Punta Marguareis 2651 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 16 o 19

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 70 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

SCENDENDO DAL COLLE DEI SIGNORI VERSO IL RIFUGIO DON BARBERA, NELL’AMPIO VALLONE DEI MAESTRI

IL RIFUGIO DON BARBERA E IL COLLE DEI SIGNORI, SALENDO VERSO LA PUNTA MARGUAREIS

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Don Barbera (2079 m), raggiungibile da Carnino Superiore (Valle Tanaro) in h 2,45.

Per i particolari sull’accesso, vedi itinerario Nel Vallone dei Maestri.

In alternativa, è possibile raggiungere il rifugio (o meglio il vicinissimo Colle dei Signori) anche in automobile, seguendo la strada sterrata “Alta Via del Sale” (itinerario a pedaggio aperto esclusivamente nella stagione estiva, con accessi da Monesi, Upega e Limone Piemonte). Per tutte le informazioni relative, consultare il sito www.altaviadelsale.com.

 

ITINERARIO

Subito a valle del rifugio, lungo il sentiero proveniente da Carnino Superiore, si segue verso destra la traccia (paline segnaletiche per “Punta Marguareis”) che rimonta con moderata pendenza i dossi erbosi, inizialmente di fianco alla recinzione del rifugio. Una serie di pali in legno con segnavia indicano in questo primo tratto la direzione da seguire: attraversato un bel prato, il sentierino si inoltra in un labirinto di rocce biancastre, in uno splendido ambiente carsico. Risalita una breve valletta, il sentierino si porta a destra, rimontando con alcuni erti tornanti il ripido pendio discendente da un avancorpo della Cima della Gaina. Con andamento leggermente obliquo verso destra, la traccia si inoltra nel breve valloncello facente capo al ben evidente Passo della Gaina, inciso ai piedi dell’omonima cima: con salita costante ma mai troppo faticosa, si supera un breve tratto roccioso e, con un ultimo breve traversone, si tocca il largo Passo della Gaina (2357 m, h 1,00 dal rifugio, paline). Bella veduta, verso Ovest, sull’arida regione Scevolai e, più lontano, sulle principali cime delle Alpi Marittime, mentre dalla parte opposta appare la Val Tanaro con il lontano Mar Ligure sullo sfondo.

Trascurata la variante diretta per la Cima della Gaina, si prosegue scendendo sull’opposto versante del passo alla testata di una verde valletta, per poi traversare pressoché in piano fra dossi erbosi e rocce calcaree. Giunti alla base di un ripido pendio erboso, lo si risale con diversi tornanti e, con un po’ più di fatica, si giunge ad un poggio erboso da dove, alle nostre spalle, si gode di splendida vista sulla costiera Bertrand-Missun. Sempre in salita, ma con pendenze meno accentuate, la traccia risale una valletta erbosa e raggiunge un ampio colletto con paline e grosso masso, dove ci si collega al sentiero proveniente dal sottostante Colle dei Torinesi, che appare più in basso verso Nord dominato dalla massiccia Punta Pareto sulla destra (vedi anche itinerario Punta Marguareis – Canalone dei Torinesi).

Svoltando decisamente a sinistra, si inizia a rimontare con salita ora nuovamente ripida il pendio di erba e rocce, aggirando inizialmente l’arrotondata Anticima Est e risalendo quindi con qualche svolta al colletto fra questa e la cima principale. Di qui, rimontando con numerosi tornanti l’ultimo ripido pendio di erba e rocce (possibilità anche di qualche divertente tratto di facilissima arrampicata per i più piccoli) si raggiunge in breve l’ampio piano inclinato erboso e la croce sommitale della Punta Marguareis (2651 m, h 1,00 dal Passo della Gaina). Bellissimo panorama a giro d’orizzonte: verso Nord, ai piedi della verticale parete alta 500 metri con cui il Marguareis precipita su questo lato, si domina tutto lo svolgimento della Valle Pesio, fino alla pianura piemontese e alle principali cime del Gran Paradiso, del Monte Rosa e del Bernina, ad Est le Alpi Liguri con le principali cime (Mondolè, Saline, Mongioie), a Sud la costiera Bertrand-Missun e tutte le varie quote minori fino al Mar Ligure, ad Ovest le Alpi Marittime, di cui si riconoscono le cime principali sia italiane che francesi (Bégo, Grand Capelet, Chemineyes, Clapier, Gelàs, Argentéra).

Ritorno per la stessa via in h 1,30 (fino al rifugio).

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 circa (con partenza e arrivo al rifugio)

DISLIVELLO

600 m circa (più l'eventuale salita al rifugio)

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 luglio 2021

PERIODO CONSIGLIATO

metà giugno – fine settembre

COMMENTI

Itinerario super-classico, facile e mai faticoso, alla principale cima delle Alpi Liguri. Molto frequentato, ben segnalato e senza pericoli: questo, grazie anche alla possibilità di accesso che da poco è stata agevolata con l’apertura al traffico veicolare regolamentato sull’”Alta Via del Sale”, fa si che questa gita sia alla portata anche dei bimbi, senza necessariamente prevedere un pernottamento in rifugio (che, comunque, è sempre un’esperienza emozionante per i piccoli escursionisti, e quindi da non scartare a priori).

Attenzione sulla cima, causa la notevole esposizione sul versante Nord.