Dai parcheggi
all’ingresso del paese (1520 m) si procede in salita lungo la strada
principale (Avenue Cavagnet), costeggiando l’ampia spianata del
Prato di Sant’Orso, con bellissima veduta sulla Valnontey
e sui ghiacciai dei Gruppo del Gran Paradiso. Raggiunte le prime
case, si svolta a destra per la stretta Rue Bourgeois: lasciato a
sinistra l’Hotel Sant’Orso, si costeggia il bel parco giochi
per i bimbi e, su carrareccia sterrata, si traversano i prati con
piacevole percorso pianeggiante, in direzione dello sbocco
della Valnontey. Superato un
roccione isolato con croce di legno (in memoria di Giovanni
Paolo II°), la stradina scende leggermente a superare la Dora di
Valnontey su un ponte in località Buthier (campi da tennis),
piccolo villaggio alpestre vittima, nell’inverno 2008, di una
imponente valanga di cui il
fianco della montagna porta ancora i rovinosi segni (h
0,20 dal parcheggio).
Qui, presso alcuni
tabelloni esplicativi, si trascura a destra il Sentiero
Natura Stagno les Fontaines per svoltare a sinistra e proseguire
lungo la carrareccia (segnavia 23)
che, in lieve salita, sfiora ancora il Minigolf e poi si inoltra nel
bosco, di fianco al tumultuoso rio. Con
comodo e poco faticoso percorso la stradina risale il fianco
sinistro idrografico della Valnontey, in ambiente ombroso e
fresco: giunti presso una bella casa, la stradina guadagna quota con due
ripidi tornantini, quindi si
sdoppia brevemente in due rami, che si ricongiungono poco
dopo. Lasciato a destra il sentiero 24A
(che raggiunge Valnontey con percorso più faticoso passando
per l’apeggio di Reppiaz e per la località Baben, paline),
di prosegue lungo la carrareccia, che si avvicina al rio e corre per
un tratto fuori dal bosco. Con belle vedute sulle ardite
pareti glaciali della Testa di Gran Croux e della Testa
di Valnontey, la stradina affronta una
ripida ma breve rampa, oltre la quale procede
pianeggiante per prati sulla riva del torrente, ormai in
vista delle case della borgata
Valnontey (1666 m, h 0,45
da Buthier, paline).
Giunti presso
il ponte carrabile che permette di raggiungere le poche case
della frazione, e ricevuto da destra il sentiero alternativo proveniente
da Reppiaz (paline),
si trascura la stradetta asfaltata che sale a destra (diretta al Giardino
Botanico “Paradisia”, segnavia 18 per il Rifugio
Vittorio Sella ed il Vallone Lauson), e si
prosegue lungo la carrareccia pianeggiante che si mantiene parallela al
torrente (segnavia 22),
passando ai piedi del dosso sul quale sorge l’Hotel Paradisia. Costeggiati
i recinti di un agriturismo, con belle vedute sulla
testata della valle, la carrareccia prosegue sempre
pianeggiante ma con sinuoso percorso fra i prati, quindi entra nel
bosco. Superati i due rami del Rio Lauson su
altrettanti ponti, la carrareccia effettua un’ampia curva
verso sinistra, supera ancora un
rio su un ponticello di legno e giunge sulle rive della Dora
di Valnontey presso
un ponte che la scavalca per andarsi a riunire con il ramo di
carrareccia che percorre la destra idrografica della valle, in
corrispondenza dello stacco della mulattiera per il Vallone
Grandzetta. Senza superare il ponte, si prosegue lungo la
carrareccia con segnavia 22
(indicazioni
per Agriturismo Pra su Piaz), trascurando anche una diramazione a
destra (fontana) che raggiunge una casa isolata in località Leutta
(1686 m).
Volendo, dalla fontana
è possibile percorrere
in diagonale gli ampi prati umidi (ponticelli di legno per
scavalcare i ruscelli) andando ad intercettare nuovamente la carrareccia
più avanti, effettuando così un breve ma pittoresco percorso
sull’erba.
Ritornati sulla
carrareccia, si prosegue in piano fra macchie di alberi e tratti
più aperti, giungendo in breve in vista della piccola
pittoresca borgata di Pra su Piaz (1703 m), oggi sede
di un agriturismo. Giunti al piccolo parcheggio ai piedi della breve
salita verso la borgata (eventualmente raggiungibile in pochi minuti),
si incontrano numerose
paline: si continua quindi dritti, sempre sul segnavia 22, per la stradetta pianeggiante, ora in
ambiente più selvaggio. Superato
il torrente su un robusto ponte in legno, si continua sulla
destra idrografica della valle. Attraverso una zona di pascoli con
grossi massi la stradina, qui
ridotta quasi a mulattiera, raggiunge infine l’isolatissima
e pittoresca piccola
borgata di Vermiana (o Valmiana, 1729 m, h
1,00 da Valnontey, paline), ultimo nucleo abitato della valle.
Fra le poche case
ormai in rovina, spicca una nuova baita
completamente ristrutturata ed abitata continuativamente
nella stagione estiva. Una interessante
tabella riporta le ore di soleggiamento del sito in funzione
del periodo dell’anno: è curioso osservare come nella borgata si
superino di poco le 8 ore di sole giornaliere a giugno, mentre a
dicembre si rimane al di sotto delle 3 ore!
Ritorno per la stessa
via in h 1,45.