Costabella del Piz 2599 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 14

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 71

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

LA SELVAGGIA TESTATA DEL VALLONE DEL PIZ SALENDO VERSO LA COSTABELLA DEL PIZ

LA COSTABELLA DEL PIZ DAI PRESSI DEL RIFUGIO ZANOTTI

IL RIFUGIO ZANOTTI E LA COSTABELLA DEL PIZ

LA VIA NORMALE DI SALITA ALLA COSTABELLA DEL PIZ RIPRESA DALLE ROCCE MONGIÒIE

 

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale la Valle Stura. Dall'abitato di Pietraporzio ( 1230 m , 77 km da Mondovì) si scende a superare lo Stura su un ponte e si segue la stradina asfaltata per il Vallone del Piz. Incrociata la strada proveniente dal Vallone di Pontebernardo e diretta a Sambùco, si prosegue dritti: superato il rio su un ponte, si guadagna quota con due stretti e ripidi tornanti fino ad uscire sull’ampio ripiano erboso del Pian della Regina ( 1468 m , 2 km da Pietraporzio, comodo parcheggio sulla sinistra; paline e fontana).

 

ITINERARIO

Dal Pian della Regina si segue l'evidente carrareccia che prosegue pressochè rettilinea sul fianco sinistro idrografico del vallone, in un lussureggiante bosco di larici. Raggiunta la base di una imponente bastionata che sbarra il vallone, incisa da una pittoresca cascata (opere di captazione idrica), la carrareccia si inerpica verso destra con alcuni tornanti, per poi tagliare nuovamente a sinistra e raggiungere il successivo ripiano sul fondo del vallone, prativo ed attraversato dal placido rio; sullo sfondo iniziano ad apparire le rocciose cime alla testata del vallone. Con leggera ma costante salita, si guadagna in breve un secondo ripiano prativo, sede del modesto Lausarèl ( 1920 m , h 1,10), piccolo laghetto paludoso sovente ridotto ad una pozza fangosa a fine stagione. Con ampio semicerchio pianeggiante fra i vasti prati ed isolati monumentali larici secolari, la carrareccia si porta verso sinistra, nell'ampia conca terminale del Vallone Inferiore del Piz, fino alla piccola costruzione del Gias del Piz ( 2042 m , h 0,20 dal Lausarèl), alla confluenza del Vallone Superiore del Piz con la Comba di Schiantalà. Al tornante successivo, si trascura la mulattiera che, a sinistra, si dirige al visibile Rifugio Zanotti ed alla Comba di Schiantalà. Si prosegue lungo la carrareccia ex-militare e, dopo alcune decine di metri, si giunge ad un bivio (cartelli): si trascura la mulattiera che si stacca a sinistra, diretta al Lago Mongiòie ed al Monte Ténibres (vedi anche itinerario Monte Ténibres) e si prosegue lungo la comoda carrareccia, che si allunga con un traversone sulla sinistra idrografica del vallone, fino alla base del breve pendio-canale che scende dall’evidente Passo Sottano delle Scolettàs. Con alcuni lunghi e ben tracciati tornanti (mirabili muraglioni di sostegno) la carrareccia prende quota, supera una brevissima galleria in roccia e raggiunge l’ampia insellatura erbosa del Passo Sottano delle Scolettas ( 2223 m , h 0,30 dal Gias del Piz, paline), sullo spartiacque con l’attiguo Vallone di Pontebernardo. Sul valico sorge una vecchia casermetta, oggi in parte ristrutturata ed utilizzata come rifugio privato. Bellissimo panorama sulle testate dei valloni del Piz e di Pontebernardo.

Dal passo si abbandonano i segnavia bianco-rossi della Via Alpina diretti ai Prati del Vallone ed al Rifugio Talarico e si svolta a destra (est): si prosegue per labili tracce (ometti) che si mantengono a breve distanza dal crinale, sul lato del Vallone di Pontebernardo. Costeggiato lo sbocco superiore di un dirupato canalone che scivola verso il Vallone del Piz, si prosegue lungo il pascolivo crinale, aggirando a sinistra i brevi tratti rocciosi: con percorso evidente si rimonta tutta la lunga dorsale erbosa fino ad una spalla (ometto), ormai ai piedi del breve castello roccioso della vetta. Si rimonta la breve crestina di erba e detriti fino ad una evidente rampa erbosa da destra verso sinistra: questa, in breve, conduce sul lato nord, nuovamente erboso, da dove si ritorna facilmente sul filo del crinale e si raggiunge il piccolo ometto posto sulla sommità della Costabella del Piz ( 2599 m , h 1,15 dal Passo Sottano delle Scolettas). Magnifica veduta sulla testata del Vallone del Piz, con la catena Becco Alto d’Ischiator – Rocca Rossa – Monte Ténibres, sull’imponente Becco Alto del Piz (proprio di fronte) e sulle cime adiacenti il Vallone di Pontebernardo (Cime di Vens, Monte del Vallonetto, Cima Las Blancias, Monte Peiròn). Sullo stesso crinale, a breve distanza, svetta il castelletto roccioso della Cima del Rouss ( 2604 m ), il cui raggiungimento richiede ancora 15-20 minuti di marcia su terreno un po’ precario.

Ritorno per la stessa via in h 2,30.

 

TEMPO TOTALE

h 5,45 circa 

DISLIVELLO

1150 m circa

DIFFICOLTA’

E allenati (EE l’ultimo tratto di cresta verso la cima)

ULTIMO SOPRALLUOGO

31 agosto 2013

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Breve e poco impegnativa ascensione ad una cima non molto individualizzata ma assai panoramica. La Costabella del Piz è una cima poco appariscente e non molto ardita, ma la facilità dell’accesso ed il vasto panorama sulle testate dei valloni limitrofi la rendono una meta molto piacevole ed appagante. È in previsione, a breve, la segnalazione dell’intero percorso di cresta, dal Passo Sottano delle Scolettas alla Costabella del Piz (informarsi).