Dal rifugio si
scende lungo l’ampia mulattiera di accesso fino al vasto ripiano erboso
del Piano del Praiet: trascurando la mulattiera di accesso, che
scende a San Giacomo d’Entracque, una volta sul ripiano erboso si
prende a sinistra l’ampio tracciato (tabelle segnaletiche) diretto al Colle
di Finestra. Con un piacevole tratto erboso in lieve salita, l’ampia
mulattiera (delimitata ai bordi da regolari file di pietre infisse nel
terreno) si porta verso il fondo del vallone, poi inizia a salire con più
decisione lungo la sua destra idrografica con alcuni comodi tornanti.
Presso l’ultima svolta, quando il tracciato traversa decisamente ancora
verso il centro del vallone, si stacca a sinistra un sentierino
(indicazione per "Pera de Fèner"): si abbandona dunque
la mulattiera principale per seguire questo nuovo tracciato, segnato con
piccoli bolli rossi (1900 m circa, h 0,20
dal rifugio).
Il sentiero taglia lungamente con comoda salita in direzione
nord-est, lungo ripide coste prative, poi con qualche tornante si porta
alla base di alcune paretine rocciose (acqua), da dove traversa ad un
panoramico poggio di rocce montonate, in
vista della splendida cascata che incide la bastionata mediana
della Gorgia della Maura. Qui alcuni ometti di pietre indicano una
possibilità di discesa verso sinistra, nuovamente in direzione del
rifugio. Trascurando gli ometti, si continua lungo il ben marcato
sentiero, che risale il ripido pendio erboso a destra della cascata con
infinita serie di comode serpentine poco pendenti: più in alto si
attraversa due volte un rio, e si esce al sommo della bastionata, all’inizio
di una
selvaggia valletta detritica ai piedi della imponente Cresta
della Maura, prolungamento del crestone nord-ovest del Monte Gelàs,
che separa la Gorgia della Maura, in cui ci troviamo, dall’attigua Gorgia delle Vallette. Spicca in particolare l’aguzza
Punta
Roccati (2651 m), che precipita con una liscia e verticale placconata
rocciosa sui nevai ed i campi di detriti della valletta.
In ambiente
sempre più selvaggio e severo, il sentiero prosegue a salire con altri
tornanti fra pietraie e fasce erbose fino alla base della vasta colata
detritica discendente dalla bifida breccia della Forcella Roccati,
a sinistra della cima omonima: poco prima della lapide a memoria di un
alpinista, presso la quale stacca a destra la traccia diretta alla Forcella
Roccati (vedi anche itinerario Monte
Gelàs - Via normale italiana), si abbandona il sentierino, che prosegue a risalire la
Gorgia
della Maura fino all’alta imposta di caccia della Pera de Féner
ed al Passaggio dei Ghiacciai del Gelàs, per seguire a sinistra
una traccia (indicazione e segnavia gialli) che aggira un dosso detritico
e, oltre una pietraia, raggiunge la sommità di un poggio con ometto dal
quale si domina il sottostante pittoresco
Lago della Maura (2340 m, h
1,10 dal bivio per la Pera de Fèner), posto in una severa conca dominata dalle
rocciose guglie della Serra del Praiét. Bellissimo panorama sul
Gelàs, sulla Cresta della Maura e, oltre, sulla
verticale parete nord della Cima di Saint Robert. Verso valle
spicca il
verde vallone che fa capo al Colle di Fenestrelle,
dominato dal roccioso versante orientale dell’omonimo Roc.
Per il
ritorno, una volta ridiscesi al poggio di rocce montonate di fronte alla
bella cascata, è possibile seguire gli ometti di pietre, che scendono in
diagonale per ripidi pendii erbosi e qualche roccetta fin sulla sponda del
tumultuoso rio, che in questo tratto scorre in una piccola gola. Da qui si
scende a sinistra, sempre seguendo il rio, per evidenti tracce (tubo dell’acqua
asservito al sottostante rifugio) fino ad un ripiano, dal quale con un
tornante a destra si raggiunge il corso d’acqua presso una piccola diga.
Superato il ruscello, si prosegue a scendere sulla sponda opposta per una
ripida e malagevole traccia fra erba e pietre che scende in un ampio
canale erboso, fino ad uscire alti sul Piano del Praiét. A questo
punto, per una traccia orizzontale a destra, si passa alla base dei primi
contrafforti della Serra del Praiét e si raggiunge nuovamente il Rifugio
Sorìa-Ellèna (h 0,30 dal bivio con
ometti, h 1,00 dal Lago della Maura).