Anello della Cascata di Mascognaz

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:25.000 – Foglio 108

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - VAL D'AOSTA

SCHEDA N. 18

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL GRUPPO DEL MONTE ROSA DAL CENTRO DI CHAMPOLUC

IL PITTORESCO VALLONE DI MASCOGNAZ

L’IMPONENTE CASCATA DI MASCOGNAZ

LA CASCATA DI MASCOGNAZ DAL BELVEDERE SUPERIORE

AFFRESCO DATATO 1878 SU UNA CASA DI MASCOGNAZ

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Verres (uscita della A5 Torino-Aosta) si risale interamente la lunga Val d’Ayas, superando i paesi di Challand St. Victor, Challand St. Anselme e Brusson fino a Champoluc (1568 m, 27 km da Verres), in una splendida conca prativa.

Poco prima della chiesa, presso il ponte che supera il Torrente Evançon, si lascia l’auto (ridotte possibilità di parcheggio, eventualmente proseguire fino al grande parcheggio camper situato all’inizio di Pian Villy).

 

ITINERARIO

Subito oltre il ponte si inverte il senso di marcia e si segue Route Varasc, che costeggia per breve tratto il torrente passando davanti agli Uffici dell’AIAT (numerose paline). Oltrepassato un rio, si svolta a sinistra, in salita, lungo Rue l’Ostorion, fra belle villette. Più in alto, al limitare del bosco, si giunge all’edificio della Scuola dell’Infanzia, che si lascia per deviare decisamente a destra, sempre in moderata salita. Oltre le ultime villette si raggiunge un ponte sul Rio di Mascognaz, dove la stradina termina e si diramano alcuni sentieri (paline): si prosegue sul sentiero di sinistra (segnavia 14D), che prende a salire con decisi tornantini nel fitto bosco di larici. Seguendo gli abbondanti segnavia gialli si guadagna quota nel lussureggiante bosco, in ambiente umido ed ombroso: un ponticello in legno consente di superare un ripido canalino umido, quindi fra meravigliose conifere d’alto fusto si continua a salire, raggiungendo il comodo e spettacolare belvedere sulla Cascata di Mascognaz (1600 m ca., panchina e staccionata di legno, h 0,20 dalla partenza).

 

Si tratta di un imponente salto da cui precipitano tumultuose le acque del Rio di Mascognaz, provenienti da una soprastante gola rocciosa. La portata idrica è importante, l’ambiente è severo ma non opprimente.

 

Si continua sul sentiero (segnavia ) che prosegue la salita con numerosi ripidi tornanti nel fitto bosco. Poco più in alto si incontra un secondo belvedere sulla cascata, quindi la salita prosegue, sempre ripida e faticosa, con altri tornanti, alcuni protetti da ringhiere in legno.

Su sentiero in parte gradinato per cercare di mitigarne l’importante pendenza, si continua a guadagnare quota in ambiente fresco e umido, sempre accompagnati dal rombo della cascata; più in alto i tornanti si fanno più ampi e ci si allontana gradualmente dalla cascata, fino a giungere sul culmine della bastionata boscosa da cui precipitano le acque. Con pendenza ora più moderata, il sentiero si riporta verso il corso d'acqua, costeggiandone le rapide in una gola rocciosa da cui è già possibile avvistare, in alto, le case di Mascognaz. Il sentiero esce infine dal bosco ormai nei pressi di alcuni edifici recenti, andando ad intercettare il sentiero 13A proveniente dal Crest (arrivo delle telecabine di Champoluc): seguendolo verso destra, il comodo sentiero attraversa il rio su un antico ponte di legno e, con breve salita in parte gradinata, raggiunge la piccola piazza di Mascognaz (1822 m, h 0,30 dalla cascata, fontana).

 

Il piccolo ed antico centro abitato è costituito da baite ed antichi rascard, una cappella, un abbeveratoio e una manciata di stradine: un tipico villaggio Walser. Si tratta di un villaggio antico, la piccola casa in legno sulle rive del torrente è datata 1600-1650. La località è citata nel testamento di Ebalo di Challant nel 1323, ma al tempo probabilmente qui vi erano solo pascoli … La Cappella, dedicata a San Grato, ha una bella facciata affrescata dal gressonaro Curtaz con tre figure e dotata di un piccolo campanile che riporta la data 1769. Si sa che dal 1844 la cappella provvedeva a pagare l’insegnante della piccola scuola del villaggio. Solamente poi nel 1962 arrivò fino a qui la luce elettrica.

La grande casa Chasseur, situata di fianco all’abbeveratoio, mostra alcuni schizzi e firme. Si narra infatti che nel 1901 un gruppo di artisti si ritirò qui a Mascognaz alla ricerca della pace interiore. Le tipiche case Walser trecentesche del villaggio sono state accuratamente recuperate e trasformate in sette chalets di lusso. Quattro di essi si trovano nel cuore del villaggio originario, mentre tre si trovano sulla destra orografica dell’omonimo torrente. Al centro dell’albergo diffuso di Mascognaz si trova Chalet la Miete, che costituisce oggi la reception della struttura, ma che in passato era sede della scuola del villaggio.

(notizie tratte da https://www.guidaturisticaosta.it/mascognaz/)

 

Attraversato il borgo lungo la stradina principale, se ne esce verso Ovest (cartelli, paline): trascurata la carrozzabile sterrata che si dirige verso sinistra (scende a Champoluc con percorso più lungo), si scende direttamente per prati seguendo un’antica mulattiera erbosa (segnavia 14), che sfiora un pilone votivo datato 1837 e poi entra nel bosco. In ambiente fresco e pittoresco, ma sempre con percorso in discesa piuttosto ripida, si perde quota fino ad incontrare un bivio presso una nuova cappelletta: trascurato il segnavia 14B, diretto alla frazione Amponey di Champoluc, si continua a destra, sempre in discesa nel bosco di larici. Poco più in basso si giunge al colletto a monte del grande macigno panoramico denominato “Mon du Bier”, sul quale sorge un ennesimo piloncino sacro. Continuando a scendere verso destra, si raggiungono in breve le sponde del Rio di Mascognaz, poco a valle della cascata: seguendolo in discesa sulla sinistra idrografica, per una stradina, si giunge velocemente al ponte presso il bivio per la cascata incontrato in salita (h 0,20 da Mascognaz).

Da qui si ritorna a Champoluc con il percorso di salita, in h 0,10.

 

TEMPO TOTALE

h 1,30 circa 

DISLIVELLO

200 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

15 agosto 2023

PERIODO CONSIGLIATO

maggio-ottobre

COMMENTI

Piacevolissimo percorso, in ambiente fresco ed ombroso anche se un po’ ripido ed in alcuni tratti faticoso. La brevità dell’itinerario, tuttavia, lo rendono adatto a tutti, purchè con un minimo di attitudine alla salita e con scarpe adatte. Spettacolare la cascata, molto pittoresco il villaggio di Mascognaz, oggi ristrutturato e trasformato in albergo diffuso ma ancora impregnato dell’atmosfera Walser di un tempo.

Ottimo itinerario da mezza giornata per chi soggiorna a Champoluc.