Dal
parcheggio si attraversa la strada principale e si percorre lo stretto
Vicolo della Canonica, giungendo nella piazza sulla quale si affacciano le
scuole e la parrocchiale
di San Paolo. Si prosegue in salita fra belle villette fino ad
incrociare una nuova stradina che sale verso destra: su un pilastrino in
cemento sono riportati vari segnavia, tra cui quello da seguire (X=)
per la chiesa di San Pietrino. Dopo un piacevole percorso fra
pittoresche case e viuzze, si segue una ripida stradetta dal
fondo cementato (Via San Pietrino) che termina su una stretta stradina
asfaltata. Dall’altra parte della stradina ha inizio un’ampia
mulattiera selciata che prende a risalire con moderate pendenze il pendio
di sassi e cespugli, con vedute che via via si
ampliano sulla costa e sulla piana di Borghetto.
Superata
una stalla con numerosi cavalli, la mulattiera taglia l’impluvio di un
rio, quindi riprende a salire con numerosi tornanti nella macchia
mediterranea. Superati i
ruderi dell’antichissima chiesetta di San Paolo (nel luogo
dove storicamente si sviluppò il primo nucleo abitato di Boissàno), nei
cui pressi si possono ancora notare alcuni interessanti esempi di cascine
pastorali, si
continua a salire fino all’ampio ripiano prativo dove sorge
la chiesa
di San Pietrino, in bellissima posizione panoramica sulla
costa (470 m, h 0,40 da Boissàno).
Risalito
il breve pendio prativo a monte dell’edificio, si incontrano le paline
del “Sentiero delle Terre Alte”
(segnavia TA),
proveniente da Toiràno. Si prosegue verso destra, lungo questo segnavia
che si sovrappone, in questo tratto, al X.
Percorsi alcuni brevi tornanti, fiancheggiati da numerose vecchie cascine
abbandonate, il sentiero effettua un lungo traversone semi-pianeggiante
nel bosco, quindi inizia a risalire un valletta alberata con tracciato
ripido ed un po’ faticoso. Guadagnata quota alle falde dell’altura
detritica e rocciosa che costituisce la spalla meridionale del Monte Ravinèt,
si esce dal bosco e si effettua un
lungo e rettilineo traversone ascendente da sinistra a destra:
in questo tratto il sentiero, ottimamente tracciato e sostenuto da
notevoli muri a secco, è denominato “Via
Napoleonica”, in quanto ha costituito la via di fuga dei soldati
austro-piemontesi dopo la loro sconfitta, ad opera dei Francesi, nella
“Battaglia di Loano” (23-24 novembre 1795). Con magnifiche vedute su
Loàno, Borghetto
e la costa, il sentiero raggiunge una verde valletta, percorsa
dal Rio delle Banchette; superato il rio, si risale la valletta con
numerosi tornanti nel rado bosco e si esce sull’erboso e panoramico crinale
Varatella – Nimbalto poco a monte del Bric Scotto, dove si
incrocia il sentiero proveniente
(da destra) dalla borgata Losano di Boissàno. Proseguendo lungo
l’erboso crinale, in ambiente molto
bello e riposante, si sale lentamente all’ampia
radura dei Prati di
Peglia (h
1,00 da San Pietrino).
Qui
si abbandona il “Sentiero delle Terre Alte”, che va a destra in piano
verso il Rifugio
Pian delle Bosse, per proseguire a sinistra lungo il
segnavia X. La traccia, in verità
poco marcata, risale tutti gli
ondulati prati (ruderi di caselle, doline, cavalli
bradi al pascolo), lascia a sinistra lo stacco di una labile
traccia diretta a San Pietro ai Monti (segnavia ●,
vedi anche itinerario Traversata
del Monte Ravinèt), quindi si inoltra in
leggera salita nel bosco di faggi e betulle, alto sulla destra
idrografica della Val Nimbalto. Con belle vedute, fra gli alberi, degli
affioramenti rocciosi nella zona della Rocca dell’Aia, il sentiero
prosegue a traversare con
pittoresco percorso fra boschi e rocce. Dopo un tratto non
breve, si incontra sulla sinistra lo stacco di un’evidente
traccia indicata da un ometto di pietre (tabellone esplicativo,
h 0,25
dai Prati di Peglia).
Si
abbandona il segnavia X
e si segue questa traccia, che si porta in breve sullo spartiacque Nimbalto
– Varatella in corrispondenza di una piccola radura. Oltre la radura si
procede a sinistra, lungo la traccia che prende quota nel bosco alle falde
del pendio terminale del Monte Ravinèt. Quando la traccia spiana e tende
poi a perdere leggermente quota, la si abbandona per rimontare
direttamente il ripido ma breve pendio boscoso che consente di raggiungere
piuttosto velocemente la panoramica sommità del Monte Ravinèt (1061 m, h
0,15 da dove si abbandona la X,
croce
di vetta). Dalla vetta, costituita da una
allungata dorsale di roccette e magra erba, bellissima veduta
sulla costa, sul vicino Monte
Carmo e su tutte le Alpi
Liguri meridionali.
Dalla
cima si scende lungo la
sassosa cresta meridionale: ben presto inizia il bosco,
comunque rado e di agevole percorso. Mantenendosi per un breve tratto
sulla destra (ovest) dello spartiacque, si perde quota fino ad un panoramico
poggio, con bellissima vista a volo d’uccello sulla costa fra
Loano e Pietra Ligure. Continuando a scendere, ci si cala per una ripida
costa prativa fino
ad un’ampia sella erbosa (h
0,10 dalla cima), fra la cresta Sud del Ravinèt e la sua
spalla meridionale: qui è possibile giungere anche da San Pietro ai
Monti, deviando dal sentiero ●
(vedi anche itinerario Traversata
del Monte Ravinèt).
Dalla
sella si prende una labile traccia verso Sud che si mantiene leggermente a
destra dello spartiacque (lato Varatèlla): rimanendo pochi metri sotto lo
spartiacque, la traccia si porta presso un
colletto boscoso immediatamente a monte dei nascosti Torrioni
del Ravinèt, quindi prosegue con scarsi saliscendi fino
all’estremità meridionale dell’allungato contrafforte, costituita da
un bifido rialzo di roccette. Da qui si scende dall’altra parte, con
percorso piuttosto evidente anche se privo di tracce: tendendo a sinistra,
si perde quota per il ripido pendio, dapprima boscoso poi sassoso con
magra erba, si incrocia il sentiero ● che taglia
a mezza costa, quindi si continua a scendere facilmente fino all’inizio
della valle del Rio delle Banchette, dove si re-intercetta il sentiero
segnalato X
e TA
seguito in salita (h
0,25 dalla sella erbosa).
Da
qui, seguendo a ritroso il percorso dell’andata, si scende a San
Pietrino e nuovamente a Boissano (h
1,00 da dove si ritrova il sentiero).