Proseguendo
brevemente lungo la strada asfaltata, si raggiunge il pittoresco pugno di case di
Palanfrč: presso un abbeveratoio, si incontrano anche
numerose frecce segnaletiche. La strada diventa presto sterrata, mentre si
addentra pianeggiante nell'ampio e profondo vallone superiore: presso un
tornante, si trascura la mulattiera che prosegue dritta
(indicazione per i Laghi del Frisson, vedi anche itinerario Monte
Frisson) e si segue la bella strada, che compie un ampio tornante ed
entra nel Bosco Bandito di Palanfrč, splendida faggeta con esemplari
pluricentenari. La strada serpeggia con altri tornanti ai margini della
faggeta, portandosi nell'ampia conca di pascoli sottostante il Monte
della Garbella e la Costa Pianard: trascurati un paio di bivi
per il "Sentiero Natura" ed una, a sinistra, per il Gias Colňmb, si
raggiunge un'ampia conca pascoliva. Si trascura ancora a sinistra il
sentiero diretto al Colle della Garbčlla e si raggiunge il
ristrutturato Gias Garbella (1500 m circa, h
0,35): qui termina la carrareccia.
Dietro il gias si segue una
incerta traccia, che spesso si confonde con quelle del bestiame: la
traccia traversa inizialmente in quota, fino a portarsi in corrispondenza
dello stretto e ripidissimo Vallone Pianard, racchiuso tra i ripidi
fianchi prativi del Monte Pianard e della Rocca d'Orčl. Da
qui, per vaghe tracce ma anche senza percorso obbligato, si risale al
meglio il ripidissimo solco del vallone, mantenendosi sulla sua destra
idrografica, fino al canale erboso superiore: man mano che si sale, si
apre la vista verso il Frisson e la Rocca dell'Abisso,
oltre che sulle principali cime della Alpi Liguri. Risalito il
canalino finale (neve ad inizio stagione) si esce su un'ampia e panoramica
sella erbosa (2242 m, h 1,25
dal Gias Garbella),
aperta fra il Monte Pianard (a sinistra) e la Rocca d'Orčl
(a destra). Sull'altro versante, ampio panorama sulla conca di
Entracque
e sulla dorsale Carbonč-Aiéra.
Piegando a destra, si sale lungo il
filo della cresta, che da erbosa si fa via via piů ripida e rocciosa: una
traccia ben marcata serpeggia fra detriti e roccette e, spostandosi
alquanto sul versante di Palanfrč, risale il dirupato pendio fino
a portarsi sulla vetta della
Rocca d'Orčl (2439 m, croce, h
0,20 dalla sella).
Da qui appare l'intero sviluppo della lunga
cresta che culmina con il Monte Bussaia, la cui croce sommitale č
giŕ ben visibile. Si scende quindi per un breve ma molto ripido pendio
erboso fino ad un colletto, da dove una traccia si mantiene per un tratto
sul versante Vermenŕgna mentre contorna alcuni spuntoni rocciosi
della cresta. Ritornati sul filo, si procede per pendii erbosi, detriti e
banali roccette fino a portarsi ai piedi della cuspide finale. Un'ultima
breve salita per pendii erbosi consente di raggiungere la sommitŕ del Monte
Bussaia (o Bec d'Orčl, 2451 m, h 0,30
dalla Rocca d'Orčl, h 3,00
circa da Palanfrč). Magnifico panorama su tutte le
Alpi
Marittime e Liguri. Attenzione al precipizio del versante Nord,
che precipita per centinaia di metri sul Vallone di Roaschia.
Ritorno per la stessa via fino alla sella erbosa 2242 m (h
0,40): da qui si puň evitare la fastidiosa discesa per il
ripidissimo Vallone Pianŕrd proseguendo lungo la facile cresta
erbosa. Si sale dapprima sulla vetta del Monte
Pianard (2306 m, h
0,10 dalla sella), per poi proseguire lungo l'ampia dorsale erbosa (tracce)
fino all'intaglio del Colle della Garbella (2170 m, h
0,20 dal Monte Pianŕrd).
Seguendo ora la mulattiera della GTA,
si procede a sinistra, ancora per lungo tratto in piano lungo la cresta (Costa
Pianard), per poi scendere con decisione per i ripidi pendii erbosi
della Valletta Garbella. Raggiunta un'ampia conca
pascoliva, ai
piedi delle grigie placche rocciose del versante settentrionale del Monte
della Garbella, si supera un gias e si scende ancora lungo un tratto
piů stretto e ripido, fino ad un'altra conca sede di un antico gias. Un
ultimo tratto di ripida discesa riporta alla conca del Gias Garbella
ed alla sterrata percorsa al mattino: di qui a Palanfrč (h
1,30 dal Colle della Garbella).