CARTINA CONSIGLIATA
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A.S.F.
scala 1:25.000 – Foglio 06
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
- ALPI
MARITTIME
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SCHEDA
N. 8 |
STORIA
ALPINISTICA
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La
Cima del Lausfèr (2544 m) è una modesta montagna situata sullo spartiacque
principale della catena alpina, fra il Colle (2378 m) e la Sella
del Lausfèr (2500 m), a cavallo dei valloni du Lausfèr
(tributario del Vallon de Chastillòn) e di Sant'Anna.
I suoi
fianchi sono costituiti prevalentemente da rocce rotte, erba e detriti, e
costituisce una meta prettamente escursionistica per i bei panorami sui
sottostanti laghi del Lausfèr e di Sant'Anna.
La sua anticima
E-NE, però, che si protende sul versante italiano in direzione del Lago
di Sant'Anna, presenta una interessante parete a placche di comodo
accesso, che negli ultimi anni è stata scoperta e valorizzata
principalmente da Danilo Collino. Su questa parete sono state tracciate
numerose vie di difficoltà abbastanza contenute, che consentono
un'arrampicata su placca molto piacevole e di soddisfazione. Nel 2008
quasi tutte le vie sono state richiodate con spit inox, rendendole ancora
più sicure e divertenti.
La via "Scottish Style" (D.
Collino,
estate 1998) si svolge nel settore destro della placconata, e presenta una
serie di passaggi interessanti ed aerei, senza mai raggiungere difficoltà
elevatissime. |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da
Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono
Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale
la Valle Stura.
Circa 1 km a monte dell'abitato
di Vinadio (904 m, 64 km da Mondovì) si prende la diramazione a sinistra
per il Vallone di Sant'Anna, si supera la borgata di Pratolungo
(926 m) e, con numerosa serie di tornanti, trascurando a sinistra la
carrozzabile per il Vallone di Riofreddo, si giunge al bivio di
quota 1900 m circa. Trascurato il ramo di sinistra, diretto al non lontano Colle
della Lombarda, si prosegue a destra, tagliando con ampio semicerchio
la testata del vallone e, con un ultimo strappo, si raggiungono i
fabbricati intorno al Santuario di Sant'Anna di
Vinadio (2010 m, circa 20 km
da Vinadio, ampi parcheggi). |
AVVICINAMENTO
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Si segue la
strada asfaltata che dal piazzale antistante il santuario raggiunge in
breve il grande parcheggio posto nei pressi della Roccia
dell'Apparizione: su questo roccione la leggenda vuole che la Madonna
sia apparsa alla giovane pastorella Anna Bagnis (scalinata che raggiunge la sommità
del masso, dove sorge una statua della Vergine).
Proseguendo lungo l'ampia
carrareccia ex-militare si guadagna quota con un ampio tornante poi,
tralasciata la prosecuzione della carrareccia (diretta ai colli di
Sant'Anna e del Lausfèr), si prende una mulattiera a destra (paline),
che sale ripida la china detritica, passa per una modesta pozza (bella
veduta sulla fronteggiante Punta Maladècia) e raggiunge la conca
dove giace il bel Lago di Sant'Anna (2167 m, h
0,20).
Abbandonata la mulattiera diretta al
Passo di Tesina
(vedi anche itinerario Testa
Rognosa della Guercia) si percorre la
sponda meridionale del lago, si supera un modesto promontorio roccioso
e si prosegue lungo prati e pietraie in direzione dell'evidente parete
dell'Anticima Est-Nord-Est del Lausfèr. Si scende in una valletta erbosa
poi, seguendo il piccolo rio, si
rimonta una pietraia costituita da immensi blocchi fino a portarsi su
una liscia placconata abbattuta alla base della parete. Si
traversa la placconata verso sinistra (attenzione) e si giunge in
vista del primo spit (2150 m circa, h 0,45,
attacco).
NOTA: in realtà la via inizia più in basso, con un tiro
valutato 4b che comunque non aggiunge niente alla salita.
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DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Si possono
contare 3
tiri di corda: 1
- Si attacca la placca sovrastante, piuttosto
compatta e verticale, ma che presenta comunque buone prese (5a).
Più in alto bisogna traversare
un po' verso destra (5b), per poi risalire un breve pendio che
si fa terroso negli ultimi metri, fino alla sosta, a destra, presso un
alberello;
2
- Si scala lo speroncino subito sopra la sosta (5a), con un passo
che butta un po' all'infuori, poi
si prosegue sullo spigolo, aereo ma più facile (4c) fin sotto
un piccolo strapiombo. Si attacca lo strapiombo, munito comunque di buone
maniglie (passo di 5c) e si esce su un piccolo pianerottolo dove si
sosta;
3
- Si entra in un camino, che
si scala interamente (5b), superando alcuni massi incastrati,
per uscire poi sulle placche ben ammanigliate (5a) che in breve
conducono in vetta all'Anticima Est-Nord-Est del Lausfèr.
Discesa: dalla cima si scende in breve per la cresta
detritica alla mulattiera proveniente dal Colle
del Lausfèr: seguendola verso sinistra, si passa alla base della
Cima
di Rena Grossa, poi si doppia uno sperone e, con alcuni tornanti, si
scende alla casermetta ristrutturata denominata Bivacco Tallone
(chiuso). Da qui si scende in breve al Colle di Sant'Anna (2308 m).
Proseguendo lungo la mulattiera, qui quasi una carrareccia, si scende con
una serie di tornanti fino al ben
visibile Lago del Colle di Sant'Anna (2156 m), da dove in breve
si ritorna al Santuario di Sant'Anna lungo la carrareccia già
percorsa all'andata (h 0,40 dalla
cima).
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TEMPO
TOTALE
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h
3,00 circa (di cui circa h 1,30 per la via vera e propria)
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DISLIVELLO
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300
m circa, di cui circa 100 di arrampicata (140 m di sviluppo)
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DIFFICOLTA’
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D- (5c max/5a
obb.)
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MATERIALE
UTILE
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2
mezze corde da 60 metri, casco, 10/12 rinvii, cordoni e ghiere per le
soste: via interamente attrezzata a fix
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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5
luglio
2009
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PERIODO
CONSIGLIATO
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giugno
- settembre
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COMMENTI
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Via breve e comoda, ma divertente
e meritevole per l'ambiente comunque di montagna ed i passaggi mai banali,
anche se non estremamente impegnativi. La gradazione è senz'altro un po'
eccessiva, specie se paragonata ai gradi di Finale! In una bella giornata
estiva, una goduria!
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