Dal
Pian delle Gorre si sale al Gias Sottano di Sestrera ed al Pian del
Lupo,
dove sorge l'avveniristica costruzione del Rifugio
Garelli (1990 m, h 2,30): per i particolari
su questo percorso, vedi
itinerario Al Pian
del Lupo. Dal
rifugio, splendida vista sulla immensa bastionata calcarea che costituisce
la parete Nord del Marguareis.
Trascurata la traccia che, sulla sinistra, si inerpica verso il
valico di Porta Sestrera (2226 m, vedi itinerario Traversata
del Marguareis), si prende il sentiero che
scavalca un costone e, in saliscendi, conduce al piccolo e pittoresco Laghetto
del Marguareis (h 0,10 dal
rifugio), ai piedi della fiumana di detriti discendente dall'orrido Canalone
dei Genovesi.
Lasciato il laghetto, si imbocca il bel sentiero
(segnavia H1 e
GTA) che scende per le successive balze del pittoresco
Vallone del Marguareis, la cui fiancata sinistra è costituita dalla
grandiosa successione di pareti calcaree della cresta del Marguareis. Dopo
un primo bel prato con massi, una ripida discesa porta al ripiano
detritico dove sorgono le due piccole costruzioni del Gias Soprano del
Marguareis (1721 m, h 0,20 dal
laghetto).
Un altro ripido strappo in
discesa conduce in una verde valletta, che sfocia in basso in un ameno
ripiano prativo cosparso di massi, alla base del Castello delle Aquile
(2513 m) e della Cima Scarason (2352 m). Qui si abbandona il segnavia
H1
diretto al Gias Sottano di Sestrera (vedi itinerario Al
Pian del Lupo) per prendere a sinistra l'evidente sentiero H7 (cartelli), che
risale molto
ripidamente i pendii detritici alla base della cresta del Marguareis.
Giunti ai piedi di una paretina rocciosa, il sentiero prende a tagliare a
mezzacosta con salita costante ma meno impegnativa, fino ad immettersi
nella piccola valletta erbosa che fa capo all'evidente insellatura del
Colle del Prel Soprano. Superato un panoramico poggio (veduta
spettacolare sull'alto Vallone del
Marguareis
e su tutta la cresta del Marguareis) si risale in breve la valletta, si
supera una prima insellatura e, con un ultimo traversone, si raggiunge
l'ampia sella erbosa del
Colle del Prel Soprano (1946 m, h
1,15 dal Gias Soprano del Marguareis). Bella veduta sull'ardita parete della Testa del Duca (2052 m),
nonchè sulla zona delle Càrsene (Cima della Fascia - Rocce del Cros),
sulla costiera Vaccarìle - Miràuda e, oltre lo sbocco della Val Pèsio, su tutta la pianura cuneese.
Trascurata la rovinata rotabile
ex-militare che porterebbe in breve al vicino Passo del Duca (vedi
anche itinerario Traversata
del Marguareis in senso inverso), si prende un
comodo sentiero a destra (segnavia H10)
che taglia i pendii erbosi alla testata del profondo
Vallone degli Arpi: con breve discesa, si tocca un'altra ampia sella
erbosa, il Colle del Prel Sottano (1856 m, h
0,15 dal Colle del Prel
Soprano), eccezionale
punto panoramico, da cui si prosegue lungo il tracciato della incompiuta
rotabile ex-militare proveniente dal Vallone del Salto e diretta alla Conca delle
Carsene.
Questa taglia con lunga serie di tornanti il vallone, dapprima
a sinistra, poi a destra: forte è il contrasto tra i tornanti,
ottimamente tracciati con imponenti opere di muratura a secco, ed i tratti
di raccordo rettilinei, ridotti ad esigua traccia. Attraversato un
boschetto, la rotabile scende con altri tornanti una balza ai piedi delle
ripide pareti della Testa del Murtèl (2066 m), proseguendo poi la
discesa (alcuni tratti in frana) fino all'ampia radura del Gias degli
Arpi (1435 m, h 0,45
dal Colle del Prel Sottano).
Da qui due possibilità per tornare a
Pian delle Gorre:
a)
proseguire lungo la rotabile ex militare che taglia in quota i fitti
boschi di abeti e larici e poi scende fino alla Cascata del Salto (h
0,45, percorso però poco panoramico), da dove si ritorna in
breve al Pian delle Gorre (h 0,15 dal Salto);
b)
oppure scendere per un
sentiero nel bosco (cartello) che con alcuni tornanti perde velocemente
quota. Raggiunta una larga mulattiera (a sinistra il sentiero prosegue in
breve verso la parete rocciosa da cui scaturiscono, in Primavera, le
cascate del Pis del Pesio), si prosegue la discesa verso destra
(qui alquanto ripidamente) e, attraversato un boschetto di splendidi faggi
secolari, si esce nell'ampia radura erbosa dov'è sito il Gias Fontana
(1218 m, h 0,20 dal Gias degli Arpi).
Trascurato il sentiero per il Passo Baban e per il Colle del Vaccarìle (attenzione, nessun cartello!) si prosegue
lungo il corso del Pesio fino al ponticello presso il quale sorge
l'Osservatorio Faunistico del Parco Naturale. Senza
attraversare il ponte, si prosegue lungo il largo sentiero che, con
un'ultimo tratto in decisa salita, riporta a Pian delle Gorre (h
0,30 dal Gias Fontana).