Dalla stazione di arrivo
delle telecabine (paline)
si segue la stradetta
lastricata che raggiunge in breve il Bar
Ristorante del Crest e che, divenuta carrareccia sterrata, si
dirige a Nord, verso Resy e Saint Jacques. Bellissimo
panorama, sull’opposto versante della valle, sul massiccio del Grand
Tournalin e sul Cervino,
che svetta oltre il Colle superiore delle Cime Bianche.
Dopo un tratto in
leggera discesa che asseconda il taglio di alcune vallette erbose, la
carrareccia entra nel bosco, e subito si incontra lo
stacco di un sentierino a destra (paline):
abbandonata la carrareccia, si segue questo sentiero che in salita va ad
intercettare una nuova sterrata, che si stacca dalla carrareccia
precedente poco oltre il nostro bivio. Seguendo questa sterrata verso
destra (segnavia 10A),
con ripida salita nel bosco si guadagna quota piuttosto velocemente, con
belle vedute sul
Vallone di Cuneaz e sul Grand Tournalin. La
sterrata (in realtà una pista da sci) taglia
in diagonale ascendente il ripido pendio quindi, superata una
zona di pascolo, risale più direttamente una
valletta erbosa con radi larici fino al dosso erboso sede dei
casolari dell’Alpe
Saler Inferiore (2115 m), in parte ristrutturati ed
utilizzati. Nella conca antistante l’alpeggio giace una
modesta pozza. Con un ampio tornante si aggira il dosso
erboso su cui sorge l’alpeggio e, dalla successiva sella, ci si
affaccia sulla conca pascoliva in cui giace il piccolo e grazioso Lago
Saler Inferiore (detto localmente Lago delle Rane,
2132 m, h 0,30 dal Crest),
circondato da larici.
Proseguendo lungo la
carrareccia, o in alternativa tagliando
direttamente per l’ampia pista da sci, si risale il pendio
erboso a Nord del lago (bella
vista sullo specchio d’acqua): la carrareccia compie un
paio di ampissime svolte, mentre la pista sale direttamente per erba e
dossi erbosi, con begli scorci panoramici sul fondovalle e sul massiccio
del Monte Rosa. In un modo o nell’altro, si giunge all’ultima
valletta erbosa che conduce, con salita rettilinea, alla
sella prativa dell’Alpe Saler Superiore, dove giace il piccolo
e pittoresco Lago
Saler Superiore (2265 m, h
0,30 dal Lago delle Rane).
Abbandonata
temporaneamente la carrareccia, si prende a sinistra un sentierino che
si inerpica sul ripido ma breve fianco del Mont de Saler e, con
qualche stretto tornante, raggiunge il ripiano poco sotto la
vetta che ospita il Rifugio Baita Belvedere
(2350 m, h 0,10 dal lago).
L’ambiente, di per sé bello
e panoramico, evidenzia la massiccia
antropizzazione di questi luoghi, lasciando un poco di amaro
in bocca …
Con pochi passi si può
toccare la sommità del Mont de Saler (2365 m, deturpata
purtroppo dall’arrivo di una seggiovia invernale), da dove si gode di
ottimo panorama sul fronteggiante Monte Cavallo e,
alle sue spalle, sui ghiacciai del Rosa.
Ritornati in breve sul
retro del rifugio, si segue in discesa la carrareccia di servizio che
riporta con un breve traversone ad incrociare nuovamente la
stradina proveniente dal Lago Saler Superiore, che in
questo tratto serpeggia nella pianeggiante conca erbosa rinserrata fra
il Mont de Saler e i più imponenti e dirupati contrafforti del Monte
Sarezza (2787 m). Giunti ad un marcato colletto al termine della
conca, si incontra un bivio: trascurato il sentiero che sale a destra
(segnavia 11) diretto al Passo del Rothorn, si
prosegue lungo l’ampia carrareccia che scende
ripidamente a sinistra, fra rado bosco e grandi massi, e con
un lungo traversone aggira dall’alto la conca dove giace il Lago
Contenery (2220 m, h 0,20
dal Rifugio Belvedere), di cui in breve si raggiungono le sponde.
Il
Lago Contenery ha una vita effimera, spesso prosciugato a fine
estate. La sua forma è allungata, più largo a valle che a monte,
profondo addirittura 4 metri nella parte ovest nel 1928, secondo il
glaciologo professore Umberto Monterin. Si è formato per sbarramento
sul lato nord della triplice morena del ghiacciaio predauniano di
Saleron, mentre a valle è chiuso da una soglia rocciosa e rialzata, con
cocuzzoli montonati. Verso il Colle del Rothorn si trovano inoltre laghi
paravallivi e di balconata, di erosione glaciale, ormai colmati.
(notizie tratte da www.varasc.it)
Dal lago bellissimo
panorama sul Vallone Contenery, con i suoi vasti alpeggi dominati
dal Monte
Sarezza, dal Bec
Forcù, dal Rothorn
e dal Monte
Cavallo.
Ritorno per la stessa
via in h 1,00.