Traversata della Rovina

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CARTINA CONSIGLIATA

A.S.F. scala 1:25.000 – Foglio 04/05

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 2

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Genova (2015 m), raggiungibile dal Lago della Rovina (Valle Gesso) in h 1,30

Per i particolari dell’accesso, vedi itinerario Al Circo del Bròcan.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si prende la mulattiera che contorna il Lago Bròcan lungo la sua sponda nord-occidentale e che risale poi i ripidi pendii prativi alle sue spalle; con numerosi ripidi tornanti, si giunge su di un pianoro erboso dominante il bacino lacustre, ricco di acque scorrenti (h 0,20 dal rifugio). 

Di qui il sentiero risale un costoncino erboso con numerosi erti zigzag, per affacciarsi su di un altro ripiano, dove giace un pittoresco laghetto alimentato dalla fusione dei quasi perenni nevai sovrastanti. Superato il ruscello, si risale un nuovo costone erboso con numerosi tornanti, fino a superare un promontorio roccioso (circa 2400 m, h 1,00 rifugio) e a risalire poi le immense colate detritiche discendenti dal Caire dell'Agnèl (2935 m). La mulattiera raggiunge infine un terrazzo roccioso, dove sorgono i pochi resti di un’antica imposta di caccia, e dove si esaurisce in mezzo ai massi (2500 m, h 1,20 rifugio). Si prosegue per evidenti tracce, che traversano gradatamente a destra e che conducono ad un ripido scivolo, nevoso o detritico a seconda della stagione, da attraversare orizzontalmente (attenzione!), e poi da risalire sul suo margine opposto, fino ad un'ultimo traverso verso destra per instabili roccette che conduce allo stretto e roccioso intaglio del Colle della Rovina (2724 m, h 0,45 da dove finisce la mulattiera, bella vista sui sottostanti laghi Chiotàs e Bròcan), confine di stato, aperto fra il Caire dell’Agnèl e la Cima della Valletta Scura. Bellissima veduta sulla testata del selvaggio Circo del Bròcan, con il Baus e l’omonimo altipiano, dominato dalla cresta sommitale dell’Argentera, in bella evidenza. 

Dal colle alcuni ripidi tornanti portano nella Vallette Escure, una angusta valletta ricolma di giganteschi massi instabili e dominata dall’imponente Grand Gendàrme du Cayre de l’Agnèl; in questo tratto il cammino è indicato solo dagli ometti di pietre. Con un po' di attenzione ci si porta sulla soglia glaciale della valletta, nel punto in cui confluisce anche il canalone di sfasciumi facente capo al sovrastante Colletto della Valletta Scura, aperto fra l’omonima cima e la Testa della Rovina. Da qui gli ometti conducono, in ripida discesa lungo una bastionata, su di un altro ripiano più vasto, dove si procede senza percorso obbligato. Giunti ad un praticello, dove il rio forma anche una piccola pozza, il sentiero, qui nuovamente riconoscibile, scende decisamente nell'ampio Vallon de Haut Borèon, con bella vista sull'impressionante parete Ovest del Caire de Cougourde (2892 m), fino al piccolo Lac de Sagnes (2198 m, h 1,30 colle), circondato da radi larici fra prati acquitrinosi. 

Un'ultima discesa lungo una breve bastionata erbosa punteggiata di conifere conduce al nuovo Refuge de Cougourde (2110 m, h 0,15 dal lago), in riposante e panoramica posizione di fianco al ruscello. 

Dal rifugio, adagiato in una splendida conca di prati e radi larici alla testata della Vallée de Haut Boréon, si gode di spettacolare veduta dell’ardita struttura rocciosa del Cayre de Cougourde, una delle cime alpinisticamente più notevoli del settore.

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa (esclusi avvicinamento e discesa dai rifugi)

DISLIVELLO

800 m circa (esclusi avvicinamento e discesa dai rifugi)

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

25 luglio 1998

PERIODO CONSIGLIATO

luglio – settembre

COMMENTI

Itinerario altamente spettacolare, lungo uno dei più selvaggi valichi escursionistici delle Marittime. Attenzione al terreno, molto precario e franoso specie sul versante italiano, caratteristica questa che sconsiglia l’itinerario in caso di pioggia o meteo incerto. Inoltre, per lungo tratto non ci si trova su un sentiero evidente, ma su tracce segnalate da ometti non sempre evidenti (attenzione in caso di nebbia). Possibili residui nevosi fino a fine luglio sul lato nord del colle.