Monte della Guardia 1654 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 19

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 63 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Ceva (uscita della A6 Torino-Savona) si risale la Val Tanaro superando Bagnasco, Priola e Garessio, fino a Cantarana ( 783 m ). Dalla frazione si svolta a sinistra e si risale la Valletta di Prale: superato il villaggio di Prale ( 999 m ), la strada supera il poco accentuato Passo di Prale e raggiunge in breve il valico del Colle di Caprauna (1379 m, 47 km da Ceva). Si svalica sull’altro versante e, dopo circa 600 m, si prende a sinistra una carrareccia sterrata (paline) che sale con qualche svolta fino al piccolo parcheggio antistante il Rifugio Pian dell’Arma (1342 m, 45 km circa da Ceva);

b) Da Albenga (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si sale a Martinetto, da dove si svolta a sinistra e si risale la selvaggia Val Pennavaira attraverso Alto e Caprauna ( 954 m ). Oltre il piccolo paese, si sale per comoda strada asfaltata verso il Colle di Caprauna: a circa 600 m dal colle si prende a destra una carrareccia sterrata (paline) che sale con qualche svolta fino al piccolo parcheggio antistante il Rifugio Pian dell’Arma (1342 m, 33 km da Albenga, piccolo parcheggio).

 

ITINERARIO

Si rimonta il prato subito a monte del parcheggio, giungendo su un piccolo ripiano con paline. Si prosegue a sinistra, pressoché in piano, lungo un bel sentiero che si inoltra nel fitto bosco. Alternando brevi tratti scoperti ad altri in magnifiche abetaie d’alto fusto, il sentiero con pendenze mai eccessive traversa alto rispetto alla strada asfaltata: una breve salita fra gli abeti consente di raggiungere una radura (paline), dove si intercetta la traccia proveniente da sinistra direttamente dal Colle di Caprauna (h 0,20 dal rifugio, segnavia AV dell’Alta Via dei Monti Liguri, vedi anche itinerario Monte Armetta).

Trascurato un sentiero diretto a Bossieta e Ormea (freccia in legno), si svolta a destra e si rimonta con decisione il ripido costone alberato lungo un ampio sentiero erboso. Superata una nuova palina, si giunge ai piedi di alcune roccette, che si aggirano sulla destra. Con un breve tratto scoperto in salita un po’ più malagevole (belle vedute verso la Val Pennavaira) si ritorna nel bosco: si prosegue in traverso per un tratto, poi con alcune ampie svolte ed un ultimo tratto ripido si giunge su di un poggio molto panoramico ( 1600 m circa, h 0,35 dalle paline), nuovamente sul filo di cresta, dove si trova un grosso ripetitore, ben visibile anche dal fondovalle del Tanaro. Bel panorama sull'alta Val Tanaro, con Saccarello, Marguareis e Mongioie, e dalla parte opposta sulla Val Pennavaira

Si passa ora presso lo sbocco di un canale roccioso, che scivola verso la Val Tanaro , e si costeggiano alla base le roccette che costituiscono il cupolone sommitale del Monte della Guardia. Sempre attraverso un rigoglioso bosco di conifere, il tracciato prosegue a mezza costa, circa 50 metri sotto lo spartiacque (versante Pennavaira): dopo circa 10 minuti si incontra, sulla sinistra, una palina che indica la traccia per il Monte della Guardia.

Si segue quindi l’esile traccia che si inerpica fra cespugli e alberelli sul ripido pendio (bolli rossi): aggirata qualche banale roccetta la traccia, ora su ripido pendio erboso, sale fino al dorso sommitale (sul cocuzzolo a destra grosso ometto di pietre), da dove appare la conca di Ormea dominata dal Pizzo d’Ormea. Non rimane ora che seguire l’ondulata cresta verso sinistra (attenzione all’esposizione verso la Val Tanaro in alcuni tratti): con qualche saliscendi si giunge in breve alla panoramicissima croce di ferro posta sulla vetta del Monte della Guardia (1654 m, h 0,30 dal poggio con ripetitore). Superbo panorama su tutta la media e alta Val Tanaro e, dalla parte opposta, sulla Val Pennavaira fino al Mar Ligure.

Ritornati sul sentiero principale (Alta Via dei Monti Liguri), si prosegue a sinistra a mezzacosta. Alternando tratti in piano a brevi discese nel bosco, il sentiero prosegue verso Est: con un’ultima breve discesa si giunge all’ampia insellatura della Colla Bassa di Caprauna ( 1564 m , h 0,25 dal Monte della Guardia, paline). Appare alla vista la testata della Val Pennavaira, con i dolci altipiani erbosi che scendono dalle cime dei monti Armetta e Dubasso.

Trascurata la traccia diretta al Monte Armetta (eventualmente raggiungibile in circa mezz’ora di marcia), si svolta decisamente a destra (indicazione per il Rifugio Pian dell’Arma). Seguendo una comoda carrareccia dal fondo erboso (paletti segnavia) si perde velocemente quota per arrotondati dossi. Giunti presso una casa in pietra ci si immette in una sassosa e sconnessa carrareccia, che si segue in discesa. Tagliato un ampio tornante, si abbandona poi definitivamente la carrareccia (frecce e segnavia gialli) per seguire un ampio sentiero fra i pascoli. Si giunge così ad un colletto che immette in una piccola valletta erbosa che incide la sottostante bastionata rocciosa: il sentiero la discende con diversi tornanti, quindi contorna un ardito pinnacolo roccioso e, con alcune strette svolte, raggiunge la base della bastionata, ormai nella fitta boscaglia. Proseguendo in piano verso destra, si trascurano alcune diramazioni e, con qualche saliscendi, si giunge in breve alle Case Pian dell’Arma, in parte ristrutturate. Costeggiata una lunga casa, si continua su sentiero pianeggiante che in breve riporta al rifugio (h 0,40 dalla Colla Bassa di Caprauna).

 

TEMPO TOTALE

h 2,30 circa

DISLIVELLO

400 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

11 agosto 2019

PERIODO CONSIGLIATO

in ogni stagione (con la neve è un poco più impegnativo)

COMMENTI

Gita breve, da effettuare preferibilmente in stagione fresca, anche per evitare le frequenti nebbie estive. Ben segnalata, adatta anche ai più piccoli (con un po’ di attenzione sulla cresta sommitale del Monte della Guardia, che a tratti è un po’ esposta sul versante Tanaro). Molto comoda e veloce la discesa.