Dal
Pian delle
Gorre si imbocca la strada sterrata (indicazione) che sulla sinistra
sale con pendenza moderata, tagliando alla base i pendii che scendono
dalla Punta Bartivolera (1957 m). Superata la caratteristica cascatella
del Rio di Serpentera, e lasciata a sinistra la
mulattiera diretta al Pian del Creus ed al Vallone Serpentèra,
si raggiunge uno spiazzo con tabelle indicatrici (h
0,20): proseguendo lungo la strada per una trentina di metri,
si arriva alla bella cascata denominata "Il Salto", che
dà il nome all'omonimo vallone.
Si trascura comunque questa carrareccia,
che prosegue verso il Gias degli Arpi ed il Passo del Duca
(vedi anche itinerario Ai
piedi del Marguareis in senso inverso) e si prende il sentiero
a sinistra, che si inerpica nel bosco con ripidi tornanti: superato su un ponticello
il piccolo Rio di Sestrera, il sentiero aggira un costone boscoso fino ad uscire
nella verde radura dove sono siti gli edifici, recentemente ristrutturati,
del Gias
Sottano di Sestrera (1331 m, h
0,25 dallo spiazzo). Sopra le abetaie appare la caratteristica
sagoma della cresta sommitale del Marguareis che ricorda, si dice
in valle, il profilo un volto umano.
Di qui, lasciata sulla destra la
traccia che, attraverso alte erbe, conduce all'imbocco del Vallone del
Marguareis, si entra ancora nel
fitto bosco, dove altri tornanti consentono di guadagnare
quota; un lungo traverso conduce addentro al Vallonetto di Sestrera,
che si risale con costante ma meno ripida salita. Raggiunto un secco
tornante, si lascia la traccia a sinistra per il diroccato Giaset
ed il sovrastante Gias della Costa e si prosegue nuovamente in
ripida salita nel bosco: questo tratto di sentiero, anticamente una
scorciatoia rispetto al più lungo tracciato dell’originaria mulattiera
(che transitava per il già citato Giaset) è denominato, appunto,
"Scurcia du Megu", cioè "Scorciatoia del
Dottore".
Ritrovata la sede dell’antica mulattiera, si taglia di
nuovo verso sinistra e si esce dal bosco presso la radura denominata Pian
delle Vipere (1660 m, h 1,00 dal Gias
Sottano di Sestrera). Superato con un nuovo ripido tratto un pendio di
ontani e rododendri, si raggiunge il
vasto prato inclinato dove sorge il Gias Soprano di Sestrera (1842
m, h 0,30 dal Pian delle Vipere),
da dove la vista si apre sull'imponente calcarea parete settentrionale del
Marguareis, che con i suoi 2651 m è la più alta vetta delle Alpi
Liguri. In alto sulla sinistra si
rende visibile, ai piedi della rocciosa cresta dei Rastelli del Marguareis, l'avveniristica struttura del Rifugio Garelli.
Un'ultima salita
per gli ondulati pascoli ed una breve valletta detritica
consentono di raggiungere il ciglio del ripiano pascolivo del Pian del
Lupo, dove, su di un poggio oltre
un ponticello, è collocato il Rifugio
Garelli (h 0,20 dal Gias Soprano di
Sestrera). Splendida
vista sulla immensa bastionata calcarea che costituisce la parete Nord del
Marguareis, nonché su tutto lo svolgimento della Valle Pèsio fino alla pianura ed al Monviso.
Per il ritorno, oltre
che per l’itinerario di salita, è possibile seguire la variante
attraverso il Vallone del Marguareis: dal rifugio (indicazioni) si
prende il sentiero che scavalca un costone e,
tagliando in
saliscendi l'ampia testata del vallone, conduce al
piccolo e pittoresco Laghetto del Marguareis (1910 m, h
0,10 dal rifugio), ai piedi della fiumana di detriti
discendente dall'orrido Canalone dei Genovesi.
Lasciato
il laghetto, si imbocca il bel sentiero (segnavia H1
e GTA)
che scende per le successive balze del pittoresco Vallone del
Marguareis, la cui fiancata sinistra è costituita dalla grandiosa
successione di pareti calcaree della cresta del Marguareis. Dopo un
bel prato con massi, con una prima ripida discesa si giunge ad
un bivio (paline):
trascurata la traccia a sinistra, che permette di deviare verso il Passo
del Duca senza perdere troppo dislivello, si continua a scendere
ripidamente, sfiorando le due nuove costruzioni del Gias
Soprano del Marguareis (1721 m, h
0,20 dal laghetto).
Un
altro ripido strappo in discesa conduce in una verde valletta, che sfocia
in basso in un ameno ripiano prativo cosparso di massi, alla base del
Castello delle Aquile (2513 m) e della Cima Scarason (2352 m). Qui si
incontra un nuovo bivio (paline):
trascurando a sinistra il segnavia H7
diretto al Colle del Prel Soprano e al Passo del Duca (vedi anche
itinerario Ai
piedi del Marguareis), si
prosegue dritti sul prato fra grossi massi. Con ampia curva
verso destra, seguendo l'andamento del vallone, il sentiero scende lungo
coste prative, lasciando a destra, oltre il rio, la costruzione del Gias
Sottano del Marguareis, caratterizzato da un ciclopico
masso "a balma" utilizzato come ricovero per gli armenti.
Proseguendo la discesa, si
entra nel bosco e, con pittoresco percorso a
fianco del rio, si giunge ad un ponte in legno. Oltre il ponte,
si continua sempre nel bellissimo bosco
raggiungendo infine
la radura del Gias Sottano di Sestrera,
riunendosi quindi con l'itinerario dell'andata (h
1,00 dal Gias Soprano del
Marguareis).
L'ultimo tratto di bosco conduce al
Pian
delle Gorre (h 0,30 dal Gias
Sottano di Sestrera).