CARTINA CONSIGLIATA
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A.S.F.
scala 1:25.000 – Foglio 05
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
- ALPI
MARITTIME
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SCHEDA
N. 22 |
STORIA
ALPINISTICA
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La
Cima del Lago di Nasta (2974 m) è una bella
vetta rocciosa situata fra il Bastione e il Bàus, nell’alto
circo terminale del Vallone di Nasta.
Sulla guida del CAI-TCI
"Alpi Marittime – vol. II" di Montagna-Montaldo-Salesi viene
frettolosamente descritta con questa frase: "Rilievo di poca
importanza tra il Colle del Bastione ed il Colletto del Bàus".
Tutto qui? Eppure, si tratta di una cima piuttosto appariscente, un
"quasi 3000" visibile fin dal Rifugio Remondìno mentre fa
capolino tra la Nasta e la Catena del CAI, e spesso confusa
con il più conosciuto Bàus …
Insomma, mi sembra che quella riga
e mezzo di descrizione sia un po’ una mancanza di rispetto per una cima
che, in ogni caso, ha una sua dignità: tanto più che la letteratura
alpinistica le ha negato persino il nome, battezzandola con quell’anonimo
"Quota 2974 m" che può voler dire tutto e niente … A
me, lo confesso, piace molto di più quel "Cima del Lago di Nasta"
citato da M. Bruno e J.C. Campana nel loro "In Cima – 90 Normali
nelle Alpi Marittime vol. II", e riportato nella didascalia di una
foto: e poco importa se ciò non è riconosciuto dalla toponomastica
ufficiale.
La sua ascensione lungo le divertenti creste (specie per quella
Sud-Ovest, più facile e sicura), per l’escursionista-alpinista con un
po’ di esperienza, risulta sicuramente interessante ed appagante, anche
per lo splendido panorama che si può godere dalla pittoresca e solitaria
sommità. |
AVVICINAMENTO
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Dal rifugio si
raggiunge il pittoresco Lago di Nasta (vedi anche itinerario Al
Lago di Nasta) in h 0,50.
Aggirato il lago sulla destra, si rimontano le immense pietraie alla
testata del Vallone di Nasta, si taglia alla base il canale diretto
al Colle del Bastione e, per vaghe tracce (ometti), si raggiunge il
Laghetto del Bàus, una piccola pozza (spesso ghiacciata)
al piede del breve pendio detritico che fa capo al Colletto del Bàus.
Si rimonta il breve pendio, che negli ultimi metri diventa largo canale, e
si esce al Colletto
del Bàus (2950 m, h 0,45
dal lago), stretto intaglio fra il Bàus e la Cima del Lago di
Nasta caratterizzato da un acuto gendarme che lo bipartisce in due
distinte sellette. Durante la salita bisogna mirare alla breccia di
destra, a ridosso della cresta Nord-Est della Cima del Lago di Nasta.
Sul versante opposto un ripido canale, spesso ghiacciato, scivola alla
testata della Conca del Bròcan. Attacco. |
DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Dal
Colletto
del Bàus si ritorna qualche metro sul versante di Nasta per
imboccare un canalino roccioso (attenzione, friabile!) che porta sul filo
della Cresta Nord-Est, oltre il verticale saltino che incombe sul
colletto. Si segue per
brevissimo tratto la cresta, poi si scende sul versante opposto
(Rovina) ad una specie di ripiano erboso sospeso sul canale che
scivola verso il Circo di Bròcan. Si risale un erto canale
di erba e roccette sulla destra (passi di II°), si supera poi un
breve caminetto e si esce nuovamente in cresta. Si segue la cresta più o
meno fedelmente (eventualmente, si può rimanere qualche metro sul
versante di Nasta, un po’ meno esposto), facendo molta attenzione
alle pietre mobili, fino agli ultimi roccioni. Aggirato un saltino per una
cengia sulla destra (un passo esposto, attenzione, II°), si sale
prima per una breve placca a sinistra e poi per roccette fino all’aerea
e pittoresca Cima del Lago di Nasta (2974 m), segnata da
una scaglia di roccia conficcata nel terreno (h
0,30 dal Colletto del Bàus). Magnifico panorama sulle
cime alla testata del Vallone di Nasta (in particolare sul
vicino Bàus) e, dalla parte opposta, sul
Bastione e sulla Conca del Bròcan fino ai ghiacciai
del Gelàs.
Dalla cima si scende lungo l’opposta
cresta Sud-Ovest, dapprima per grossi massi accatastati, poi più
decisamente per detriti: scesa
una placchetta (I°) verso sinistra (versante Rovina),
si
aggirano in traverso alcuni gendarmi quindi, disceso un ultimo facile
gradino (I°), si raggiungono i detriti del Colle del
Bastione (2900 m, h 0,10), stretto
intaglio alla base della cresta Nord-Est del Bastione. Anche da
questa insellatura scivola, sul
versante del Bròcan, un ripido canale un tempo
ghiacciato in permanenza, ed oggi detritico normalmente già a metà
stagione, di cui è sconsigliata la percorrenza a causa delle frequenti
scariche di pietre.
Dal colle si
scende nel canale Nord-Ovest, in direzione della testata del Vallone
di Nasta: inizialmente conviene appoggiare a destra, a ridosso delle
rocce della Cima del Lago di Nasta, dove si trovano roccette più
solide ed alcune tracce di passaggio, poi si
discende il corto canale direttamente nel centro, facendo
attenzione all’estrema friabilità del terreno. Raggiunta la pietraia
basale, si traversa brevemente per grossi massi fin
sulla sponda del Lago di Nasta (h
0,20 dal colle), da dove si seguono a ritroso le tracce che
riportano al rifugio (h 0,30 dal
lago). |
TEMPO
TOTALE
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h 3,00 circa (esclusi avvicinamento e
discesa dal rifugio)
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DISLIVELLO
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550
m circa (escluso l'avvicinamento al rifugio)
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DIFFICOLTA’
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PD
(passi di II° concentrati sulla cresta NE)
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MATERIALE
UTILE
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casco,
eventualmente una corda
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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19
agosto
2007
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PERIODO
CONSIGLIATO
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luglio - metà
settembre
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COMMENTI
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Bellissima traversata ad una cima
poco conosciuta ma molto panoramica e meritevole. Poco faticosa,
divertente e varia. Molto pittoresca e solitaria la vetta, con il
caratteristico ometto. Un po’ di attenzione durante la salita della
cresta NE: eventualmente, per i meno esperti, consigliata anche la sola
salita e discesa per la più facile e breve cresta SO dal Colle del
Bastione. Da non lasciarsi sfuggire!!!!
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