Dal parcheggio si giunge
in breve all’ingresso del parco di Pian Villy, situato sulla
destra del grosso edificio delle terme e indicato da un arco in legno
con la scritta “Area Pian di Villy”. Il percorso è
praticamente tutto pianeggiante, e si svolge in un bellissimo bosco di
abeti rossi con un sottobosco costituito da ginepro, erica, berberis e
mirtillo. Nel bosco si trovano diverse aree attrezzate per pic-nic
(tavoli, panche, griglie): il percorso pedonale inoltre risulta
illuminato, ed utilizzabile anche in inverno (neve battuta). Lungo il
percorso si possono ammirare molte statue in legno scolpite da famosi
artisti valdostani: nuove sculture sono realizzate ogni anno durante la
manifestazione “Ayas Artisanat”, evento dedicato
all’artigianato tipico valdostano durante il quale gli artisti creano
le loro opere all’aperto.
Attraversata una zona
dove solitamente d’estate si trovano diverse bancarelle di prodotti
tipici, si costeggia il campo della piccola bocciofila di Ayas e si
giunge al piccolo edificio del bar Lo Sayoc (ottime possibilità
di ristoro). Oltre questo punto si entra nel bosco vero e proprio, inizialmente
rado, poi più fitto e lussureggiante: iniziano anche le
caratteristiche sculture in legno, vera nota distintiva di questa prima
parte del percorso. Superate varie aree pic nic (dove si incontrano
anche due fresche fontane),
si giunge ad un evidente bivio: si trascura la diramazione di destra,
che oltre un vicino ponticello raggiunge l’Hotel Petit Tournalin e
il ristorante Le Petit Coq, in località Villy, e si
prosegue dritti. Si incontrano le ultime statue di legno, poi il
percorso si fa un poco più selvaggio, nel bosco ora fitto e meno
addomesticato. Avvicinandosi al torrente Evançon, di cui si
sente il rumoreggiare oltre gli alberi a sinistra e da cui ci separa il
campo da golf di Ayas, si superano ancora alcuni bivi sulla destra per
vicine strutture alberghiere, quindi con un ultimo tratto rettilineo
nuovamente nel bosco si sbuca sulla Strada Regionale 45 presso il
grande parcheggio di località Frachey (1610 m, h
0,30 dalla Piazza del Mercato).
Composta da antichi
rascard oggi parzialmente ristrutturati, questa piccola frazione ospita
il noto locale "La Grange" e la stazione di partenza della
moderna funicolare Frachey-Alpe Ciarcerio. La cappella del Frachey è
dedicata a San
Rocco, costruita (con dedica originaria a San Claudio) da
Jean-Claude Frachey, il 22 febbraio del 1653. Una visita pastorale del
1820, secondo Monsignor Edoardo Brunod, dichiarò in pessimo stato la
struttura, restaurata nel 1837. (notizie tratte dal sito www.varasc.it
).
Proprio in
corrispondenza della chiesetta, si svolta a sinistra superando l’Evançon
su un
bel ponte, oltre il quale si inverte la direzione di marcia
discendendo la valle lungo la sponda destra idrografica del torrente.
Lasciato quasi subito a destra un sentiero per l’Alpe Mandria e
il Ru Courtod (palina), si continua in lieve discesa per l’ampia
carrareccia che a tratti si avvicina al corso d’acqua,
offrendo pittoresche
vedute sulla piana di Champoluc. Più avanti si
costeggia l’area recintata del campo prova di golf e la
successiva zona di tiro con l’arco, giungendo infine presso la
piazzola di atterraggio dell’elicottero, ormai all’altezza del ponte
carrabile (ottima
veduta sulla testata della valle, con le cime del Monte Rosa
a dominare la scena) che riporta alla Piazza del Mercato e all’auto (h
0,30 da Frachey).