5. I "Ciappi" e la Bocca di Bacco

Home Appennino Ligure Alpi Liguri Alpi Marittime Alpi Cozie Valle d'Aosta Dolomiti Altre zone Su e giù per la Riviera Ligure Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI 1:25.000 - foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - SU E GIÙ PER LA RIVIERA LIGURE

SCHEDA N. 5

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

INTRODUZIONE

La zona del Finalese è caratterizzata da verticali pareti rocciose che sorreggono vasti tavolati pianeggianti ricchi di vegetazione, incisi da piccole vallate solitarie e selvagge. Una caratteristica della zona sono i cosiddetti "ciappi", ossia grossi lastroni rocciosi pianeggianti in cui spesso l'uomo ha scavato canaline per la raccolta dell'acqua piovana e incisioni rupestri singolari e caratteristiche. Tra questi ciappi, sicuramente il più vasto e spettacolare è il Ciappo delle Conche (Ciappu de Cunche), nelle vicinanze del paese di Orco, ma anche il Ciappo dei Ceci (Ciappu de Cexi o Ciappu de Cunchette), sul versante orientale del Bric Spaventàggi, pur meno esteso, è ugualmente interessante e caratteristico. 

Con questo itinerario si toccano ambedue i ciappi con una interessante traversata sulla dorsale a cavallo tra la Valle dell'Aquila e la Val Cornèi: con una breve deviazione, si può visitare anche la spettacolare falesia detta Bocca di Bacco, un'ampia caverna aperta a balconata sulle pareti rocciose circostanti.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita dell'autostrada A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Finalborgo da dove si prende la strada per Feglino lungo la Valle dell'Aquila

Dopo aver percorso la base delle impressionanti pareti del Bric Pianarella e del Bric Spaventàggi, si parcheggia in corrispondenza della piccola cappelletta della Madonna delle Grazie (a destra della strada, alcuni piccoli spiazzi, a sinistra ponte per l'agriturismo "Cà di Alice", 100 m circa di quota).

 

ITINERARIO

Si segue il sentiero che si origina proprio davanti alla cappelletta, e che prende a risalire ripidamente il fitto bosco alla base delle imponenti pareti del Bric Pianarella. Con numerose svolte il sentiero (segnavia ▲▲) guadagna quota, fino ad uscire alla base della parete, presso un canalino che scende a destra rasente alle rocce. Si prosegue a sinistra, di nuovo nel bosco, e con altri brevi tornanti si costeggia un grosso roccione immerso nella vegetazione. Poco dopo si raggiunge una paretina fra gli alberi con grossa cengia orizzontale, oltre la quale si incontra un bivio: si trascura la diramazione di destra, segnata con tacche rosse e blu (vedi anche itinerario n° 6)  per proseguire sul sentiero principale, ora meno ripido, che risale gradualmente la boscosa valletta compresa fra il Bric Pianarella (a destra) ed il Bric Spaventàggi (a sinistra). Raggiunta la testata della valletta, costituita da una serie di ripiani alberati, il sentiero si inerpica a sinistra, sul fianco del Bric Spaventàggi, giungendo in breve ad incrociare l'ampio sentiero con segnavia proveniente dalla chiesa di San Bernardino, sopra Finale Marina

Si segue questo sentiero, praticamente pianeggiante, verso sinistra, si supera un roccione panoramico e si giunge in breve all'ampio lastrone roccioso chiamato Ciappo dei Ceci (330 m, h 1,00). Sul lastrone, di circa 300 mq, sono visibili numerose incisioni preistoriche e medievali, oltre alle caratteristiche canalette e vasche per il convogliamento dell'acqua piovana. 

Proseguendo lungo il ben tracciato sentiero, si scende brevemente ad una prima ampia sella boscosa, sul versante di Cornèi: qui stacca a destra la traccia (segnavia B) che passa per una prima vecchia falesia chiamata "Omo Ora" (alcuni spit arrugginiti), poi prosegue pianeggiante nel bosco per un tratto, per risalire infine con alcune ripide svolte all'evidente antro della Bocca di Bacco, affacciato meravigliosamente sui boschi e le pareti di Cornèi (h 0,10 dal colletto). Numerose vie di arrampicata si sviluppano sulle strapiombanti pareti dell'anfratto. 

Tornati al colletto, si prosegue lungo il sentiero segnato che traversa la testata di una valletta boscosa, supera una recente frana e, con ultima breve salita fra qualche lastra rocciosa, si porta sull'ampio Ciappo delle Conche (h 0,30 dal Ciappo dei Ceci). Per le notizie sul ciappo, vedi itinerario n° 2

Da qui due possibilità per proseguire: o scendere a Orco con l'itinerario n° 2, o in Valle Sciusa lungo la Val Cornèi.  

Altrimenti ritorno per lo stesso itinerario in h 1,15.

 

TEMPO TOTALE

h 3,00 circa 

DISLIVELLO

250 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

24 gennaio 2010

PERIODO CONSIGLIATO

dall'autunno alla primavera

COMMENTI

Bella traversata, per boschi silenziosi e crinali poco accentuati. Molto interessante la visita dei ciappi, una delle caratteristiche degli altipiani finalesi. La breve digressione alla Bocca di Bacco consente di ammirare una delle falesie più caratteristiche e panoramiche della zona.