Dalla malga (tabelle) si devia a destra per una
carrareccia inerbita che si snoda per verdissimi prati fino a che, nei
pressi di un recinto per il bestiame, ulteriori tabelle invitano a deviare
a sinistra. Per prati prima e poi nel rado bosco, si tagliano le
verdeggianti pendici della Cima delle Vacche fino a guadagnarne la
linea di cresta; la si segue per un poco (belle vedute sul Lago
di Santa Croce e sul Cimon
di Palatina) per poi cambiare versante.
Si traversa
ora lungamente in costa con pendenza quasi nulla, si passano
alcune lingue di ghiaie e, dopo un caratteristico passaggio sotto ad un
roccione a tetto, si giunge al Rifugio Semenza (2020 m, h
2,00) posto appena sotto la bella Forcella
Laste.
Dalla forcella (tabelle), si piega a destra e, guidati
da ottimi segnavia bianco-rossi attraverso verdissimi prati e rocce
montonate, si giunge in breve sulla erbosa sommità
del Monte Laste o Cimòn d’Alpago (2247 m, h
0,30 dal rifugio).
Dalla cima il percorso
fino alla vicina vetta del Cimòn del Cavallo è bene in vista; si
percorre la crestina di erbe e roccette che collega le due cime e in breve
tempo si è alla forcelletta posta subito sotto la vetta. Qui una fune
metallica e alcune staffe consentono di superare un salto di
roccia (scivoloso ma non difficile) oltre il quale, su terreno più
sicuro, si percorre l’ultimo tratto di cresta fino alla vetta del Cimòn
del Cavallo (2251 m, h 0,30
dal Monte Laste).
Da qui occorre ritornare alla forcella e quindi calare per traccetta
segnata, tagliando i pendii del soprastante Monte Laste, di nuovo
fino al Rifugio Semenza (h 0,30 dal
Cimòn del Cavallo).
Imboccato nuovamente il sentiero seguito all’andata , lo si lascia nei
pressi di un bivio; la traccia scende a sinistra diretta verso una ben
visibile radura, con al centro un grosso masso, posta sul fondo del vallone
compreso tra Cima delle Vacche e Cimòn di Palatina. Si perde
quota dapprima per fastidiose ghiaie e poi tra rigogliose
"siepi" di lamponi fino a giungere sul fondo del valloncello.
Qui, oltre la teleferica del rifugio, si scende ancora entrando nel bosco
fino a giungere alla piccola spianata su cui sorge la Baita degli
Alpini (1500 m circa, ricovero di emergenza).
Dalla baita il
sentiero si collega ad una bella mulattiera che, attraverso una magnifica
faggeta, porta nuovamente sui verdissimi prati nei pressi della Malga
Pian delle Lastre e di qui all’auto (h 1,30
dal rifugio).