Monte Laroussa 2905 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 14

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 73

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL RIFUGIO MIGLIORERO DALLE RIVE DEL LAGO INFERIORE DELL’ISCHIATÒR

IL PERCORSO DI SALITA VISTO DAL PASSO LAROUSSA

SALENDO AL MONTE LAROUSSA VERSO LA ROCCA DI SAN BERNOLFO

DAL MONTE LAROUSSA VERSO IL NODO DELLA GUERCIA

 

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Migliorero ( 2100 m ), raggiungibile dal parcheggio del Vallone dell’Ischiatòr (Besmorello, Valle Stura) in h 1,30.

Per i particolari sull’accesso, vedi itinerario Nel Vallone dell’Ischiator.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si scende lungo la carrareccia di accesso sulle rive del Lago Inferiore dell’Ischiator ( 2064 m ). Alla base del poggio su cui sorge il rifugio si abbandona la carrareccia per seguire a sinistra (palina) un’ampia mulattiera che si inoltra sulla lingua di terra fra i due bacini in cui risulta diviso il lago: guadato su pietre lo scolmatore fra i due specchi d’acqua, la mulattiera raggiunge un grande masso dove è segnalato un bivio (paline).

Lasciata a destra la mulattiera per il Vallone Superiore dell’Ischiator (vedi itinerari Cima del Corborànt – Cresta Nord e Becco Alto d’Ischiator) si segue quella di sinistra, che per dossi erbosi sale a superare il Rio Corborant su una passerella di legno: il sentiero effettua quindi alcuni tornanti, raggiunge il piede di una bastionata di erba, detriti e radi larici, che risale con numerose serpentine fino ad una spalla detritica ai piedi di una liscia placconata. Costeggiata la placconata, il sentiero si porta con altri tornanti sulla soglia glaciale del piccolo Vallone Superiore dell’Alpette, rinserrato fra i contrafforti dei monti Laroussa e Saletta. Raggiunto un costone detritico, presso un isolato pino cembro, si incontra sulla destra lo stacco (palina) della traccia diretta al Lago Laroussa (h 0,30 dal rifugio).

Si prosegue lungo la mulattiera principale, che con qualche saliscendi traversa alla base delle rocce sulla sinistra idrografica dell’avvallamento, poi si continua con salita più costante mantenendosi alti rispetto alle grandi pietraie che costituiscono il fondo del vallone. Un tratto nuovamente ripido consente di superare un modesto risalto, quindi si risale con alcune ripide svolte l’ultimo pendio-canale che sbuca sul Passo Laroussa ( 2471 m , h 0,30 dal bivio per il Lago Laroussa). Belle vedute sul profondo Vallone dell’Ischiator.

Dal passo si trascura la mulattiera che scende verso San Bernolfo e si volge a destra, lungo una traccia (ometti) che risale il ripido pendio detritico fino ad un grosso masso con palina. Si prosegue a destra per un’erta china erbosa fino a raggiungere una valletta ricolma di grandi massi: seguendo gli ometti, si risale la valletta tendendo a sinistra, fino ad una conca detritica (neve ad inizio stagione) alla base di una verticale bastionata rocciosa. Si prosegue a sinistra, traversando in leggera discesa prima per detriti e poi per lingue erbose, fin dove la bastionata si esaurisce contro il versante orientale della montagna: risalito un brevissimo canalino gradinato (EE) si prosegue lungo una traccia che raggiunge un colletto. Da qui, seguendo la lunga serie di ometti di pietra, si risale il ripido costone erboso verso destra fino a ritornare grosso modo in corrispondenza del Passo Laroussa. Non resta ora che risalire, con percorso monotono e faticoso, gli erti pendii di erba e pietrame (ometti) fino ad una spalla poco a sud-est della cima, da dove si apre la vista sulla testata del Vallone di San Bernolfo, con i Laghi del Lausfèr in bella evidenza. Seguendo la cresta verso destra, si supera un colletto e, per l’ultimo breve pendio di erba e sassi, si esce sulla panoramica vetta del Monte Laroussa ( 2905 m , ometto e vecchio segnale trigonometrico, h 1,30 dal Passo Laroussa).

Dalla cima si ammira un panorama circolare veramente eccezionale, comprendente tutte le principali cime delle Alpi Marittime e Cozie. Molto interessante il colpo d’occhio sulle zone di Collalunga, dell’Autarèt e della Guercia e, soprattutto, sulle alte cime circostanti (Cima del Corborant e Becco Alto d’Ischiator, fino al Monte Ténibres). Numerosi anche gli specchi d’acqua: oltre al sottostante Lago Laroussa, infatti, si possono individuare il Lago Inferiore dell’Ischiator, il Lago Inferiore del Lausfèr, il Lago di Seccia ed il Lago di San Bernolfo.

Ritorno per la stessa via in h 1,45.

 

TEMPO TOTALE

h 4,15 circa (esclusi accesso e discesa dal rifugio) 

DISLIVELLO

830 m circa (escluso l’accesso al rifugio)

DIFFICOLTA’

E (EE l’ultimo tratto dal passo alla vetta)

ULTIMO SOPRALLUOGO

27 luglio 2012

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - ottobre

COMMENTI

Ascensione piuttosto lunga (specie con partenza dal fondovalle) ad una cima importante e panoramicamente assai remunerativa. Un po’ monotono l’ultimo tratto, quando si deve risalire un uniforme pendio di erba e sassi con percorso ripido e faticoso.