CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
Foglio n. 20
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
- ALPI
LIGURI
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SCHEDA
N. 64 |
STORIA
ALPINISTICA
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La
Rocca
dell'Aia
(
680 m
) è un possente torrione quarzitico che emerge dai boschi su di uno
sperone meridionale del Monte Carmo (
1389 m
), nell'immediato entroterra di Loano. Vista la mitezza del clima e le
vie di tutte le difficoltà, unite ad una roccia fantastica, costituisce
con il vicino Scoglio del Butto una delle più apprezzate
palestre di arrampicata della zona.
La classica via normale
di salita alla rocca, abbastanza frequentata, segue l’articolata
cresta Sud-Est, con percorso non estremo ma nient’affatto banale,
presentando un tiro finale con un passo di IV°+ in camino. Tutte
le altre vie di salita presentavano difficoltà sensibilmente superiori,
ragion per cui per calcare la sommità della rocca bisognava essere
alpinisti con un po’ di esperienza alle spalle …
Questo fino a quando,
con felice intuizione, il loanese Franco Moreno non ha individuato una
possibile via di salita tecnicamente più abbordabile: dopo alcuni
sopralluoghi solitari, Franco ha coinvolto il suo amico Giorgio Massone
e insieme, il 20/07/2021, hanno raggiunto la cima lungo il nuovo
itinerario, battezzato “Il coniglio nel cilindro” a
rappresentare quasi il gioco di prestigio con il quale è stato
individuato un percorso tutto sommato facile su una parete (Nord)
vertiginosa ed all’apparenza insuperabile. Finora abbiamo detto
“facile”, ed in effetti l’itinerario non oppone particolari
difficoltà tecniche (al massimo un passo di III°+): ma non si
può, in questo caso, non considerare la componente psicologica, in
quanto l’incredibile esposizione della via rende la salita
affrontabile solo da chi non patisca troppo di vertigini!
Nell’estate del 2022
la via è stata interamente spittata, comprese le soste, dalla guida
alpina Gigio Gagliardi.
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PUNTO
DI PARTENZA
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Da Pietra Ligure
o da Borghetto Santo Spirito (uscite della A10 Genova-Ventimiglia) si segue
la Via Aurelia
raggiungendo Loano. Da qui, svoltando verso monte (ind. per
"Monte Carmo"), si sale a Verzi (
7 km
da Pietra Ligure) e si prosegue poi sulla strada che si inerpica tra i
boschi della Val Nimbalto: diventata sterrata, la rotabile
guadagna quota con una serie di tornanti (in alcuni tratti fondo un po'
sconnesso) fino all'ampio spiazzo per il parcheggio in località Castagnabanca
(
600 m
circa, 4 km da Verzi).
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AVVICINAMENTO
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All'estremità del
parcheggio, si prende un sentiero (segnavia ●■■)
che sale nel fitto bosco: poco più a monte, la traccia confluisce
nuovamente nella carrareccia, che va seguita verso sinistra per alcune
centinaia di metri. Lasciata a destra la diramazione per il Rifugio
Pian delle Bosse (segnavia ■■, vedi anche
itinerario Anello
del Monte Carmo), si continua a seguire la sterrata che,
superato un ruscello, prima sale leggermente e poi comincia a scendere:
a questo punto, si prende un sentierino sulla destra (segnavia ●)
che si inoltra con qualche saliscendi su un pendio cespuglioso, con bei
panorami sul mare. Con vista spettacolare sull'incombente Rocca
dell'Aia, il sentiero supera ancora un rio che scorre fra
grandi massi, rientra nel bosco e con un'ultima ripida ma breve salita a
tornanti giunge al piccolo spiazzo alla base della rocca, proprio in
corrispondenza degli orridi camini della parete Nord (h
0,45).
Lasciando a sinistra la
traccia che traversa alla base della stretta parete
Est e raggiunge poi l’attacco della via
normale della cresta Sud-Est, si continua sul sentiero che
prosegue a rimontare il pendio boscoso con diversi tornanti, fino a
sbucare sull’ampio colletto alberato subito a Nord della rocca (Colletto
della Rocca dell’Aia, 660 m circa, h
0,10 dalla base della parete Nord, attacco).
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DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Si attacca la
crestina di roccette, in questo tratto facile e poco
inclinata (I°). Dopo un breve passo in discesa, si supera una
strettoia fra due roccioni uscendo su una cresta elementare. Giunti alla
base di uno spuntone, lo si lascia a destra seguendo una
cengia-cornice ascendente (I°) fino ad uno stretto
colletto fra lo spuntone precedente ed un nuovo aguzzo gendarme.
Si deve ora superare la
successiva ripida placca, traversando
praticamente in quota sfruttando esigui appoggi e buone
maniglie (10 m di III°), eventualmente da superare in sicurezza
(diverse buone fessure per friend).
Al termine della placca,
in pochi passi si raggiunge il colletto roccioso alla base del verticale
Spigolo Nord-Ovest della Rocca dell’Aia, normalmente disceso in
corda doppia. Qui, in alto a sinistra, di individua una nuova sosta (2
spit, cordone e maillon), e qui si può considerare il vero e proprio
attacco della via (h 0,20 circa dal Colletto della Rocca dell’Aia).
1 –
dalla sosta si
aggira verso sinistra lo spigolo, in grande esposizione e con
un passo iniziale che butta un po’ in fuori (III°-), quindi si
prosegue lungo una
strettissima cornice pianeggiante a picco sulla verticale
parete Nord (II°, 3 spit). Al termine della cornice, presso due
chiodi gialli infissi dai primi salitori, di scala verticalmente un
breve muretto fessurato (3 m, III°+) fino ai due spit di sosta, su
un minuscolo ed espostissimo pulpito (20 m, sosta scomoda: se
si è in 3, conviene che il terzo sosti presso i due chiodi gialli alla
base del muretto);
2
– si sale ancora leggermente verso sinistra, con un ultimo passo
delicato ed esposto (III°+), quindi si segue in leggera
diagonale verso destra un vago canale (altri 3 spit, II°+, un
passo di III°-, poi II°) fino ai grossi massi che
precedono la comoda e panoramica
vetta (sosta con due spit, cordone e maillon, 20 m, h
0,40 circa dal colletto roccioso).
Discesa:
dallo spigolo a monte (Nord-Ovest), una doppia
di circa
15 m
deposita nuovamente al colletto roccioso dov’è
l’attacco. Ripercorrendo a ritroso la ripida placca (10 m, III°)
si ritorna al Colletto della Rocca dell'Aia (bella
vista sulla vetta).
Da qui, seguendo il
sentiero che scende nel bosco, si ritorna alla base della rocca, da dove
si ritorna al parcheggio (h 1,00
circa dalla vetta).
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TEMPO
TOTALE
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h
3,30 circa
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DISLIVELLO
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40 m circa di sviluppo (il tratto più impegnativo)
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DIFFICOLTA’
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AD (due passi di III°+), molto esposta!
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MATERIALE
UTILE
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corda da 40/50 m o anche
due mezze corde da 30 m, casco, 8 rinvii, cordini per le soste, qualche
friend medio/piccolo per la placca iniziale: dal colletto roccioso via
interamente attrezzata a spit
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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7 maggio 2023
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PERIODO
CONSIGLIATO
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marzo - maggio e settembre - ottobre
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COMMENTI
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Itinerario facile e
breve, ma spettacolare e da non sottovalutare, soprattutto per la
vertiginosa esposizione sulla verticale parete Nord. Interamente
attrezzata a spit, soste non proprio comodissime. Consigliato, per i
meno esperti, assicurarsi nell’attraversamento della ripida placca
inclinata prima del colletto roccioso.
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