Dal parcheggio si
prosegue brevemente lungo la strada: quando questa effettua un tornante a
destra per salire all'abitato, si segue una carrareccia a sinistra che
attraversa il Rio di Corborant su un ponte ed entra nello splendido
bosco di conifere. Ad un successivo bivio, si trascura a sinistra la
diramazione che scende direttamente verso la borgata Callieri e poi
a Strepeis (vedi anche itinerario Lago
di San Bernolfo), e si prosegue su quella di destra, che prende a
salire decisamente con regolari tornanti. Più in alto, la carrareccia si
allunga con minor pendenza in una valletta, passa accanto ad una vecchia
casermetta diroccata e, poco dopo, raggiunge il Rifugio
de Alexandris - Foches al Laus (1910 m, h
0,40).
Da qui, in pochi minuti, la strada raggiunge l'ampia
sella erbosa del Colletto del Laus (1950 m, h
0,05 dal rifugio): si apre la vista sul pittoresco Lago
di San Bernolfo, chiamato anche il Laus (1913 m), oltre il
quale si distendono i valloni della Guercia (a sinistra, più
stretto e ripido) e di Collalunga (a destra). A separare i due
valloni, la lunga e rocciosa Serriera dell'Autaret. Sul colletto
sorgono anche un rifugio privato ed alcune casermette in rovina.
Scesi
sulle sponde del lago, lo si aggira sulla destra e, trascurata la
diramazione per il Vallone di Collalunga, si raggiunge l'imbocco
del selvaggio Vallone della Guercia. Qui la mulattiera affronta con
ripida serie di tornanti la sponda destra orografica del vallone, per erba
e detriti; dopo aver guadagnato quota, il tracciato si allunga alla soglia
morenica del vallone, il cui fondo è occupato da una vasta pietraia.
Mantenendosi alta sulla destra orografica del vallone, con bella
veduta sulla sua testata dove si apre il Colle della Guercia,
la mulattiera prosegue ora in falsopiano, poi scende per un tratto fin sul
fondo del vallone, dove per un po' ridiventa quasi rotabile di altura. Con
nuovi tornanti, si attacca il pendio terminale del vallone, si raggiunge
una grande caserma già ben visibile da lontano e, tralasciando a sinistra
l'erto sentiero per il vertiginoso Passo del Bue (2603 m), si sale
l'ultimo canalino detritico fino all'ampio Colle
della Guercia (2457 m, h 1,15
dal Colletto del Laus). Questo colle, aperto fra la Testa dell'Autaret
(2763 m, a destra) e la quota 2609 della Testa Rognosa della Guercia
(2693 m, a sinistra), si apre sullo spartiacque principale alpino, ed è
confine di stato con la Francia: oltre il colle, una mulattiera
discende i pendii
erbosi del Vallon de la Cabane fino al lontano centro abitato
di Isola (862 m).
Dal colle si prosegue a destra, lungo una traccia
che si mantiene pressochè in quota alla base del roccioso versante
settentrionale della Testa dell'Autaret: questa attraversa
dall'alto, in qualche punto un po' espostamente, tutta
l'ampia testata detritica del Vallone della Guercia, fino a
portarsi alla base della rocciosa
Serriera dell'Autaret. Tagliando alla base di verticali
paretine rocciose, sfruttando un comodo sistema di larghe cenge erbose, la
traccia raggiunge una bella
valletta sospesa, che risale comodamente fino ad un caratteristico
colletto sulla cresta della Serriera dell'Autaret, in bell'ambiente
roccioso (2580 m, h 0,45 dal Colle
della Guercia). Magnifico panorama.
Si scende ora dall'altra parte,
sempre su ottimo sentiero, nel Vallone di Collalunga: con lunga
serie di tornanti, su ripido terreno erboso, si raggiunge la vasta
pietraia basale (h 0,20 dal colletto).
Da qui si può proseguire la discesa fino ad incrociare la rotabile ex
militare sul fondo del vallone presso il piccolo Lago di Mezzo
(2282 m), oppure seguire una diramazione a sinistra che, mantenendosi in
quota sul versante destro orografico del vallone, raggiunge con ampio
semicerchio (alcuni malagevoli tratti in frana) la
casermetta poco sotto il Passo di Collalunga, caratteristica
per un curioso
bastione proteso sul vallone a forma di prua di nave. Da qui, volendo,
si può salire in pochi minuti al Lago
Superiore di Collalunga (2429 m, h 0,40
dal bivio sulla pietraia), in una solitaria conca pietrosa. A causa
dell'anomalo andamento della linea di confine in questo tratto, il lago
rimane già in territorio francese nonostante sia ancora a Nord dello
spartiacque. Dal lago, o meglio ancora dallo sperone detritico che lo
sovrasta, si ha un'ottima veduta sulla severa
parete della Testa dell'Autaret e su tutto lo svolgimento del Vallone
di Collalunga, fino al Lago di San Bernolfo.
Seguendo a
questo punto l'ampia rotabile ex militare, si percorre tutto il Vallone
di Collalunga, fra pietraie e tratti erbosi, si passa dal piccolo Lago
di Mezzo e, con ulteriore lunghissima serie di tornanti, si ritorna
sulle sponde del Lago di San Bernolfo, presso il bivio incontrato
all'andata (h 1,00 dal Lago
Superiore).
Di qui, passando per il Rifugio De Alexandris - Foches,
di nuovo a San Bernolfo (h 0,45
dal Laus).