Ai piedi della Rocca dell'Aia

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 - Foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 49

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

L'ARDITO MONOLITO ROCCIOSO DELLA ROCCA DELL'AIA

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Pietra Ligure (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si svolta a destra lungo la Via Aurelia raggiungendo Loano. Da qui, svoltando ancora a destra, si sale a Verzi ( 7 km da Pietra Ligure) e si prosegue poi sulla strada che si inerpica tra i boschi della Val Nimbalto: diventata sterrata, la rotabile guadagna quota con una serie di tornanti (in alcuni tratti fondo un po' sconnesso) fino all'ampio spiazzo per il parcheggio in località Castagnabanca ( 600 m circa, 5 km da Verzi).

 

ITINERARIO

All'estremità del parcheggio, si prende un sentiero (paline, segnavia ●■■) che sale nel fitto bosco: poco più a monte, la traccia confluisce nuovamente nella carrareccia, che va seguita verso sinistra per alcune centinaia di metri. Lasciata a destra una caratteristica antica "casella" ancora ben conservata, la carrareccia prosegue in moderata salita fino ad uno spiazzo presso un guado (a sinistra cartello per discesa in MTB): poco prima del ruscello si abbandonano la sterrata ed il segnavia (diretto alla Rocca dell'Aia, che si percorrerà al ritorno) per proseguire lungo una mulattiera che si dirama a destra, in decisa salita (segnavia ■■). 

Dopo pochi metri un cartello indica di deviare su un sentierino a sinistra, che rimonta il pendio fra erba e rocce; tagliata nuovamente la mulattiera precedente, si riprende il sentiero che sale nel bosco con percorso tortuoso, alternando brevi traversi a più ripidi strappi. Più in alto, con un traversone verso sinistra, si supera un rio su un caratteristico ponte in legno ("Ponte Martinetti") e, con un ultimo erto tratto sul filo di un costone alberato, un po’ fastidioso per via del fondo rovinato dal ruscellamento, si sbuca nell'amena radura erbosa del Pian delle Bosse ( 841 m , h 0,30 da Castagnabanca). Al centro del piccolo ripiano (al cui margine si trovano una bella fontana ed un grazioso laghetto), sorge il bel Rifugio Pian delle Bosse. Dal margine del ripiano erboso si gode di magnifico panorama su Loano, Pietra e sulla costa del Mar Ligure.

Dal rifugio, trascurato il sentiero che prosegue dritto in salita verso il Monte Carmo, si segue al limitare sinistro della radura un evidente sentiero pianeggiante (paline, segnavia      del "Sentiero delle Terre Alte") che taglia a mezza costa fra rada vegetazione, con bellissima vista su tutto lo svolgimento della Val Nimbalto fino all'abitato di Loano ed al Mar Ligure. Superata una zona carsica, con alcune caratteristiche profonde spaccature che sprofondano nel terreno, si aggira lo sperone Sud del Monte Carmo e ci si affaccia sulla testata della Val Nimbalto, da dove fra i boschi emergono alcune ardite strutture rocciose utilizzate come palestre di roccia. Raggiunto un bivio con paline (“Bivio incisione”, 855 m), si trascura la prosecuzione pianeggiante del “Sentiero degli Ometti” (vedi anche itinerario Giro dello Scoglio del Butto) per seguire gli evidenti segnavia, che guidano a sinistra in ripida discesa. Con numerose ampie svolte il sentiero si mantiene sulla sinistra della struttura rocciosa denominata Ciappe du Ciuìn, lungo un pendio prima boscoso poi, più in basso, ricoperto di fitti cespugli: questo tratto, erto e gradinato, è denominato "Scala Santa". Ammirata la splendida veduta frontale dell'ardito torrione chiamato Rocca dell'Aia, la guglia che per prima ha attirato l'attenzione degli alpinisti locali intorno agli anni '20 del Novecento, si continua a scendere lungo l'evidente sentiero fino ad un ripiano boscoso ai piedi dello spigolo Sud-Ovest delle Ciappe du Ciuìn, dove si notano alcune linee di arrampicata attrezzate a spit.

Trascurando una traccia che scende decisamente a sinistra, si prosegue seguendo i segnavia tagliando fra grandi massi con qualche saliscendi un boscoso vallonetto e, con breve risalita, si raggiunge un bivio ( 700 m circa, palina): trascurato a destra il proseguimento del "Sentiero delle Terre Alte" (diretto a Toirano), si segue in discesa il sentiero segnato con che con alcuni comodi tornanti giunge all'ampio ripiano boscoso ai piedi dell'imponente parete Nord della Rocca dell'Aia (h 0,45 dal rifugio). Anche qui numerose linee attrezzate a spit denotano la intensa frequentazione del sito a scopi arrampicatori (vedi i diversi itinerari alpinistici relativi).

Proseguendo ora lungo l'ampio sentiero segnato e a tratti ancora lastricato, si perde quota con alcune ampie svolte nel fitto bosco, quindi si supera un piccolo rio oltre il quale una traccia segnalata da ometti che si stacca a sinistra consente un più diretto collegamento con la palestra delle Ciappe du Ciuìn. Con lieve discesa si continua a traversare in direzione Sud-Est: giunti ad un bivio con paline, si trascura a destra il sentiero che inizia a scendere con più decisione, quasi scavato in trincea, per proseguire sul segnavia , che continua pressoché in piano a sinistra, mantenendosi in quota. In passato il punto in cui abbandonare il sentiero più marcato non era così evidente, ma ultimamente il bivio è stato opportunamente segnalato con frecce e cartelli a prova di errore. Continuando comunque a mezza costa, si taglia un ripido pendio cespuglioso, con belle vedute sulla riviera e, alle nostre spalle, sul monolitico torrione della Rocca dell’Aia. Si sale ancora leggermente per aggirare un costone, oltre il quale si ritorna nel bosco. Con breve percorso nuovamente in lieve discesa, il sentiero taglia un nuovo ampio pendio di bassi cespugli, da cui si domina tutto lo svolgimento della Val Nimbalto, andando poi ad innestarsi su una rude carrareccia: seguendola verso sinistra, con un brevissimo tratto in ripida salita intagliata nella roccia, si raggiunge un colletto, oltre il quale si prosegue in lieve discesa nel bosco. Lasciato un antico casolare in via di ristrutturazione a monte della strada, si supera un rio e si raggiunge in breve il bivio con il sentiero segnato ■■ seguito all'andata.

Proseguendo sulla comoda sterrata in dolce discesa, si ritorna in breve al parcheggio di Castagnabanca (h 0,30 dalla Rocca dell'Aia).

 

TEMPO TOTALE

h 1,45 - 2,00

DISLIVELLO

300 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 maggio 2020

PERIODO CONSIGLIATO

dall'autunno alla primavera

COMMENTI

Breve itinerario ad anello, ben segnalato, che sfrutta nella sua parte mediana il tracciato del "Sentiero delle Terre Alte", interessante percorso a tappe che collega i centri di Toirano e Spotorno. Belle vedute sulla costa; interessante il tratto che passa ai piedi della spettacolare Rocca dell'Aia. Molto carino ed accogliente il rifugio.