All'estremità del parcheggio, si prende un sentiero
(segnavia ●■■) che sale nel fitto bosco: poco più a monte, la traccia confluisce
nuovamente nella carrareccia, che va seguita verso sinistra per alcune
centinaia di metri. Lasciata a destra la diramazione per il Rifugio
Pian delle Bosse (segnavia ■■, vedi anche itinerario Anello
del Monte Carmo), si continua a seguire la sterrata che,
superato un bel ruscello, prima sale leggermente e poi comincia a
scendere: a questo punto, si prende un sentierino sulla destra (segnavia ●) che si inoltra con qualche saliscendi su un pendio cespuglioso, con bei
panorami sul mare. Con vista spettacolare sull'incombente Rocca
dell'Aia, il sentiero supera ancora un rio che scorre fra grandi
massi, rientra nel bosco e con un'ultima ripida ma breve salita giunge al
piccolo spiazzo alla base della rocca, proprio in corrispondenza degli
orridi camini della parete Nord (h 0,45).
Si prosegue con alcuni tornanti nel fitto bosco, a poca distanza dalle
pareti della Rocca dell'Aia: lasciato a destra lo stacco del "Sentiero
delle Terre Alte" (segnavia
) diretto al Rifugio Pian delle Bosse, si raggiunge in breve il
marcato colletto a monte della rocca, dove questa si salda al pendio
boscoso retrostante. Proseguendo lungo l'evidente sentiero, si lascia dopo
poco una traccia sulla destra che sale in breve ai piedi delle placconate
sudoccidentali dello Scoglio del Butto, e quindi la prosecuzione, a
sinistra, del "Sentiero delle Terre Alte" (
) diretto a Toirano. Si continua dunque lungo il sentiero (segnavia ●) che prosegue a salire, con lunga serie di tornanti, il fianco boscoso
sul versante meridionale del Monte Carmo: giunti a quota 850 m circa (h
0,30 dalla base della Rocca dell'Aia), si abbandona anche
questo sentiero (che sale al Rifugio
Monte Carmo, vedi
anche itinerario Monte
Carmo per il “Sentiero delle Scalette” in senso inverso), per prendere a destra una poco marcata diramazione
indicata da una
palina segnaletica e da frequenti ometti di pietre ("Sentiero
degli Ometti").
Questo
comodo sentiero traversa con poco accentuati saliscendi il pendio boscoso
(dopo poche decine di metri si incontrano i resti di un'antica carbonaia)
poi, quando il fitto noccioleto lascia spazio alla macchia mediterranea,
si sale brevemente ad un colletto roccioso: da qui inizia il tratto più
interessante e spettacolare del sentiero. Si prosegue infatti, sempre a
mezza costa, fra
torrioni, placconate e gendarmi quarzitici, tagliando diversi ripidi
vallonetti boscosi che isolano le varie strutture rocciose. Splendide
vedute, dall'alto, sulla
Rocca dell'Aia, sullo Scoglio del Butto e, sullo sfondo, sulla costa
tra Loano e Pietra Ligure. Un tratto di ripida discesa fa perdere un
centinaio di metri di quota, quindi si riprende a traversare verso
sinistra, giungendo ad un
ennesimo colletto dal quale stacca la crestina che si congiunge con lo
Scoglio del Butto. Qui, presso uno spuntone aggettante, è stato allestito
un caratteristico presepe
che è mantenuto tutto l'anno (palina in legno, h
0,25 dal bivio).
Proseguendo
lungo il sentiero, si sfiora un
ardito torrione, quindi si scende ad una lingue di pietrame,
sovrastata da un
liscio pilastro: al termine della pietraia si aggira uno spigolo
roccioso (passo facilissimo, corda fissa) e si risale ad uno splendido
pulpito roccioso, da cui si gode ancora di una
bellissima vista sul complesso quarzitico Rocca dell'Aia - Scoglio del
Butto. Con un ultimo traverso tra rado bosco si va a guadare un
piccolo rio, oltre il quale il percorso prosegue comodo e pianeggiante
nuovamente tra gli alberi fino ad incrociare il "Sentiero delle
Terre Alte" (
)
poco a monte della "Scala Santa" (h
0,30 dal presepe).
A
questo punto due possibilità:
a
- seguire il sentiero verso destra, che scende con ripide svolte
l'assolato pendio ("Scala Santa", vedi anche itinerario Ai
piedi della Rocca dell'Aia) e si riporta alla base della parete Nord
della Rocca dell'Aia, da dove si ritorna al parcheggio per l'itinerario di
salita (h 1,00 circa dal bivio);
b
- seguire il sentiero verso sinistra, con andamento pressochè
pianeggiante, giungendo in un quarto d'ora circa al Rifugio
Pian delle Bosse, da dove si scende (seguendo il segnavia ■■)
nuovamente al parcheggio (h 0,45 circa
dal bivio).