieno della vista della verticale parete Nord della rocca.

 

ITINERARIO

Dal parcheggio sulla Colla Scravaion si segue la carrareccia diretta (a Est) al Giogo di Toirano (paline, segnavia AV), ma si prende quasi subito una traccia che si stacca sulla destra e rimonta un bel prato verso un evidente traliccio. Giunti al centro della vasta dorsale prativa, si incontrano i primi segnavia ●●● (provenienti in realtà dalla casa cantoniera abbandonata situata sul versante marittimo del valico). 

Il sentiero inizia a risalire piuttosto ripidamente il boscoso crestone occidentale della Rocca Barbena, tra numerose roccette affioranti: superato un grosso masso con ruderi di muretti a secco, il sentiero si approssima alle rocce della cresta, che aggira con traverso in leggera discesa sul versante Nord fino ad una bella selletta rocciosa (h 0,30) che si apre tra alcuni caratteristici gendarmi e lo spigolo occidentale della parete Nord. Da qui, scendendo per pochi metri a sinistra fino ad un pulpito roccioso, è possibile osservare il versante settentrionale della Rocca Barbena in tutto il suo severo slancio. 

Attraversata la selletta (dalla quale precipita verso Sud una paurosa gola-canale), si supera un tratto di roccette alla base dello spigolo Ovest della montagna (attenzione in caso di bagnato o neve residua, un po' esposto), e si inizia l'aggiramento delle rocce sul versante meridionale, molto ripido ma boscoso. Si risale un canale alberato fino alla selletta con enorme masso cui fa capo, e si traversa di nuovo pianeggiando con saliscendi rasentando le rocce che sostengono la cima, con bella vista sulle curiose formazioni rocciose circostanti: quando il pendio lo consente la traccia, sempre ben segnata, prende a risalirlo con erti tornanti (qualche tratto in frana) fino ad uscire sui bei prati della spaziosa cima. Pochi metri a destra è la piccola croce sul punto più alto della Rocca Barbena ( 1142 m , h 0,30 dalla selletta, libro di vetta).

Splendida veduta a giro d'orizzonte: dal massiccio Monte Carmo agli abitati di Loàno e Borghetto Santo Spirito, adagiati lungo la costa, uno scampolo di pianura ingàuna con il Mar Ligure, tutto lo svolgimento della Val Neva, fino ai monti della media Val Tanaro (Galero, Pizzo d'Ormea, Mongioie, Antoroto, Bric Mindino). Verso Nord, infine, l'alta Val Bormida di Millesimo con l'abitato di Bardineto adagiato nella sua placida conca. Impressionante la vista a volo d'uccello sui boschi sottostanti il versante Nord (attenzione all'esposizione!). 

Dalla vetta si prosegue verso Sud-Est, seguendo gli evidenti segnavia . Dopo un breve tratto di discesa su terreno scoperto si entra nel bosco, scendendo nuovamente verso sinistra: in un punto, a causa di alcuni alberi caduti, si potrebbe avere qualche perplessità sulla prosecuzione del sentiero, ma continuando in diagonale verso destra si ritrova in breve il giusto percorso. Dopo un’ultima bella veduta, alle nostre spalle, sull’elegante spigolo Est della Rocca Barbena, si entra definitivamente nella faggeta, scendendo fino ad una prima ampia insellatura boscosa. Anche qui il sentiero non è, per un tratto, evidentissimo, ma mantenendosi sul versante marittimo lo si ritrova poco oltre. Con piacevole percorso a mezzacosta, senza rilevanti dislivelli, il sentiero (sempre ben marcato) percorre il boscoso spartiacque Varatella-Bormida, con frequenti belle vedute sulla costa e sul Mar Ligure. Aggirata sul lato Sud una piccola elevazione erbosa con roccette affioranti (raggiungibile comunque facilmente con una breve deviazione, e da cui si può godere di ampio panorama sui vasti boschi valbormidesi), e percorso un tratto con bellissima vista sull’Isola Gallinara, si ritorna sul lato padano, tagliando un nuovo rilievo boscoso e portandosi presso uno spigoletto roccioso, nuovamente sul crinale. Una breve discesa più ripida conduce ad un’ampia sella prativa, dove si incrociano i paletti con segnavia AV dell’Alta Via dei Monti Liguri. Pochi metri di discesa conducono al punto di massima depressione, denominato Colletta o Colletto Banco, fra fitta vegetazione arborea, dove si trovano numerose paline ed un crocevia di sentieri (937 m, h 0,35 dalla Rocca Barbena).

Trascurata la prosecuzione dell’Alta Via verso il Giogo di Toirano, si svolta a destra, seguendo il largo sentiero (sempre segnavia ) che scende in direzione della Sella Alzabecchi. Con comodo percorso nel pittoresco bosco il sentiero, che alterna ampi tornanti a brevi traversoni, perde velocemente quota fino ad intercettare un’ampia carrareccia sterrata, fangosa e molto dissestata. Seguendola brevemente in discesa si raggiunge la S.P. 60 Borghetto S.S. – Bardineto presso il ristorante abbandonato sulla Sella Alzabecchi (693 m, h 0,25 dal Colletto Banco).

Attraversata la Provinciale, si segue un’ampia carrareccia che scende in diagonale verso sinistra nel bosco (nessun segnavia): dopo poco la carrareccia diviene pianeggiante, tagliando a mezzacosta parallelamente alla sovrastante strada asfaltata. Superando diversi piccoli rii in corrispondenza di modeste vallette, la carrareccia prosegue verso la testata del Vallone della Valle: divenuta ampia mulattiera inerbita, raggiunge quindi una sella erbosa con traliccio, dove incrocia il “Sentiero Natura Rio della Valle” proveniente dal Ponte del Salto del Lupo (segnavia , vedi anche itinerari Traversata del Monte Ravinèt e Punta Alzabecchi – Cresta Est-Sud-Est). Seguendo verso sinistra questo ampio sentiero, in moderata salita nel bosco, si esce nuovamente sulla S.P. 60 poco sotto il Giogo di Toirano, che si raggiunge percorrendo su asfalto l’ultimo ampio tornante (807 m, h 0,40 dalla Sella Alzabecchi, numerose paline).

Proprio in corrispondenza del valico si imbocca un’ampia carrareccia (paline) che sale verso sinistra nel bosco (segnavia AV dell’Alta Via dei Monti Liguri). Dopo un breve tratto di salita si trascura lo stacco a sinistra di una variante più diretta (ma più ripida), quindi la carrareccia, molto rovinata dal fango e dal passaggio di mezzi motorizzati, prende a tagliare pressoché pianeggiante nella fitta faggeta, a mezzacosta sul versante settentrionale del modesto Monte Sebanco. Dopo lungo percorso in falsopiano, avendo cura di seguire sempre la carrareccia principale con il segnavia AV, si giunge ad una sorta di insellatura (paline), dove si incontra anche il segnavia proveniente da Bardineto (h 0,25 dal Giogo di Toirano).

Svoltando con decisione a sinistra si giunge ad un trivio: trascurate le carrarecce di destra e di sinistra, si prosegue al centro, seguendo i segnavia AV e , lungo una ripida e sconnessa mulattiera che guadagna quota nel bosco secondo la linea di massima pendenza. Dopo un po’ di salita insistente e faticosa la mulattiera spiana: ad un nuovo bivio, si riprende a salire verso sinistra, raggiungendo un poco accentuato crinale in una faggeta di rara bellezza. Con percorso ora molto comodo e poco faticoso, si prosegue nel bel bosco in moderata salita fino alla palina che indica l’altrimenti poco avvertibile sommità del Monte Sebanco ( 982 m , h 0,40 dal Giogo di Toirano). Questa è costituita da un cocuzzolo con alcuni sassi affioranti, completamente ricoperto di bosco: per questo, nonostante ci si trovi su una sommità, il panorama è del tutto assente.

Proseguendo lungo la dorsale, ora solo sul segnavia AV, si effettuano alcuni trascurabili saliscendi, quindi si raggiunge un colletto dove una palina indica, verso sinistra, lo stacco della variante diretta proveniente dal Giogo di Toirano. Con amplissimo semicerchio nella suggestiva faggeta, si prosegue sullo spartiacque o poco sotto di esso nel fitto bosco fino ad un brevissimo tratto di discesa che riporta al Colletto Banco (o Colletta, 937 m, h 0,30 dal Monte Sebanco). Qui si ritrova il segnavia seguito all’andata.

Risaliti alla sovrastante sella prativa, si trascura il sentiero che rimane sullo spartiacque per seguire verso destra l’Alta Via dei Monti Liguri (segnavia AV), che taglia in leggerissima salita il boscoso versante padano dello spartiacque. Ora con percorso in costante leggera discesa, anche se non mancano un paio di brevi contropendenze, si tagliano numerosi valloncelli ricchi di acque scorrenti, sempre in una meravigliosa faggeta. Costeggiata una lunga fascia rocciosa emergente nella fitta boscaglia (sorgenti), si scende per un breve ma ripido e scivoloso tratto lungo un costone alberato, quindi si svolta con decisione a sinistra e si prosegue pressoché in piano, proprio alla base dell’imponente roccioso versante settentrionale della Rocca Barbena: il fitto bosco non impedisce del tutto di intuire la grande muraglia rocciosa che ci sovrasta. Con percorso un po’ fastidioso per via del fango dovuto alle tante acque scorrenti, si supera un malandato ponticello di tronchi, quindi si scende in breve ad intercettare una carrareccia forestale. Seguendo la carrareccia verso sinistra, si supera un costone (bella vista sulla parete Nord della Rocca, da qui finalmente avvistabile oltre gli alberi), quindi si prosegue in piano nel bosco fino a ritrovare la strada asfaltata nuovamente in corrispondenza della Colla Scravaion ( 820 m , h 1,00 dal Colletto Banco). 

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa

DISLIVELLO

800 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

18 gennaio 2015

PERIODO CONSIGLIATO

primavera e autunno

COMMENTI

Itinerario piuttosto lungo, non eccessivamente faticoso ma comunque facilmente abbreviabile, a seconda dei desideri e del grado di allenamento di ognuno. Meritevole la salita alla Rocca Barbena per l'ambiente (roccioso, un po' inconsueto in Liguria) e per il panorama, veramente notevole. Molto piacevole anche il tratto tra la vetta ed il Colletto Banco. Meno divertente e un po’ monotono il tratto tra la Sella Alzabecchi ed il Giogo di Toirano, così come quello di Alta Via fino al Colletto Banco. Nuovamente interessante l’ultima parte, attraverso gli splendidi boschi dell'alta Valle Bormida.