CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
1:25.000 - foglio 20
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO
- SU
E GIÙ PER LA RIVIERA LIGURE
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SCHEDA
N. 9 |
INTRODUZIONE
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La
zona del Finalese, oltre che per le peculiarità ambientali
veramente uniche, è molto interessante per le vestigia storiche che sono
disseminate per gli altipiani carsici del comprensorio. Tra queste,
sicuramente uno dei siti più interessanti è quello di San Lorenzino,
presso il paese di Orco.
Si tratta di un piccolo colle roccioso
emergente sulla linea della larga insellatura che costituisce la testata
della Val Cornèi. Sul colle si trovano quattro siti principali,
segnalati da apposite tabelle esplicative: l'Oratorio, le Unità
Abitative, la Chiesa di San Lorenzino e la Torre.
Di queste strutture, risalenti all'epoca dall'XI° al XV° Secolo, l'unica
ancora ben conservata è la chiesa, posta su un terrazzo roccioso sul lato
Sud del colle, dominante tutto lo svolgimento della Val Cornèi. |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da
Finale Ligure (uscita dell'autostrada A10
Genova-Ventimiglia) si scende a Finalborgo
da dove si prende la strada per Feglino lungo la Valle
dell'Aquila. Dopo aver percorso la base delle impressionanti
pareti del Bric Pianarella e del Bric Spaventàggi, si prende una stradina che sale a destra
(indicazioni per Monte
Cucco ed Orco). Si prosegue lungo la strada, fra terrazzi ed
uliveti, alla base della bastionata di Monte Cucco: poco prima del
paese di Orco si parcheggia presso un nuovo edificio ristrutturato,
adibito a "centro visitatori" ma tuttora inutilizzato, posto sulla larga sella alla testata della
Val Cornèi.
Qui si può giungere anche da Finalpìa attraverso Calvìsio
e la Valle Sciusa: si supera il bivio a destra per Verzi
e si giunge il località Cornèi, allo sbocco dell'omonima valle
(pizzeria). Proseguendo ancora sul fondovalle, in direzione di Vezzi Pòrtio, si giunge ad un bivio a sinistra
(indicazione per Orco):
superato il torrente su un ponte, si sale per una stretta rotabile nel
bosco alle pendici della Bastionata di Boràgni. Oltre il piccolo paesino omonimo,
si continua a salire fino al paese di Orco, da dove una breve
discesa conduce all'edificio ristrutturato dove si parcheggia. |
ITINERARIO
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Si
segue la carrareccia dal fondo cementato che si dirige verso le pittoresche case
della frazione Castello ma, prima di raggiungerla (attenzione, proprietà
privata e cani feroci!), subito dopo un cartello bianco indicante "FEGLINO"
nella nostra direzione di provenienza, si prende un sentierino a sinistra che si
mantiene sul crinale, parallelo alla strada asfaltata. Il sentiero passa
alla base di imponenti muraglioni in parte franati e, fra rigogliosa
vegetazione e qualche brutto esempio di discarica abusiva (si incontra una
grossa cisterna in vetroresina abbandonata, ma a ben cercare si trova
anche la carcassa di un motocarro anni '70!) si arriva ad un bivio.
Si
abbandona qui il sentiero che prosegue dritto (diretto alla vicinissima
frazione Villa) per seguire quello che compie una decisa svolta a destra,
indicato dai segnavia ■
e ●●▬, che inizia a risalire con
qualche breve tornante il fianco del colle di San Lorenzino. Costeggiate
alcune placchette rocciose, il sentiero giunge su una prima spalla, dove
si trova il primo sito: l'Oratorio. Si tratta di una antichissima
costruzione di cui ancora oggi si ignora il reale utilizzo, anche se
sembra ormai accertata la sua destinazione a luogo di culto. Oggi rimane
integro solo il vano absidale, con volta a crociera, dove sono i resti di
un piccolo altare e di una panca in pietra alla base del perimetro
interno. Il resto è oggi crollato, ma da quel che rimane dei muri
perimetrali ci si può fare un'idea dell'originaria estensione
dell'edificio. Dopo l'abbandono ed il parziale crollo delle strutture
(probabilmente già verso il XV° o XVI° Secolo), l'edificio fu destinato
al ricovero degli armenti fino ad epoca recente.
Proseguendo lungo il
sentiero, dopo una decisa svolta si giunge presso il secondo sito
archeologico, quello delle Unità
Abitative. Si tratta delle uniche testimonianze in muratura di
antiche abitazioni in questo luogo, probabilmente a causa del fatto che la
maggior parte erano costruite in legno. A valle del sentiero si può
osservare una casa a due vani dai muri perimetrali ancora in discreto
stato, vani separati da un tramezzo in cui si apre una porta ad architrave
monolitico in pietra del Finale. I muri maestri sono di epoche differenti:
il più a valle è il più antico, mentre quello a ridosso del sentiero è
il più recente.
Proseguendo ancora lungo il comodo sentiero, si giunge in
pochi passi ad un ampio prato con due cipressi, antistante la facciata
della Chiesa
di San Lorenzino: si tratta di un bell'edificio romanico,
citato per la prima volta in un documento del 1195, che ha subito nel
corso dei secoli parecchi rimaneggiamenti. Il portale di facciata e quello
laterale sono originali del XII° Secolo, mentre la sopraelevazione della
facciata risale al XIV° Secolo. Da notare la croce cava nella parte alta
della facciata, ricavata da un unico blocco di pietra del Finale! L'interno
è ad una sola navata con abside semicircolare. Il campanile, anch'esso
databile al XIV° Secolo, presenta un caratteristico decoro a laterizi e
bifore che ricordano un po' il campanile di Sant'Orso ad Aosta.
L'ultimo restauro risale al 1991.
Il sentiero prosegue a sinistra della
chiesa, e risale l'ultimo breve pendio, con rovine di muri in pietra, che
porta in cima all'altura. Qui si trova il massiccio basamento di pietre
della Torre:
si tratta della torre dell'antico Castello di Orco, citato per la prima
volta nel diploma di investitura di Enrico I° del Carretto come signore di
queste zone (1162). La torre, a pianta quadrata, era probabilmente di
notevole altezza, a giudicare dallo spessore delle mura e dai rinforzi
angolari. Nei pressi, chiusa da una grata, si trova anche l'apertura di
una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Bellissimo panorama su
tutta la Val Cornèi, sull'abitato di Orco e sul massiccio
di Monte Cucco.
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TEMPO
TOTALE
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h
0,30 circa
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DISLIVELLO
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meno
di 100 m
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DIFFICOLTA’
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E
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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13
febbraio
2010
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PERIODO
CONSIGLIATO
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dall'autunno
alla primavera
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COMMENTI
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Giro
più culturale che escursionistico, alla scoperta di un sito archeologico
poco noto ma molto interessante e panoramico. Molti dei reperti venuti
alla luce durante gli scavi sono ora conservati al Museo Archeologico di
Finale Ligure. Durante tutto il percorso tabelle segnaletiche forniscono
esaurienti spiegazioni sui vari siti che si incontrano di volta in volta.
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