Anello di Pian dei Corsi 1028 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 48

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

DALLA COLLA DI SAN GIACOMO VERSO LA COSTA LIGURE, CON ALBENGA E L'ISOLA GALLINARA SULLO SFONDO

I PROFILI DELLE MONTAGNE CÓRSE DAI PRESSI DELLA COLLA DI SAN GIACOMO

NATURA E TECNOLOGIA SULL'ALTA VIA DEI MONTI LIGURI ...

SALENDO VERSO PIAN DEI CORSI, PANORAMA VERSO IL MASSICCIO MONTE SETTEPANI

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Savona (uscita dell'autostrada A10 Genova-Ventimiglia) si prende a destra la super-strada fino a Vado Ligure, quindi si risale a destra la valle del Torrente Segno. Superati Sant'Ermete e Segno, si prosegue lungo la tortuosa strada, sempre asfaltata, che risale la valle. Oltre le case di Cunio (le si lascia a destra), si prosegue per la strada, sempre più stretta ma comunque agevole, fino in località Cà di Gatti (osteria). Poco oltre si raggiunge il piccolo piazzale antistante le caratteristiche strutture rocciose delle Rocche Bianche (cippo partigiano, parcheggio, 600 m circa, 9 km circa da Vado Ligure). 

 

ITINERARIO

Si segue l'ampia sterrata che costeggia a destra la zona rocciosa, tagliando alta sulla testata del Vallone del Trexenda. A destra, sotto la strada, si possono notare alcuni bei torrioni calcarei in mezzo alla fitta vegetazione. Si giunge in breve ad un bivio, presso una presa dell'acquedotto: ambedue le diramazioni sono equivalenti, essendo utilizzate "a senso unico" per il traffico veicolare. Il ramo di destra è più lungo ma meno ripido, comunque le carrarecce si riuniscono poco dopo, oltre un costone boscoso. Si prosegue lungo la carrareccia principale, trascurando una fangosa diramazione a sinistra, in moderata salita, fino ad un ampio tornante: qui si trascura una nuova diramazione a destra, diretta alla Colla del Termine e ad Altare, e si prosegue a sinistra, con un tratto di salita un poco più accentuata. Sempre in un fitto bosco misto di faggi e conifere, la strada taglia ora dall'alto la testata della Valle Sciusa: di nuovo in falsopiano, si procede nella boscaglia, si incontra l'ampia mulattiera che si innesta nella carrareccia da destra, proveniente dalla Colla del Termine (tabelle e segnavia AV dell'Alta Via dei Monti Liguri) e si giunge in un'ampia e panoramica radura prativa, dove a valle della strada sorge un vasto edificio. Al piano superiore è un bivacco per i frequentatori dell'Alta Via (ma non si capisce a cosa serva, visto che è chiuso a chiave!), al piano inferiore c'è un locale semi-aperto con tavolo, panche e camino. Nell'ala nord è situata la Cappella di San Giacomo, di antiche origini ma restaurata di recente, anch'essa chiusa con grosso lucchetto. Proseguendo lungo la carrareccia si giunge in breve alla Colla di San Giacomo (796 m, h 1,00), dove si trovano un'area pic-nic, un cippo in memoria della lotta partigiana ed un vero e proprio crocevia di strade (numerosi cartelli). Fin qui è possibile giungere in auto, anche se il fondo stradale risulta alquanto fangoso e sconnesso (transito sconsigliato ai mezzi ordinari!).

Si trascurano le strade dirette a destra a Mallare e a sinistra a Pian dei Corsi ed al Colle del Melogno (quest'ultima verrà utilizzata per il ritorno), e si prosegue dritti lungo la segnaletica dell'Alta Via. Dopo pochi metri si abbandona la carrareccia, che prosegue a traversare in quota (vedi anche itinerario Rocche Bianche - Faggi di Benevènto): presso un cippo a memoria dei caduti della Battaglia di Loano (conflitto austro-francese del 1795), una palina dell’Alta Via (AV) ed un segnavia      (“Sentiero delle Terre Alte”) indicano la deviazione verso sinistra da seguire. La mulattiera si inoltra nella fitta faggeta e, con un tratto molto ripido ma piuttosto breve, raggiunge la sommità del Bric Praboè, sul quale sorge una prima gigantesca pala eolica. Seguendo la strada di servizio all’impianto, si prosegue lungo l’ampio crinale in lieve discesa, incontrando altre due pale eoliche: presso la terza pala si abbandona la strada, che scende a sinistra, per seguire un sentiero che prosegue dritto nel bosco. Alternando tratti in piano a lievi salite, si procede fra gli alberi fino ad incontrare una malridotta carrareccia segnalata con : la si segue verso destra, in salita, sempre nel bosco, fino ad una piccola radura erbosa. Qui si abbandona la carrareccia per seguire, verso sinistra, un sentiero pianeggiante che si inoltra nuovamente nella fitta faggeta (dopo qualche decina di metri si incontrano nuovamente i segnavia AV     ). Dopo un tratto sul crinale, si trascura una diramazione inerbita verso sinistra e si prosegue in salita traversando sul versante padano, raggiungendo un pulpito roccioso che consente, finalmente, di godere di un bel panorama verso i boschi della Val Bòrmida ed il Monviso. Con un’ultima breve salita, si giunge presso l’ampia sommità del Pian dei Corsi (1028 m, h 2,00 dalla Colla di San Giacomo), dove sorgono i ruderi dell’ex Base NATO e numerose pale eoliche (parco eolico “Pian dei Corsi”). Magnifico panorama verso sud, con la costa ligure e le falesie del Finalese, e sul massiccio del Monte Carmo. Nelle giornate particolarmente limpide appaiono all'orizzonte i rilievi della Corsica.

Trascurato un sentiero che scende a sinistra, si contorna la recinzione della base e si esce sulla strada asfaltata di accesso. Si scende lungo la strada asfaltata e, in circa 1 km, si raggiunge una sella a quota 945 m dove si incontra la provinciale Calice - Carbuta - Melogno.

Si segue verso sinistra, in discesa, questa provinciale, incontrando saltuariamente i segnavia AV, si lascia a destra una diramazione diretta al Vivaio Forestale Pian dei Corsi, e si giunge ad una fonte presso un cippo partigiano. Proseguendo lungo la strada asfaltata, si perde gradualmente quota fra fitti boschi: un ampio tornante permette di superare un marcato impluvio, dove il fondo stradale risente delle conseguenze dei fenomeni alluvionali. Poco più a valle si abbandona la provinciale per seguire una sterrata a sinistra (745 m, h 0,40 dalla sella di quota 945 m, paline): questa strada, un tempo poco più di una carrareccia, è stata recentemente ampliata per permettere il passaggio dei grossi rimorchi deputati al trasporto dei componenti costitutivi delle pale eoliche recentemente innalzate presso la Colla di San Giacomo. 

Seguendo questa sterrata (segnavia AV), inizialmente in leggera salita, poi pianeggiante, si taglia tutto il boscoso versante meridionale di Pian dei Corsi, del Bric del Borro e del Bric Praboè e, con percorso un po' monotono e solo a tratti panoramico, si ritorna alla Colla di San Giacomo (h 1,15 dal bivio con la provinciale). 

Di qui nuovamente alle Rocche Bianche in h 0,45.

 

TEMPO TOTALE

h 5,30 circa

DISLIVELLO

500 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

26 maggio 2013

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno

COMMENTI

Itinerario ad anello, lungo un tratto dell'Alta Via dei Monti Liguri. Ambedue i percorsi dalla Colla di San Giacomo alla sella di quota 945 m fanno parte dell'Alta Via: quello superiore, che si sovrappone al "Sentiero delle Terre Alte", si svolge su sentiero nel bosco e, pur consentendo panorami limitati, è da preferire per via dell'ambiente boscoso assai pittoresco. Peccato per le numerose pale eoliche che, negli ultimi anni, hanno un po' compromesso l'integrità di questo tratto di spartiacque. Piuttosto monotono il cammino lungo la sterrata del ritorno.