Cima dell'Agnèl 2927 m - Canale Nord-Ovest

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CARTINA CONSIGLIATA

A.S.F. scala 1:25.000 – Foglio 05

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO SU NEVE/GHIACCIO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 7

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO (IN VESTE ESTIVA, DALLA CIMA DEL LAGO DI NASTA)

ALBA SULLA SERRA DELL'ARGENTÈRA

LA SELVAGGIA TESTATA DELLA CONCA DEL BRÒCAN DAL CANALE NORD-OVEST DELL'AGNÈL

LA CRESTA SOMMITALE DELLA CIMA DELL'AGNÈL

IN DISCESA ATTRAVERSO LA SELVAGGIA SERRA DEI PIASTRONI

 

STORIA ALPINISTICA

La Cima dell'Agnèl (2927 m) è situata sullo spartiacque principale, tra la Bassa Margot (o Colletto dell'Asino, 2645 m) a Nord-Est, la Cima di Malariva a Sud e la Bassa dell'Agnèl (2784 m) a Ovest. Domina verso Nord la Conca del Bròcan (alto Vallone della Rovina), ad Est la solitaria Valletta dell'Asino, tributaria del Vallone di Fenestrelle (Gesso della Barra) mentre a Sud si affaccia sull'ampia Vallée de Haute Borèon. Costituisce un importante punto nodale, in quanto dirama verso Nord-Est l'imponente contrafforte Fenestrelle-Ciamberline. 

Pur di aspetto piuttosto modesto (solo il versante Nord-Ovest si presenta oltremodo selvaggio ed imponente, mentre i restanti lati appaiono per lo più come uniformi pendii detritici), questa cima consente una delle traversate più interessanti e panoramiche della zona. Infatti la sua posizione centrale fa si che da questo balcone si possa godere di un panorama circolare veramente sconfinato su tutte le principali cime delle Alpi Marittime. 

Il Canale Nord-Ovest, regolare e rettilineo, sale da quel che rimane del Ghiacciaio dell'Agnèl fino a pochi passi dalla cima, costituendo così un itinerario molto logico, lineare ed elegante. Molto varia e panoramica anche la discesa lungo la via normale, attraverso un selvaggio vallone sospeso sulla conca del Lago Bròcan. 

La prima ascensione della cima, per itinerario sconosciuto, è di L. Maubert e J. B. Plent il 2 luglio 1891. 

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Genova (2015 m), raggiungibile dal Lago della Rovina (Valle Gesso) in h 1,30

Per i particolari dell'accesso vedi anche itinerario Al Circo di Bròcan.

 

AVVICINAMENTO

Dal rifugio si prende il sentiero che aggira sulla sponda occidentale il Lago Bròcan, e poi inizia a salire in direzione del Colle della Rovina. Se c'è neve, come è auspicabile per effettuare questo itinerario, si può trascurare il sentiero e dirigersi, una volta aggirato il lago, in direzione di un evidente ripido canalino che incide la bastionata a destra dei contrafforti della Cima della Valletta dell'Asino. Con orientamento evidente, si risalgono i pendii nevosi e si va ad imboccare il canalino, che sbuca in breve presso una piccola conca nevosa, in ambiente selvaggio e dirupato. Si rimonta la conca, per poi dirigersi verso destra, ad una specie di colletto. Oltre il colletto ci si affaccia ad un grandioso e spettacolare vallone, insospettabile dal basso, che ospita gli ultimi residui del Ghiacciaio dell'Agnèl: in alto appare la rocciosa Bassa dell'Agnèl

Senza perdere troppa quota, si scende nel vallone e lo si risale verso sinistra, in costante salita, fino all'inizio dell'evidente lungo canale rettilineo che incide il versante roccioso della Cima dell'Agnèl e della Cima della Valletta dell'Asino (h 1,45 dal rifugio, attacco).  

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si attacca il canale, che presenta una pendenza massima di 45° nell'ultimo tratto, e lo si risale abbastanza agevolmente vista l'assenza di tratti rocciosi e la ripidezza non eccessiva (difficoltà PD). Normalmente al centro si forma una profonda rigola, dovuta sia all'acqua di fusione che a qualche detrito, per cui è consigliabile rimanere sul lato destro (sinistra orografica). 

Un ultimo tratto un po' più ripido conduce su di un'ampia sella nevosa, che si apre fra il punto nodale (a sinistra) e la cima vera e propria, che rimane spostata leggermente a destra. Di qui già il panorama è estesissimo

Seguendo l'ampia dorsale verso destra, si giunge in poco tempo ai piedi del castelletto finale, costituito da detriti e massi accatastati. Una brevissima salita consente di toccare la piccola vetta della Cima dell'Agnèl (2927 m, h 0,45 - 1,00 dall'attacco), dalla quale si apre la vista sul versante francese, ammantato di splendidi boschi di larice. Grandioso panorama su Gelàs, Argentèra, Cougourde e su tutte le catene delle Marittime.

 

Discesa: si ritorna alla sella dove sfocia il canale, e si scende sull'opposto versante, dove un ampio pendio diventa gradualmente ripido canalone nevoso (inclinazione circa 30-35°), compreso fra le creste della Cima dell'Agnèl e della Cima della Valletta dell'Asino (a sinistra). 

Si discende con attenzione il ripido pendio-canale, appoggiando preferibilmente verso destra; in assenza di neve, conviene evitare il canale detritico e seguire il filo della cresta di destra, facile e gradinata (ometti). Si scende comunque abbastanza agevolmente fino all'ampia insellatura della Bassa Margot (o Colletto dell'Asino, 2645 m), che si affaccia sulla solitaria Valletta dell'Asino e sul Vallone di Fenestrelle (ottima vista sul Gelàs). 

Senza valicare l'insellatura, si piega a sinistra e si discendono i poco inclinati pendii nevosi (o detritici) del Vallone del Roc di Fenestrelle, che domina la scena sulla destra. Per successive arrotondate balze (Serra dei Piastroni) ci si cala nel vallone, tendendo gradualmente verso destra, fino al ciglio della grande bastionata rocciosa che precipita sul sottostante Lago Bròcan

Qui, all'estremità destra della bastionata, si rinvengono alcuni ometti e i segni gialli della via normale, che invitano a calare lungo una evidente cengia diagonale da destra a sinistra. Per erba e lingue nevose si scende lungo l'ampia e comoda cengia, senza perdere di vista la segnaletica, fino ad un poggio oltre il quale si guada un piccolo rio. Si scende quindi per un ripido pendio (sovente nevoso) in direzione dell'ormai vicino lago. Appena possibile si taglia a destra, rimanendo alti sulla sponda del lago, per risalire ad un evidente vicino colletto, oltre il quale si cala definitivamente sulla riva del lago, a poca distanza dal Rifugio Genova (h 1,30 dalla cima).

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 - 4,30 (esclusi avvicinamento e discesa dal rifugio)

DISLIVELLO

900 m circa, di cui circa 300 m di canale

DIFFICOLTA’

PD/PD+ (a seconda delle condizioni)

MATERIALE UTILE

casco, ramponi e piccozza

ULTIMO SOPRALLUOGO

14 giugno 2009

PERIODO CONSIGLIATO

maggio - giugno

COMMENTI

Bellissimo itinerario da effettuarsi in tarda primavera, con neve abbondante e ben trasformata. Panoramicamente grandioso, consente di effettuare un anello tra i più remunerativi della zona. Pregevole anche la discesa lungo la normale, che consente di visitare luoghi veramente solitari e spettacolari. Consigliatissimo!