Dal parcheggio si segue
la stradina che prosegue dritta in salita fra le prime case della
borgata, poi si svolta a destra e, sempre in salita, si aggira il centro
abitato portandosi presso un ponticello di legno al limitare dei pascoli
che circondano il paese (numerosi
cartelli, fontana). Superato il ponticello, si
imbocca un bel sentiero fra i prati (segnavia 8)
che inizia a salire con pendenze moderato fra gli arrotondati dossi
erbosi: bellissime vedute, alle nostre spalle, sulla
Valnontey ed il Gruppo del Gran Paradiso. Dopo
un paio di ampi
tornanti fra i pascoli il sentiero, lasciata a destra la
diramazione con il sentiero 4,
traversa a sinistra e raggiunge un’ampia sella erbosa, dove si immette
su un’ampia carrareccia proveniente dalla zona a monte di Gimillan
e sulla quale prosegue il segnavia 4.
Seguendo
per breve tratto la carrareccia verso destra, in leggera
salita, si costeggia dall’alto l’ampia
conca di pascoli di Tarabouc (piccola chiesetta), fino
ad un vicino bivio (paline): abbandonata definitivamente la carrareccia,
si prosegue a destra lungo un
sentiero che taglia praticamente in piano gli ampi tavolati
erbosi fra bassa e rada vegetazione, portandosi gradualmente verso il
solco del Vallone Grauson. Giunti ad un
piccolo pilone sacro, si incontra un primo bivio (paline):
si lascia a destra il sentiero che scende verso Montroz (segnavia
9B) e
si
prosegue in piano, altissimi a mezza costa sulla destra
idrografica del vallone. Poco oltre si incontra un nuovo
bivio (paline): trascurando il ramo di sinistra (segnavia 3C), da cui si giungerà al ritorno, si
prosegue dritti, sempre con
andamento pressoché pianeggiante. Oltre un tratto in cui il
sentiero taglia un ripidissimo pendio di friabili detriti che scivola
direttamente nel rio di fondovalle, si lascia a sinistra un ulteriore
sentiero di raccordo con il segnavia 3C,
quindi con
una ripida ma breve discesa si scende sulla sponda del rio,
che viene superato tramite il Ponte
di Ecloseur (1903 m, h 0,45
da Gimillan).
Oltre il ponte si tocca
l’ampia conca pascoliva di Ecloseur, punteggiata di baite e di
bestiame al pascolo. Al successivo bivio (paline) si trascura il
sentiero che si stacca a destra (segnavia 8D),
diretto alle ex miniere di Larsinaz e Colonna, per
proseguire dritti, per gli ondulati dossi prativi in
direzione del massiccio Monte Grauson, che sembra
sbarrare il vallone. Giunti nuovamente al limitare del bosco, ad un
bivio con paline si tralascia a sinistra la traccia diretta a
Tchezeu (che si seguirà al ritorno) per proseguire dritti,
guadagnando quota con un breve tratto di salita non troppo faticosa. Usciti
nuovamente dalla vegetazione, si giunge in una piccola conca
erbosa sbarrata a monte da una bastionata rocciosa, dove si incontra
l’ennesimo bivio
con paline: trascurata la prosecuzione del sentiero
principale, diretto al Rifugio
Grauson (vedi anche itinerario Giro
della Punta Garin e del Monte Grauson in senso inverso), si
prende la
diramazione pianeggiante a sinistra che taglia un breve
pendio erboso e giunge sugli inclinati pascoli dove sorge l’Alpe
Pilaz (2010 m circa), costituita da alcuni lunghi
antichi edifici semiabbandonati. Il sentierino costeggia i caseggiati,
quindi rimonta un breve ripido pendio fra i larici fino ad un colletto
fra la sovrastante parete rocciosa ed un piccolo dosso di erba e rocce.
Scendendo brevemente dall’altra parte (attenzione ai primi metri,
leggermente esposti), si giunge ai
piedi dell’imponente Cascata di Pila (2033 m, h
0,30 dal Ponte di Ecloseur, h 1,15
da Gimillan). La cascata è formata dal Rio Grauson che scende
impetuoso da un salto roccioso di alcune decine di metri: evidenti opere
di captazione sono state realizzate al piede della cascata, onde
intercettare parte delle acque per utilizzo civile. A valle del punto
raggiunto un ulteriore salto (meno spettacolare di quello superiore, ma
sempre notevole) precipita verso il fondovalle. Alle nostre spalle, bellissima
vista sul sottogruppo di Punta Fenilia e sulla testata della Valnontey,
con i ghiacciai del Gran Paradiso in bella evidenza.
Per il ritorno, oltre
che per l’itinerario di salita, è possibile seguire una variante: ritornati
indietro fino al bivio per Tchezeu, si prende la
diramazione di destra che scende
per dossi erbosi e raggiunge un
ponte in legno che attraversa il rio. Dall’altra parte
sorgono le poche costruzioni di Tchezeu
(1926 m, h 0,20 dalla cascata).
Trascurato il sentiero
che a destra prosegue verso il Rifugio
Grauson (“Sentiero invernale”), si procede a
sinistra, con
scarsi saliscendi, entrando in un bel bosco di conifere
(segnavia 8E). Con ampio semicerchio, si raggiungono i
pendii prativi in località Cretetta, alti sul ripiano pascolivo
di Ecloseur. Attraversata
la lingua di prati, si ritorna nel fitto bosco e, con una
breve risalita, si sfiorano alcune vecchie baite fra gli alberi.
Aggirato verso sinistra il dosso boscoso del Truc Cretetta, si
taglia in leggera discesa il bosco fino a reintercettare
il sentiero dell’andata poco prima del bivio per Montroz
(h 0,20 da Tchezeu).
Seguendo il percorso
dell’andata, si ritorna a Gimillan (h
0,30 da dove si intercetta il sentiero, h
1,10 dalla cascata).