Guglia e Rocca di San Bernolfo

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 14

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 24

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

LA GUGLIA DI SAN BERNOLFO DAL CHIOT DELLA ROCCIA IN VESTE AUTUNNALE

L'ARDITO DENTE DI SAN BERNOLFO DAL SENTIERO CHE RISALE IL CHIOT DELLA ROCCIA

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio De Alexandris-Foches al Làus (1910 m), raggiungibile da San Bernolfo (Valle Stura) in h 0,40.

Per i particolari dell'accesso, vedi anche itinerario Traversata dell'Autarèt.

 

ITINERARIO

Dal rifugio, in pochi minuti, la strada raggiunge l'ampia sella erbosa del Colletto del Làus (1950 m, h 0,05 dal rifugio): si apre la vista sul pittoresco Lago di San Bernolfo, chiamato anche il Làus (1913 m), oltre il quale si distendono i valloni della Guercia (a sinistra, più stretto e ripido) e di Collalunga (a destra). A separare i due valloni, la lunga e rocciosa Serriera dell'Autarèt. Sul colletto sorgono anche un rifugio privato ed alcune casermette in rovina. 

Trascurata la mulattiera principale, che scende sulle rive del lago (vedi anche itinerario Traversata dell'Autarèt), si prende una labile traccia a destra (cartelli), che ritorna sul versante del rifugio e che taglia un valloncello boscoso dall'alto. Presto la traccia ritorna mulattiera, anche se con alcuni tratti in rovina, e risale un pendio alberato con comodi tornanti: magnifiche vedute, fra i larici, sul sottostante lago. Uscita dal bosco, la mulattiera risale un'ultima scarpata erbosa con grossi massi, per affacciarsi poi sull'ampio valloncello del Chiot della Roccia, dominato dalla Guglia (2600 m, a destra) e dalla Rocca di San Bernolfo (2681 m, a sinistra). La mulattiera si allunga brevemente sul fondo del vallonetto, poi lascia a sinistra una impercettibile variante (ometti) che sale direttamente alla Rocca (sconsigliata, ripida e faticosa, EE) e prende a risalire con ampi e regolari tornanti il suo versante sinistro orografico. Si raggiunge così la cresta rocciosa che lo delimita, presso uno stretto colletto ai piedi del caratteristico monolite chiamato Dente di San Bernolfo (2448 m, h 1,30 dal lago): dall'altra parte un impraticabile canalone precipita verso il fondo del Vallone di San Bernolfo, sboccando proprio presso la ben visibile Capanna del Corborant

La mulattiera si mantiene invece sul versante del Chiòt della Roccia, tagliando alla base le verticali paretine rocciose della Guglia di San Bernolfo e, con salita costante, conduce nella piccola comba alla testata del valloncello. Risale poi un canale detritico con una serie di stretti tornantini sorretti da grossi muraglioni di pietre a secco (tratto molto rovinato, lunghi tratti in frana) ed esce sullo stretto colletto poco a Sud della cima della Guglia di San Bernolfo (2555 m, h 2,00 dal lago): di qui la vecchia mulattiera scende nell'ampio Vallone di Seccia, diretto al lago omonimo e al Passo di Collalunga

Una traccia a destra, per erba e pietre, consente di toccare in h 0,10 la grande croce recentemente posta in cima alla Guglia di San Bernolfo (2600 m, libro di vetta): magnifico panorama

Proseguendo invece per la traccia di sinistra, si tagliano sul versante del Vallone di Seccia i ripidi pendii erbosi della cresta della Rocca, poi si risale una breve scarpata e si esce su di una anticima detritica, oramai in vista della vetta. Un'ultima breve salita per erba e pietrame conduce sull'ampia sommità della Rocca di San Bernolfo (2681 m, h 2,30 dal rifugio, croce e vecchio segnale trigonometrico, libro di vetta). Fantastiche vedute su Cima del Corborànt, Monte Laroussa, media Valle Stura, Argentèra, Autarèt, fino alla Francia ed alle Alpi del Delfinato. 

Ritorno per la stessa via in h 1,30.    

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)

DISLIVELLO

750 m circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

14 settembre 2007

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Salita veramente interessante, attraverso un ambiente quanto mai integro e pittoresco. I sentieri sono sempre molto comodi ed evidenti, e mai troppo ripidi. Molto frequentata. Panorami ampi e spettacolari.