Tête de le Trònche 2584 m

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:25.000 – Foglio 107

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - VAL D'AOSTA

SCHEDA N. 2

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Aosta (uscita della A5 Torino-Aosta) si raggiunge in superstrada Courmayeur.

Entrati in paese, si raggiunge la chiesa, da dove una stradina sulla destra risale un dolce pendio fino alle case di Villair (1330 m, 34 km da Aosta).

 

ITINERARIO

Si segue la via principale del paese, che supera un abbeveratoio e si inoltra nella boscosa Val Sapin. Fattasi sterrata, la strada giunge ad un ponte sul rio e, superatolo, prosegue con una serie di ampi tornanti; è possibile seguire un sentiero che taglia per il bosco i tornanti, fino a raggiungere la strada al termine degli stessi, quando si allunga sul fondovalle. A questo punto si abbandona la strada e si prende un sentiero sulla sinistra (h 0,20, indicazione per la Testa Bernarda) che inizia a salire nel fitto bosco. 

Con lunga serie di svolte, ma mai troppo ripidamente, il sentiero si inerpica sul versante meridionale del Mont de La Saxe (2348 m) attraverso un bel bosco di conifere e con frequenti scorci sul versante opposto del vallone e sull'abitato di Courmayeur, fino ad uscire su di una spalla erbosa da dove il panorama si amplia ancora di più, giungendo alla zona del Piccolo San Bernardo. Percorso un tratto a mezzacosta, si raggiunge un poggio dietro il quale appare improvvisamente la maestosa catena del Monte Bianco ammantata di ghiacci; un'ultima breve salita conduce alle baite di Le Pre (1991 m, h 1,25 da dove si abbandona la strada), dove sorge anche il bel Rifugio Bertone

Superato il rifugio, il sentiero continua a salire sul pendio erboso retrostante, fino ad un poggio con cappelletta, dove si ha una superba visione d'insieme del versante Sud del Monte Bianco (4806 m), dal Col de la Sèigne (2514 m), alla testata della Val Veny, alle immense pareti delle Grandes Jorasses (4206 m). Bella anche, sul versante opposto, la vista sul fondovalle e sulla Testa del Rùtor

Dal poggio una erta traccia si inerpica faticosamente sui pendii erbosi che conducono sulla cresta principale del Mont de La Saxe (2348 m, h 0,45 dal rifugio), che si percorre in piano sul versante meridionale, toccando una serie di selle erbose tra le varie elevazioni da cui si hanno sempre nuovi scorci sulle pareti delle Grandes Jorasses. Bella anche la vista sul versante opposto della Val Sapin, con la catena che va dalla Testa del Currù (2990 m) alla Testa di Licòni (2929 m), fino alla Grande Testa (2727 m) che scoscende sulla conca di Courmayeur. 

Da un'ultima sella con laghetto (h 0,30 dalla cresta del Mont de la Saxe), nelle vicinanze di un alpeggio, il sentiero riprende a salire verso il cocuzzolo della Testa Bernarda; superato ancora un panoramico ripiano, si giunge ad un bivio: con la traccia di sinistra, molto ripida, si giunge in breve sulla vetta della Testa Bernarda (2534 m, panorama eccezionale!), con quella di destra si raggiunge il crinale erboso divisorio tra la Val Sapin e la Val Armìna (tributaria di Ferrèt). Seguendo il crinale in moderata salita, si aggira un'elevazione secondaria e con un ultimo tornante si tocca la sommità della Tête de le Trònche (2584 m, h 0,45 dalla sella con laghetto). Dalla vetta, oltre al panorama precedentemente descritto (ma ulteriormente ampliato con l'ultimo tratto della Val Ferrèt), si può notare l'intero percorso seguito in salita, con la profonda Val Sapin che scende fino a Villair. Sul versante opposto, oltre il Col Sapin (2436 m), si staglia un imponente complesso di cime rocciose molto ardite, dominate dalla Grandes Rochère (3326 m). 

Una traccia molto ripida conduce ora tortuosa sul versante sud-orientale della montagna fino all'ampia depressione erbosa del Col Sapin (2436 m, h 0,15 dalla cima), da dove un ripido sentiero scende per le balze erbose alla testata della Val Sapin, con lungo e accidentato percorso. 

Raggiunto il letto di un ruscello (circa 2100 m), il sentiero continua in falsopiano nel bosco sulla sinistra idrografica, altissimo rispetto al fondovalle, fino alle baite in rovina di Currù (2005 m, h 1,30 dal Col Sapin); fantastica visione della Catena del Monte Bianco che spunta dalla cresta erbosa del Mont de La Saxe

Lasciata sulla sinistra una ripida traccia per il Colle di Liconi (2674 m), si inizia a scendere decisamente verso destra nel bosco sempre più fitto, passando per la borgata di Freydevàz (1730 m) e toccando il fondovalle all'altezza del villaggio di Chapy (1635 m, h 0,45 da Currù), dove alcune baite sono in via di ristrutturazione. 

Si segue ora la rotabile sterrata che da Chapy scende di fianco al torrente, in moderata discesa, fino alle case di La Trappe (1505 m), da cui un'ultima discesa riporta all'altezza del bivio per la Testa Bernarda incontrato in salita e, per l'ultimo tratto di strada sterrata, si ritorna alle case di Villair (h 0,30 da Chapy).  

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa

DISLIVELLO

1200 m circa

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 settembre 2000

PERIODO CONSIGLIATO

giugno e settembre

COMMENTI

Itinerario circolare paesaggisticamente meraviglioso, anche se piuttosto faticoso. Particolarmente sfiancante risulta la discesa dal Col Sapin, a causa dei lunghi tratti in saliscendi che si incontrano. Dalle sommità toccate si godono alcuni degli scorci più belli sul Monte Bianco e les Grandes Jorasses. Preferibilmente evitare il periodo più caldo, in quanto la parte centrale dell'itinerario si svolge su pendii erbosi fortemente soleggiati. Possibilità di rifornirsi d'acqua durante la discesa, quando si incontra il rio alla fine delle balze erbose sotto il Col Sapin.