Si possono
contare 9
tiri di corda:
1 -
Si attacca un camino, che obbliga ad un paio di passaggi alquanto angusti,
e si risale poi un pendio roccioso fino ad un pianerottolo (IV°, poi
III°);
2 -
Si aggira lo spigolo e si risale uno speroncino, fino alla base di una
paretina verticale, che si supera con arrampicata elegante ma esposta (II°,
IV°);
3 -
Si attacca un camino molto
stretto, che all'inizio butta espostamente
all'infuori, e si sale poi per placconate fino alla sosta (IV°,
III°);
4 -
Superato un breve muretto, si prosegue su facili rocce abbattute alternate
a tratti erbosi fino ad una comoda cengia erbosa (II°);
5
- Si risale un ripido canalino erboso sulla sinistra fino alla forcelletta
cui fa capo (tratto in conserva);
6
- Si attaccano le rocce di destra e, superata una placca, si scavalca
nuovamente il filo e si traversa fino alla sosta successiva (III°+);
7
- Sul filo esposto, si segue un'evidente linea di frattura fino al piede
di un salto pił deciso, che si supera lungo una serie di fessure (IV°);
8
- Si continua sul filo di cresta, molto esposto ma via via pił facile,
fino ad un comodo terrazzo (III°);
9
- Risalito un ultimo muretto, si raggiunge la cresta finale che, via via
pił abbattuta, conduce in breve alla croce di vetta (II°, h
3,30 circa dall'attacco).
Discesa: dalla vetta si segue la traccia nella pietraia che
scende verso Nord fino all'ampia depressione del Colle del Colour del
Porco (2920 m), tra la Punta Udine e la Punta Venezia.
Da qui, scendendo nel ripido canalone, si incontrano ben presto le prime
corde e catene di una breve via ferrata che consente di superare
facilmente alcuni passaggi precari ed esposti su roccette. Al termine
delle roccette, la traccia taglia alla base il canalone (possibile neve) e, compiendo un
semicerchio, ritorna in breve al Colle di Losąs, dove sorge il
rifugio (h 1,00 dalla vetta).