10. Gran Tour di Monte Cucco

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI 1:25.000 - foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - SU E GIÙ PER LA RIVIERA LIGURE

SCHEDA N. 10

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

ORCO, ADAGIATO SULL’AMPIA SELLA FRA AQUILA E SCIUSA, DAL CIGLIO DELLA BASTIONATA DI MONTE CUCCO

 

INTRODUZIONE

La massiccia bastionata rocciosa sul versante settentrionale di Monte Cucco ( 397 m ) fa da sfondo al piccolo borgo di Feglino ed al tratto di Autostrada dei Fiori che taglia perpendicolarmente il corso della Valle dell’Aquila, nell’immediato entroterra di Finale Ligure.

La fascia rocciosa, alta un centinaio di metri e lunga un paio di chilometri, dove sono nate la prime vie di arrampicata finalesi alla fine degli anni ’60, sorregge un altipiano boscoso selvaggio, tra i più caratteristici del comprensorio.

Con questo breve itinerario si compie un anello prima ai piedi delle pareti, con impressionanti vedute sulle famose falesie, poi a poca distanza dal ciglio superiore, dove un intricato bosco non impedisce alcuni scorci spettacolari sulla vallata sottostante. Per raggiungere la sommità dell’altipiano si percorre l’incredibile Canyon di Monte Cucco, un’insospettabile spaccatura verticale che, con l’ausilio di brevi tratti attrezzati, consente di vincere abbastanza facilmente il brusco salto roccioso.      

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita dell'autostrada A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Finalborgo da dove si prende la strada per Feglino lungo la Valle dell'Aquila. Dopo aver percorso la base delle impressionanti pareti del Bric Pianarella e del Bric Spaventaggi (a destra salendo), si prende una stradina che sale a destra (ind. per Monte Cucco ed Orco). Si prosegue lungo la strada, fra terrazzi ed uliveti, alla base della bastionata di Monte Cucco: poco prima del paese di Orco si parcheggia presso l’edificio del “Bar dall’Orco”, posto sulla larga sella alla testata della Val Cornèi (280 m ca., 11 km dall’uscita di Finale Ligure). 

Qui si può giungere anche da Finalpia attraverso Calvisio e la Valle Sciusa : si supera il bivio a destra per Verzi e si giunge in località Cornèi, allo sbocco dell'omonima valle (pizzeria). Proseguendo ancora sul fondovalle, in direzione di Vezzi Portio, si giunge ad un bivio a sinistra (ind. per Orco): superato il torrente su un ponte, si sale per una stretta rotabile nel bosco alle pendici della Bastionata di Boragni. Oltre il piccolo paesino omonimo, si continua a salire fino al paese di Orco, da dove una breve discesa conduce all'edificio del “Bar dall’Orco”, dove si parcheggia (280 m ca., 15 km dall’uscita di Finale Ligure in questo secondo caso).

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si imbocca verso Ovest la carrareccia che si inoltra nel bosco, ai piedi delle imponenti bastionate rocciose. Con percorso pressoché pianeggiante fra fitta vegetazione, la carrareccia raggiunge in breve un’ampia radura (palco in legno e tavoli da pic nic), sovrastata a Sud da un’ampia parete rocciosa in cui si apre il caratteristico Cavernone di Monte Cucco (h 0,10 dal parcheggio).

Abbandonata la carrareccia, si prende a sinistra una traccia che con breve salita raggiunge l’ampia caverna, costituita da un grande antro con un’apertura sul fondo che si insinua nella montagna. Dalla grotta si prosegue a destra, lungo un sentierino che raggiunge una nuova nicchia poco più in alto: da qui si scende per un breve pendio detritico andando ad intercettare la marcata traccia (proveniente dalla radura precedente) che si approssima alla base delle verticali pareti di Monte Cucco. La traccia costeggia la base della bastionata, incontrando le partenze di numerose vie di arrampicata (scritte in vernice sulla roccia). Con qualche saliscendi si giunge così ad un costone boscoso, da dove la traccia principale inizia a scendere verso il sottostante campeggio: si prende invece una più labile traccia a sinistra, che risale il ripido costone con alcune svolte e giunge alla base di un diedro-camino inclinato con alberelli, attrezzato con una doppia corda fissa. Si rimonta la faccia destra del diedro, inclinata ed attrezzata (), uscendo in una quindicina di metri su un piccolo ripiano erboso. Trascurato il soprastante canale detritico, che presenta alcuni risalti, si prosegue lungo una traccia che traversa a destra, quindi si riprende a salire superando una ulteriore placchetta rocciosa attrezzata con corda fissa e si giunge così all’inizio della spettacolare spaccatura del Canyon di Monte Cucco (h 0,20 dalla radura). Si tratta di un corridoio pressoché pianeggiante, aperto fra due pareti verticali che lo rendono assai caratteristico: con comodo percorso fra detriti e radi alberi si effettuano alcuni modesti saliscendi, quindi con un breve tratto leggermente più ripido si raggiunge la selletta da cui si origina il canyon, che dall’altra parte precipita con impressionanti dirupi sul fondo della Valle dell’Aquila. A destra, con brevissima salita, si raggiunge la spettacolare Grotta del Diedro Rosso, una breve caverna dal soffitto alto circa 2 metri che presenta verso la Valle dell’Aquila una incredibile finestra affacciata direttamente sulla parte Valle dell’Aquila: proprio qui esce la Via del Diedro Rosso, prima storica via di arrampicata aperta nel Finalese da G. Vaccari e R. Titomanlio nel 1968.

Ritornati alla selletta, si rimonta a sinistra una breve placca gradinata (, corda fissa) che consente di guadagnare il ciglio superiore della bastionata di Monte Cucco. Seguendo una traccia verso sinistra si costeggia per breve tratto il canyon, quindi si prosegue lungo la parte superiore delle falesie, con splendide vedute su Feglino ed il corso superiore del Torrente Aquila. Seguendo tracce a volte un po’ incerte, mantenendosi comunque sempre a poca distanza dal ciglio roccioso (attenzione in alcuni tratti), si intercetta più avanti un più marcato sentiero: trascurando il ramo che scende decisamente a destra (che diretto al Ciappo delle Conche), si prosegue dritti, in lieve salita. Poco oltre si incontra un nuovo bivio: seguendo il breve ramo di sinistra, si raggiunge velocemente una sella rocciosa al sommo della bastionata (bella veduta sulla sommità della Torre, sormontata da una piccola statua di Gesù che guarda verso Feglino), da dove si può raggiungere con breve percorso la piccola falesia denominata “La Taverna”. Ritornati al sentiero principale, con alcuni tornanti si guadagna quota nel bosco, quindi con un lungo traversone si raggiunge un'ampia sella boscosa immediatamente a Sud della sommità boscosa di Monte Cucco (390 m ca., h 0,30 dal Canyon, ometto).

Trascurato il sentiero che verso destra scende al Ciappo delle Conche (vedi anche itinerario n. 2), si segue il sentiero segnalato ●●● verso sinistra, mentre scende comodo prima nel bosco, poi lungo un'ampia cengia rocciosa in mezzo alle falesie (sotto quella denominata "Un Domani", sopra la "Burrida"). Incrociato il sentiero , lo si segue a sinistra con numerosi comodi tornanti fino alla carrareccia della Val Cornéi, da dove con breve percorso pianeggiante verso sinistra nuovamente al “Bar dall’Orco” e al parcheggio (h 0,30 dalla sella boscosa a Sud di Monte Cucco).     

 

TEMPO TOTALE

h 1,30 circa 

DISLIVELLO

130 m circa

DIFFICOLTA’

EE (brevi tratti attrezzati un po’ esposti con passi di I° grado, tracce saltuarie lungo l’orlo superiore delle falesie)

ULTIMO SOPRALLUOGO

2 dicembre 2022

PERIODO CONSIGLIATO

dall'autunno alla primavera

COMMENTI

Bella gita, una delle più interessanti del Finalese per l’ambiente inusuale. Il Canyon è una chicca che nessun visitatore del comprensorio può perdersi, in ogni caso l’itinerario consente di avvicinarsi e di “toccare con mano” l’ambiente prettamente alpinistico degli arrampicatori. Molto bella anche la Grotta del Diedro Rosso, assai particolare.