CARTINA CONSIGLIATA
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A.S.F.
scala 1:25.000 – Foglio 03
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
SU NEVE/GHIACCIO - ALPI LIGURI
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SCHEDA
N. 54
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STORIA
ALPINISTICA
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Il Mondolč
č una massiccia cima in prevalenza erbosa posta alla testata della
breve Valle Maudŕgna, che si incunea fra i lunghi crestoni che separano
le valli Čllero e Corsŕglia.
Si tratta di una montagna di
altitudine tutto sommato modesta, ma per la sua particolare posizione,
avanzata rispetto allo spartiacque principale, consente di godere di un
panorama veramente immenso, che va dal Monte Rosa al Golfo di Genova.
I ripidi pendii erbosi che
rivestono praticamente su ogni lato la montagna concedono una pausa a
est-nord est, dove arditi torrioni rocciosi (le cosiddette Rocche
Giarděna) interrompono la monotonia dei verdi pendii con pinnacoli e
placche fessurate e fratturate pittoresche e repulsive al tempo stesso.
Il versante Nord-Est risulta compreso fra la cresta Est (rocciosa e ricca
di guglie) e l’ampio versante Nord, costituito da un caratteristico
imbuto carsico dove, con la neve, sono individuabili diverse e
remunerative vie di salita. Esso, da una conca
sospesa fra la cresta Est e le Rocche Giarděna, sale fino alla cresta
sommitale, solcato da un caratteristico e ben evidente “Canale a Z”,
che costituisce una logica e facile via di salita. Questo itinerario č
consigliabile in condizioni di innevamento scarso, con divertenti passi
di misto, mentre con innevamento piů abbondante sono certamente da
preferire le piů interessanti vie sul versante Nord. |
AVVICINAMENTO
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Dal rifugio si raggiunge pianeggiando la vicina
Colla Balma, al piede della cresta Est del Mondolč. Trascurando la
larga carrareccia che si porta in leggera discesa sul versante Corsŕglia,
diretta alla Sella Brignňla, si attacca direttamente il ripido ma breve
pendio, percorso da uno skilift, fino al casotto di arrivo
dell’impianto (h
0,10 dal rifugio). Qui si lascia a sinistra la traccia della
via normale al Mondolč (vedi anche itinerario Mondolč)
e si punta direttamente verso l’alto. Attacco. |
DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Si risale il pendio, via via piů
ripido, puntando
ad una strettoia subito a destra di un piccolo torrione.
Superata la strozzatura (I°) si esce su un comodo ripiano all’inizio di una breve
valletta: si risale la valletta con moderate pendenze, incontrando (se
non c’č molta neve) i segnavia giallo rossi del sentiero che
attraversa le Rocche Giarděna e conduce al Laghetto del Mondolč.
Superata una sella, tagliando un ripido pendio si traversa una specie di
ampio anfiteatro in direzione di una serie di bei torrioni rocciosi
nerastri. Si attacca il pendio, nuovamente ripido, puntando subito a
sinistra della cuspide sommitale del torrione piů alto: risalito
un breve ma ripido canalino, si raggiunge una
spalla erbosa alla testata di un
vertiginoso canale che si inabissa sul lato Sud. Traversando
per ampia ma esposta cengia erbosa in leggera salita, si raggiunge un
aereo colletto, da cui ci si affaccia su un altro canale parallelo al
precedente. Con un passo delicato ed esposto (II°,
attenzione in caso di neve cedevole!) si traversa per stretta cengetta
fino ad un breve e ripido canalino, che
si risale piů facilmente fin sul
filo di cresta. Si prosegue per
un tratto lungo la cresta Est, assai aerea ed un po’
esposta (eventualmente, tenersi qualche metro sul lato nord, meno
dirupato) e, con qualche saliscendi, si giunge ad un’ampia sella
erbosa (o nevosa) che mette in comunicazione il solare versante
meridionale del Mondolč con una ombrosa conca poco sotto le sommitŕ
delle Rocche Giarděna: questa conca altro non č che la parte inferiore
del versante Nord-Est della montagna. Dalla sella dunque si inizia una
delicata traversata, pressoché in quota, verso destra, in direzione
della base dell’evidente ed ampio “Canale a Z” che incide la sovrastante parete. All’inizio il
traverso č abbastanza agevole, poi diventa via via piů impegnativo a
causa della ripidezza del terreno e delle rocce affioranti (passi di II°).
Con attenzione, si raggiunge la base del canalone, che
si risale prima leggermente verso sinistra, poi
quasi in orizzontale a destra, poi nuovamente verso sinistra
(assecondando la classica forma a “Z”) e, su pendenze che comunque
non superano mai i 40°, si
raggiunge un
bel colletto presso la spalla Est del Mondolč da dove la
cima appare ormai poco lontana. Tagliando un ampio pendio sul lato sud,
poco sotto la rocciosa cresta sommitale, si raggiunge il piede della
crestina finale, che
si rimonta facilmente (bellissima veduta sul severo versante
Nord della montagna) fino all’ampia
sommitŕ del Mondolč (2340 m, h 1,45 dal Rifugio Balma), dove oltre
alla croce ed al libro di vetta si trova una caratteristica statua della
Madonna. Magnifico panorama che va dalla pianura piemontese al Golfo di
Genova ed alle Alpi Apuane, al Monte Rosa ed al Monviso. Verso Sud
svettano tutte le principali cime delle Alpi Liguri, dal Marguarčis
alle cime Pian Ballŕur e delle Salěne, al Mongiňie,
al Pizzo d’Ormča, all’Antorňto. Proprio di fronte domina la
severa parete est della Cima Cars, nettamente piů bassa, con
le retrostanti Alpi Marittime, mentre ad oriente il lungo e sinuoso
solco del Vallone Sborněna si immette nel vasto bacino del Torrente
Corsŕglia. A Nord l’ampia
conca di Prato Nevňso č deturpata dai brutti condomini della
stazione di sport invernali e dalle numerose piste ed impianti per lo
sci.
Discesa: ritornati
al piede della crestina finale, ci si cala a destra per
ripidi pendii innevati e, velocemente, si va ad intercettare il comodo
sentiero della via normale, che taglia pianeggiante a sinistra in
direzione della Colla Balma. Si segue il sentiero e, oltre un breve
tratto di discesa, si costeggiano i pinnacoli della prima parte della
cresta Est e, aggirato un costone, si ritorna alla stazione di arrivo
dello skilift. Da qui, in pochi minuti, al Rifugio Balma (h
0,50
dalla cima). |
TEMPO
TOTALE
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h 2,35 circa (escluso l’avvicinamento e la discesa
dal rifugio)
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DISLIVELLO
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500 m
circa (750 m
con la salita al rifugio)
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DIFFICOLTA’
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F/F+ a seconda delle condizioni di innevamento
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MATERIALE
UTILE
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casco, piccozza e ramponi
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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8 gennaio 2012
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PERIODO
CONSIGLIATO
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novembre-dicembre
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COMMENTI
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Itinerario piuttosto breve ma interessante, anche se
da affrontare con le giuste condizioni di innevamento: queste si
verificano di solito ad inizio inverno, con innevamento ancora non
eccessivo e neve ben rigelata. Con abbondante innevamento č da
sconsigliare, essendo preferibili i begli itinerari sul versante Nord.
Non troppo impegnativa, ma in ambiente severo e panoramico. Qualche
tratto esposto.
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