Ai piedi del Marguarèis

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 16

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 11

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

DAL RIFUGIO GARELLI AL PIAN DEL LUPO VERSO LE CIME DI SERPENTERA

IL PERCORSO PER RAGGIUNGERE IL COLLE DEL PREL SOPRANO VISTO DALL'ALTO VALLONE DEL MARGUAREIS

DAL COLLE DEL PREL SOTTANO VERSO LA LUNGA COSTIERA SPARTIACQUE PÈSIO-VERMENAGNA

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiunge Beinette e si risale quindi la Valle Pesio. Oltre Chiusa Pesio (575 m), si prosegue superando gli abitati di Vigna e San Bartolomeo, fino all’antica Certosa di Pesio (859 m). 

Da qui un ulteriore tronco stradale, asfaltato ma dall’accesso regolamentato durante l’alta stagione, sale fino alla splendida radura prativa di Pian delle Gorre (992 m, 30 km circa da Mondovì), dove si trovano un ampio parcheggio (a pagamento nella stagione estiva) ed il grazioso Rifugio Pian delle Gorre.

 

ITINERARIO

Dal Pian delle Gorre si sale al Gias Sottano di Sestrera ed al Pian del Lupo, dove sorge l'avveniristica costruzione del Rifugio Garelli (1990 m, h 2,30): per i particolari su questo percorso, vedi itinerario Al Pian del Lupo. Dal rifugio, splendida vista sulla immensa bastionata calcarea che costituisce la parete Nord del Marguareis. 

Trascurata la traccia che, sulla sinistra, si inerpica verso il valico di Porta Sestrera (2226 m, vedi itinerario Traversata del Marguareis), si prende il sentiero che scavalca un costone e, in saliscendi, conduce al piccolo e pittoresco Laghetto del Marguareis (h 0,10 dal rifugio), ai piedi della fiumana di detriti discendente dall'orrido Canalone dei Genovesi

Lasciato il laghetto, si imbocca il bel sentiero (segnavia H1 e GTA) che scende per le successive balze del pittoresco Vallone del Marguareis, la cui fiancata sinistra è costituita dalla grandiosa successione di pareti calcaree della cresta del Marguareis. Dopo un primo bel prato con massi, una ripida discesa porta al ripiano detritico dove sorgono le due piccole costruzioni del Gias Soprano del Marguareis (1721 m, h 0,20 dal laghetto). 

Un altro ripido strappo in discesa conduce in una verde valletta, che sfocia in basso in un ameno ripiano prativo cosparso di massi, alla base del Castello delle Aquile (2513 m) e della Cima Scarason (2352 m). Qui si abbandona il segnavia H1 diretto al Gias Sottano di Sestrera (vedi itinerario Al Pian del Lupo) per prendere a sinistra l'evidente sentiero H7 (cartelli), che risale molto ripidamente i pendii detritici alla base della cresta del Marguareis. Giunti ai piedi di una paretina rocciosa, il sentiero prende a tagliare a mezzacosta con salita costante ma meno impegnativa, fino ad immettersi nella piccola valletta erbosa che fa capo all'evidente insellatura del Colle del Prel Soprano. Superato un panoramico poggio (veduta spettacolare sull'alto Vallone del Marguareis e su tutta la cresta del Marguareis) si risale in breve la valletta, si supera una prima insellatura e, con un ultimo traversone, si raggiunge l'ampia sella erbosa del Colle del Prel Soprano (1946 m, h 1,15 dal Gias Soprano del Marguareis). Bella veduta sull'ardita parete della Testa del Duca (2052 m), nonchè sulla zona delle Càrsene (Cima della Fascia - Rocce del Cros),  sulla costiera Vaccarìle - Miràuda e, oltre lo sbocco della Val Pèsio, su tutta la pianura cuneese

Trascurata la rovinata rotabile ex-militare che porterebbe in breve al vicino Passo del Duca (vedi anche itinerario Traversata del Marguareis in senso inverso), si prende un comodo sentiero a destra (segnavia H10) che taglia i pendii erbosi alla testata del profondo Vallone degli Arpi: con breve discesa, si tocca un'altra ampia sella erbosa, il Colle del Prel Sottano (1856 m, h 0,15 dal Colle del Prel Soprano), eccezionale punto panoramico, da cui si prosegue lungo il tracciato della incompiuta rotabile ex-militare proveniente dal Vallone del Salto e diretta alla Conca delle Carsene. 

Questa taglia con lunga serie di tornanti il vallone, dapprima a sinistra, poi a destra: forte è il contrasto tra i tornanti, ottimamente tracciati con imponenti opere di muratura a secco, ed i tratti di raccordo rettilinei, ridotti ad esigua traccia. Attraversato un boschetto, la rotabile scende con altri tornanti una balza ai piedi delle ripide pareti della Testa del Murtèl (2066 m), proseguendo poi la discesa (alcuni tratti in frana) fino all'ampia radura del Gias degli Arpi (1435 m, h 0,45 dal Colle del Prel Sottano). 

Da qui due possibilità per tornare a Pian delle Gorre: 

a) proseguire lungo la rotabile ex militare che taglia in quota i fitti boschi di abeti e larici e poi scende fino alla Cascata del Salto (h 0,45, percorso però poco panoramico), da dove si ritorna in breve al Pian delle Gorre (h 0,15 dal Salto);

b) oppure scendere per un sentiero nel bosco (cartello) che con alcuni tornanti perde velocemente quota. Raggiunta una larga mulattiera (a sinistra il sentiero prosegue in breve verso la parete rocciosa da cui scaturiscono, in Primavera, le cascate del Pis del Pesio), si prosegue la discesa verso destra (qui alquanto ripidamente) e, attraversato un boschetto di splendidi faggi secolari, si esce nell'ampia radura erbosa dov'è sito il Gias Fontana (1218 m, h 0,20 dal Gias degli Arpi). Trascurato il sentiero per il Passo Baban e per il Colle del Vaccarìle (attenzione, nessun cartello!) si prosegue lungo il corso del Pesio fino al ponticello presso il quale sorge l'Osservatorio Faunistico del Parco Naturale. Senza attraversare il ponte, si prosegue lungo il largo sentiero che, con un'ultimo tratto in decisa salita, riporta a Pian delle Gorre (h 0,30 dal Gias Fontana). 

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa

DISLIVELLO

1500 m circa

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 ottobre 2004

PERIODO CONSIGLIATO

maggio - ottobre

COMMENTI

Bell'itinerario ad anello, lungo sentieri ben marcati e molto panoramici. Fino al Rifugio Garelli molto frequentato, poi un po' meno. Molto "silenziosa" la discesa nel Vallone degli Arpi. Possibilità di avvistamento di animali lungo il percorso. Se possibile, evitare il periodo più caldo dell'estate.