Cima del Souffi 2616 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 53

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL PERCORSO DAL COLLETTO CON PINO CEMBRO VERSO LA CRESTA SOMMITALE

IL PROFONDISSIMO SOLCO DEL VALLONE DEL SOUFFI E LE TERME DI VALDIERI NEL FONDOVALLE

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Bozano (2453 m), raggiungibile dal Gias delle Mosche (Valle Gesso) in h 2,45

Per i particolari dell’accesso, vedi itinerario Nel vallone dell’Argentèra.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si scende per un tratto lungo la mulattiera d’accesso, diretta al Gias delle Mosche, fino a raggiungere il bivio segnalato a destra per il Bivacco Varrone (2300 m circa, h 0,15). 

Abbandonata la mulattiera principale, si seguono i segni gialli che risalgono un ampio canale erboso che incide la sovrastante barra rocciosa. Questo tratto, anche se breve, risulta comunque particolarmente malagevole e fastidioso a causa dell’estrema ripidezza e delle lingue di pietrame instabile. Un traversone meno ripido verso sinistra consente di raggiungere il colletto a cui il canale fa capo, dove sorge un isolato pino cembro e si trovano nuovi cartelli: trascurata la prosecuzione della segnaletica che guida verso il Bivacco Varròne attraverso il selvaggio ed abbandonato Vallone del Souffi, si rimonta verso destra l’ampio pendio erboso in direzione della visibile cupola di roccette della Cima del Souffi. Presso una prima lingua di detriti si incontrano alcuni ometti, che successivamente spariscono, ma il percorso risulta comunque sempre chiaro ed evidente. Tagliando in erta salita diagonale tutto il pendio Sud-Ovest della montagna, si raggiunge la cresta sommitale presso un colletto, da cui ci si affaccia sul profondo Vallone del Souffi e sulle Terme di Valdieri. Aggirando o scalando direttamente le ultime facili roccette, si raggiunge la panoramica vetta della Cima del Souffi, su cui sorge un modesto ometto di pietre (2616 m, h 1,00 dal bivio). Magnifico panorama sulla catena del Dragonèt, sulla vicina Punta Stella, sulla cresta Asta Soprana – Mondini e sulla lunga dorsale della Madre di Dio, oltre che sul fronteggiante gruppo di Bresses. A Nord spicca la frastagliata cresta del Monte Matto. Ma la miglior visuale è sulla fantastica Catena delle Guide, sul ciclopico blocco di gneiss del Corno Stella e sulla muraglia dell’Argentèra, proprio di fronte, alla testata del Vallone dell’Argentèra

Ritorno per la stessa via in h 0,45 (fino al Rifugio Bozàno).

 

TEMPO TOTALE

h 2,00 circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)

DISLIVELLO

400 m circa 

DIFFICOLTA’

EE, percorso in parte non segnalato

ULTIMO SOPRALLUOGO

4 settembre 2005

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Comoda salita ad una cima panoramica, molto facile e di accesso evidente, ma comunque frequentata di rado: ancor più da quando, abbastanza recentemente, il percorso segnalato tra il Rifugio Bozano ed il Bivacco Varrone è stato spostato più in basso, e non tocca quindi più la sommità, come avveniva un tempo. Si tratta comunque di una vetta interessante, suggestiva e che permette di godere di scorci interessantissimi sul poderoso Corno Stella e sull’imponente versante Ovest dell’Argentèra. Molto consigliata.