Montesòrdo - Via "L'Arco dei Guaitèchi"

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CARTINA CONSIGLIATA

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CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - ALPI LIGURI (via di falesia)

SCHEDA N. 27

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

STORIA ALPINISTICA

Proprio dirimpetto alla imponente struttura rocciosa della Rocca di Perti, verso levante, una breve costa che trae origine dal complesso roccioso della Rocca Carpanèa (e più precisamente dal Bric del Frate) si allunga verso Sud racchiudendo, con l'ardito versante Nord della stessa Rocca di Perti, una solitaria e pittoresca valletta, la Valle Urta (o Valletta di Montesòrdo). 

Sul versante meridionale di questa costa si evidenziano una serie di belle pareti e placconate, ognuna con una sua denominazione, che nel complesso vengono chiamate Montesòrdo, generalizzando cioè con il settore più importante e frequentato. 

Questo è costituito da una bellissima placconata verticale incisa da alcune fessure, dove sono tracciate alcune delle vie più classiche e spettacolari del finalese. 

Tra queste, sicuramente un posto di rilievo ha "L'Arco dei Guaitèchi" (G. Calcagno, A. Grillo, giugno 1973): chiamata "Via della Marcia" ai tempi della prima apertura, ha poi mutato il nome prendendo spunto dalla fessura di salita, che ha una forma arcuata verso destra, e dai guaiti dei cani, che spesso si odono ancora oggi nel fondovalle. È una via classica molto apprezzata e ripetuta, nonostante ormai la roccia sia un po' unta. Sicuramente è impegnativa e spettacolare, una via dove chi frequenta Finale prima o poi si deve cimentare ... Con grande soddisfazione!

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Final Borgo, da dove si prende la strada per Càlice Ligure. All'altezza di Perti si svolta a destra e si segue la stretta, ripida strada che raggiunge la piccola frazione di Perti Alta. Rimanendo in quota, la stradina passa accanto alla Chiesa dei Cinque Campanili e, rasentando gialle pareti prima, ed inoltrandosi poi nella pittoresca, boscosa Valle Urta, si superano le Case Valle e si raggiunge un primo parcheggio sulla destra, dove si lascia l'auto.

N.B.: da Perti Alta in poi il transito è in realtà consentito solo ai residenti, ma gli arrampicatori sono in qualche modo tollerati. NON APPROFITTARNE!

 

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio si scende per pochi metri lungo la strada asfaltata, per prendere un sentierino sulla sinistra che scende verso il fondovalle. Risalendo dall'altra parte, con percorso un po' fastidioso per lo scomodo fondo, si raggiunge in breve una bella casa isolata (Cascina del Buio): proseguendo sul sentiero, ora più agevole, si sale nel bosco con ripidi tornanti, trascurando le varie diramazioni secondarie del sentiero. Più in alto, si arriva ad un bivio più marcato, dove si lascia a destra la traccia per la Parete Dimenticata (cartello, vedi anche itinerario "Capriccio Diagonale") e si prosegue rimontando il bosco verso sinistra. Superato un brevissimo tratto di roccette, si perviene allo spiazzo alla base delle pareti del Settore Centrale di Montesòrdo (h 0,15 dal parcheggio, attacco con scritta L'ARCO DEI ...).

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 2 tiri di corda:

1 - Si attacca la fessura in corrispondenza di una lama leggermente strapiombante. I primi 3 spit sono molto impegnativi (6a), e richiedono forza e tecnica. Raggiunto un alberello, si continua a salire in corrispondenza della grande fessura verticale: a seconda dei gusti, si può incastrarsi nella fessura o salire sulla placca di destra, con appoggi veramente ridottissimi (5c continuo). Con salita faticosa ed impegnativa, si supera l'ultimo liscio muretto (5c) e si raggiunge la catena di sosta, non molto comoda;

2 - Si risalgono le placche seguenti, un po' più facili ed appigliate ma molto esposte (5b): si raggiunge così un muretto di roccia chiara, liscio e più verticale. Ci si alza aiutandosi con la fessura a sinistra, poi si traversa brevemente (5c) verso destra fino a trovare un piccolo pianerottolo dove poggiare i piedi. Si continua a salire per breve tratto fino ad arrivare sotto un evidente tetto: si traversa a destra sotto lo strapiombo (5b, molto esposto!) fino ad incontrare gli spit della via successiva ("Placca delle Bimbe"). A questo punto si supera direttamente il tetto (5b, faticoso) e, per le ultime rocce meno impegnative, si raggiunge la catena di sosta. 

 

Discesa: con due doppie da 20 m, sfruttando la sosta intermedia di "Sipario di Pietra", si ritorna all'attacco. Da qui, nuovamente in breve al parcheggio.  

 

TEMPO TOTALE

h 2,00 circa 

DISLIVELLO

60 m circa di sviluppo 

DIFFICOLTA’

TD (6a max/5c obb.)

MATERIALE UTILE

corda da 50/70 m, casco, 15 rinvii: via completamente attrezzata a spit

ULTIMO SOPRALLUOGO

23 febbraio 2008

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno

COMMENTI

Via molto impegnativa, ben più del "5c" indicato dalle guide. Qui, molto più che altrove, si ha l'impressione di essere su una via non comune, di quelle che hanno fatto la storia dell'arrampicata finalese. Roccia bellissima, che però comincia ad essere un po' unta. Sul passaggio iniziale bisogna farsi coraggio, poi l'impegno rimane comunque elevato. Il secondo tiro è un po' più facile.