CARTINA CONSIGLIATA
|
F.I.E.
scala 1:25.000 – Foglio SV-1
|
CATEGORIA/ZONA:
|
ESCURSIONISMO
SU NEVE - APPENNINO
LIGURE
|
SCHEDA
N. 1
★ |
PUNTO
DI PARTENZA
|
Da
Varazze (uscita dell'autostrada A10
Genova - Ventimiglia) si scende al centro abitato e si segue la strada
che risale la Valle Teiro: superata la frazione Pero, si
lascia la strada principale, diretta a Stella San Martino, per
svoltare decisamente a destra e salire ad Alpicella (403 m, 8,5 km
da Varazze).
Da qui
si prosegue lungo la strada, via via più stretta e ripida ma sempre
asfaltata, che con lungo percorso e molti tornanti raggiunge i grandi
ripetitori posti sulla sommità del Monte Beigua (1286
m, 11 km da Alpicella). Qui si
trova anche un bar ristoro. In presenza di neve, condizione che rende
consigliabile la gita, conviene lasciare qui l'auto, perchè più avanti
è facile trovare pericolosi tratti ghiacciati. |
ITINERARIO
|
Si segue verso
Est la strada asfaltata che, dapprima con una breve salita e poi in
moderata discesa, si dirige verso l'ampia depressione di Pratorotondo.
Con la neve è consigliabile non seguire la strada, ma procedere sul suo
bordo destro, in uno splendido bosco di conifere in vista del mare. Con
percorso sempre
in discesa, per niente faticoso, si procede in un ambiente
molto caratteristico per via del forte contrasto della neve con il
mare, vicinissimo: già solo queste insolite vedute giustificano la gita!
Più in basso si attraversa la strada e si prende la traccia di una
carrareccia a monte, che in breve conduce alla radura di Pratorotondo
(1110 m, h 0,40 dal Monte Bèigua):
sul margine della stessa, presso il deciso tornante con cui la strada
asfaltata inizia la sua ripida discesa verso il villaggio di Piampaludo,
sorge un
caratteristico rifugio-albergo, il Rifugio
Pratorotondo, solitamente aperto anche in inverno.
Da qui si abbandonano i segnavia AV
("Alta
Via dei Monti Liguri") che proseguono lungo lo spartiacque principale
verso il lontano Passo del Faiallo, per svoltare decisamente a
destra (lato marittimo), lungo una carrareccia che taglia in piano presso
alcune baite e poi attraversa uno splendido ripiano ai margini del
bosco. Sullo sfondo emerge
il cupolone del Monte Sciguelo, incorniciato dal Mar Ligure.
Procedendo per ampie distese innevate, senza percorso obbligato (ma sotto
la neve c'è la carrareccia) si supera un dosso e si scende lungo un
pendio che diventa crinale fra i valloni di Prìalunga e di Acquabona,
che isolano l'isolata calotta sommitale dello Sciguelo. Raggiunta la
base del pendio terminale, si abbandona la carrareccia (che scende con
molti tornanti fino alle case di Le Faie) e si sale per una traccia
tra erbe e roccette
affioranti (spesso questo tratto, essendo esposto al marino, è povero
di neve anche in condizioni eccezionali). Raggiunta la cresta poco a Ovest
della cima principale, si segue verso sinistra la
breve cresta fino alle rocce sommitali del Monte Sciguelo (1103 m, h
0,30 da Pratorotondo, croce di ferro e lapide
commemorativa della "Corale Alpina Savonese"). Panorama molto
suggestivo sulla costa
ligure, da Genova a Savona e oltre. Belle vedute anche
sulla vicina dorsale Monte Rama - Bric Camulà, rocciosa e
ricca di itinerari alpinistici.
Ritorno per la stessa via in h
1,30. |
TEMPO
TOTALE
|
h 2,40 - 3,00
|
DISLIVELLO
|
250
m
circa (tra andata e ritorno)
|
DIFFICOLTA’
|
E
|
ULTIMO
SOPRALLUOGO
|
1°
gennaio
2009
|
PERIODO
CONSIGLIATO
|
quando
c'è neve!
|
COMMENTI
|
Bellissima gita, breve e non faticosa, alla
scoperta di luoghi e paesaggi impensabili, a pochi passi dalla costa e dal
mare. Da effettuarsi assolutamente in presenza di neve, condizione questa
che rende il paesaggio magico ed indimenticabile: in assenza di neve
diventa monotona e poco interessante. È possibile accorciare il percorso
partendo direttamente da Pratorotondo, ma è un peccato evitare il bel
bosco di abeti, molto solitario e pittoresco. In condizioni ideali, una
gita veramente meritevole!
|
|