Cresta delle Tardìe

Home Appennino Ligure Alpi Liguri Alpi Marittime Alpi Cozie Valle d'Aosta Dolomiti Altre zone Su e giù per la Riviera Ligure Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

F.I.E. scala 1:25.000 – Foglio SV-1

CATEGORIA/ZONA:

ESCURSIONISMO - APPENNINO LIGURE

SCHEDA N. 7

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL PORTO DI ARENZANO DAL PASSO DELLA GAVETTA 

LUNGO LA PANORAMICA CRESTA DELLE TARDIE ...

DALLA TARDIA DI LEVANTE VERSO LA CRESTA DELLE TARDIE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Arenzano (uscita dell'autostrada A10 Genova - Ventimiglia) si segue la statale verso destra (ponente) per Cogoleto, ma si imbocca quasi subito una stradina, sempre a destra, che conduce alla frazione Terralba (79 m). Di qui, proseguendo per una strada stretta ma sempre asfaltata, si sale fra case e boschetti fino ad una sella panoramica, in località Curlo (292 m, 3,5 km da Arenzàno, parcheggio, area picnic).

 

ITINERARIO:

Presso una grande cisterna per l'acqua si imbocca un sentiero (segnavia ●●) che sale fra arbusti e roccette fino a ritrovare la strada, abbandonata in precedenza, ora sterrata. Si prosegue lungo la strada, si supera una sbarra e si raggiunge un bivio: trascurato il ramo di sinistra, che scende in breve alle Case Forestali, si prosegue per alcune centinaia di metri sulla carrareccia di destra, poi la si abbandona per prendere a destra un sentiero che quasi subito si biforca. Lasciando a sinistra il segnavia ●●, si devia decisamente a destra (segnavia A) e, con una serie di tornanti ben tracciati fra alti pini, si esce sul filo di un panoramico costone, con bella vista sulla costa. Seguendo il sentiero, si tagliano a mezza costa le pendici meridionali del Bric Gavetta, con vedute sempre più ampie sulla costa fra Arenzano e Vesima. Con percorso pressochè pianeggiante, il sentiero aggira un tratto di speroni rocciosi e conduce al pittoresco Ricovero Scarpeggìn (h 0,35), a ridosso di una paretina rocciosa su cui sono state tracciate alcune vie di palestra. 

Proseguendo oltre, il tracciato asseconda la testata di un ampio vallone, poi si lascia a destra la prosecuzione del sentiero A per risalire una costa erbosa a sinistra (ometti), in direzione dell'avvistabile insellatura del Passo della Gavetta. Risalendo gli ampi pendii, raramente innevati vista l'esposizione a Sud, si supera il dislivello rimanente e si raggiunge l'ampio Passo della Gavetta (717 m, h 1,00 da Curlo), aperto fra il Bric Gavetta (781 m, a sinistra) e la Rocca dell'Èrxo (898 m, a destra). Appare alla vista il versante meridionale della lunga costiera Argentea - Reixa

Dal passo si abbandona il sentiero segnalato per seguire, verso destra, una traccia che serpeggia fra alcuni muri a secco e poi prende a risalire con estrema decisione il pendio occidentale della Rocca dell’Èrxo. Con numerose serpentine fra erba, massi ed alcuni alberelli la traccia guadagna velocemente quota: aggirato verso sinistra uno speroncino roccioso, il sentierino conduce al piccolo ripiano sassoso dove sorge, in splendida posizione panoramica, il minuscolo Ricovero "Ai Belli Venti" (880 m, h 0,20 dal Passo della Gavetta). Poco oltre, abbandonando il sentierino che si mantiene poco sotto il crinale, si può raggiungere in pochi passi la sommità della Rocca dell’Èrxo (898 m), costituita da alcuni grossi blocchi. Sempre seguendo la ben marcata traccia, si segue fedelmente la cresta erbosa, estremamente panoramica, che consente di raggiungere in breve la sommità della Tardia di Ponente (928 m, h 0,15 dai "Belli Venti"), la quota più elevata dell’intero crestone, sulla quale sorge una croce. Splendido panorama sulla costa ligure e, alle spalle, sul massiccio principale del Beigua, con i Monti Reixa ed Argentea. 

Si scende ora lungo un ampio e comodo pendio erboso che, con andamento sinuoso, si abbassa fino alla larga insellatura del Passo delle Tardie (870 m, h 0,15 dalla Tardia di Ponente). Qui si incontra la larga mulattiera proveniente da Crèvari e diretta al Passo della Gava. Volendo, si può proseguire lungo il crinale, qui ampio e cosparso di grossi massi, fino alle ultime roccette che conducono sulla sommità della Tardia di Levante (878 m, h 0,10 dal passo), da cui si amplia il panorama verso Voltri e l’immediato entroterra genovese. 

Tornati al Passo delle Tardie, si scende verso nord con un lungo traversone e, velocemente, si cala fino all’ampio Passo della Gava (752 m, h 0,20 dal Passo delle Tardie). Da qui due possibilità:

a) si può ritornare a Curlo seguendo l’ampia carrareccia sterrata che si mantiene alta sul profondo fondovalle (h 1,00 dal Passo della Gava);

b) altrimenti è possibile risalire al Passo della Gavetta per il comodo e poco ripido sentiero che si stacca a sinistra poco sotto il passo, e di qui ritornare a Curlo per il sentiero seguito all’andata (h 1,00 dal Passo della Gava anche in questo secondo caso).

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 circa

DISLIVELLO

650 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

22 maggio 2010

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno, esclusa l'estate

COMMENTI

Giro poco faticoso e molto panoramico, quasi sempre ben segnalato. Fantastico panorama sulla costa ligure e, nelle giornate limpide, fino ai rilievi corsi. Grazie all’esposizione favorevole, per gran parte risulta sgombro dalla neve pressoché tutto l’anno.