Testa Rognosa della Guercia 2693 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 14

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 26

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale la Valle Stura.  

Circa 1km a monte dell'abitato di Vinadio (904 m, 64 km da Mondovì) si prende la diramazione a sinistra per il Vallone di Sant'Anna, si supera la borgata di Pratolungo (926 m) e, con numerosa serie di tornanti, trascurando a sinistra la carrozzabile per il Vallone di Riofreddo, si giunge al bivio di quota 1900 circa. Trascurato il ramo di sinistra, diretto al non lontano Colle della Lombarda, si prosegue a destra, tagliando con ampio semicerchio la testata del vallone e, con un ultimo strappo, si raggiungono i fabbricati intorno al Santuario di Sant'Anna di Vinadio (2010 m, circa 20 km da Vinadio, ampi parcheggi). 

 

ITINERARIO

Si segue la strada asfaltata che dal piazzale antistante il santuario raggiunge in breve il grande parcheggio posto nei pressi della Roccia dell'Apparizione: su questo roccione la leggenda vuole che la Madonna sia apparsa ad una giovane pastorella (scalinata che raggiunge la sommità del masso, dove sorge una statua della Vergine). Proseguendo lungo l'ampia carrareccia ex-militare si guadagna quota con un ampio tornante poi, tralasciata la prosecuzione della carrareccia (diretta ai colli di Sant'Anna e del Lausfér), si prende una mulattiera a destra, che sale ripida la china detritica, passa per una modesta pozza (bella veduta sulla fronteggiante Punta Maladecia) e raggiunge la conca dove giace il bel Lago di Sant'Anna (2167 m, h 0,20). 

Seguendo la sponda del lago, se ne supera l'emissario e si riprende a salire per una ripida costa prativa, che fa guadagnare una bella valletta  erbosa. Passando nei pressi di un più piccolo specchio d'acqua (2250 m), la mulattiera riprende a salire per coste di erba e detriti (possibili scorciatoie) fino all'ultimo valloncello che sbuca sull'ampia sella del Passo di Tesina (2400 m, h 1,00). Belle vedute sulla testata del Vallone della Lombarda e sull'opposto Vallone di Rocciaslion, in cui è ben visibile la mulattiera che scende lungamente fino alla borgata Callieri, nel Vallone dei Bagni. 

Trascurata dunque questa mulattiera, si prende quella a sinistra che, nel primo tratto, traversa in piano un po' espostamente le pendici rocciose della Testa Auta del Lausfér (2587 m). Proseguendo con modesti saliscendi l'ampia mulattiera, con caratteristico percorso, taglia una serie di speroni rocciosi, su cui si svolgono alcune vie di roccia (vedi anche itinerario Testa Auta del Lausfér - Via "Don Gino"), fino alla casermetta in rovina che precede il breve ghiaione che immette al largo Colle Saboulè (2460 m, h 0,30 dal Passo di Tesina, confine di stato). 

Si tralascia a questo punto il marcato sentiero (cartelli) diretto ai Laghi del Lausfér, per seguire una traccia (indicazione per il Passo del Bue) a destra, lungo il comodo filo di cresta. Per erba e detriti si raggiunge una conca ghiaiosa con resti di opere di fortificazioni, poi si prosegue tagliando a mezza costa (sul versante Tinée) le varie elevazioni rocciose delle Rocche Saboulè (2560 m): dalle varie inflessioni di cresta si aprono interessanti vedute verso i profondi valloni che scendono verso il fondovalle. Con un tratto un po' più esposto (facile, ma attenzione!) si supera l'ultimo tratto roccioso che immette su un ondulato altopiano alla testata del Vallon du Saboulè, tra le citate Rocche Saboulè (a destra) e la Quota 2685 della Testa Rognosa della Guercia (a sinistra). Questa sorta di ampia sella detritica precipita repentinamente sull'altro versante, con alte pareti rocciose, sul selvaggio vallone della Gorgia Laghi: al centro della sella si trova un curioso laghetto, spesso asciutto a fine stagione

Attraversata l'ampia insellatura, si attaccano le poco inclinate lastronate rocciose della Quota 2685: numerosi ometti di pietre guidano lungo diverse direttrici di salita, tutte equivalenti, e consentono di raggiungere velocemente e senza grande fatica la linea di cresta (bel colpo d'occhio su Argentera e Monte Matto). Seguendola con facilità verso destra, si raggiunge l'ometto posto sulla Quota 2685 (h 1,15 dal Colle Saboulè). 

Proseguendo lungo la cresta, per erba e roccette, con divertente percorso si scende ad una sella e si risale in breve alla vetta vera e propria della Testa Rognosa della Guercia (2693 m, h 0,15 dalla Quota 2685, h 3,00 dal Santuario di Sant'Anna). Bellissimo panorama su tutto l'arco alpino occidentale. 

Discesa per la stessa via in h 2,15.  

 

TEMPO TOTALE

h 5,30 circa

DISLIVELLO

700 m circa

DIFFICOLTA’

EE, qualche passaggio leggermente esposto ma facilissimo

ULTIMO SOPRALLUOGO

10 agosto 2008

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Itinerario interessante, non lungo, panoramico e poco faticoso. Siamo in una zona di "cime minori" delle Marittime, ma l'ambiente, grazie ai numerosi laghetti ed agli ampi panorami, ripaga abbondantemente. Piuttosto frequentato, specie fino al Colle Saboulè. Al Santuario di Sant'Anna nelle belle giornate estive affollamento garantito!