CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
scala 1:25.000 – Foglio 14
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO
- ALPI MARITTIME
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SCHEDA
N. 71 |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da
Mondovì (uscita della A6
Torino-Savona) si raggiungono Cuneo
e Borgo San Dalmazzo, da dove
si risale
la Valle Stura.
Dall'abitato di Pietraporzio (
1230 m
,
77 km
da Mondovì) si scende a superare lo Stura su un ponte e si segue la
stradina asfaltata per il Vallone del Piz. Incrociata la strada proveniente dal Vallone
di Pontebernardo e diretta a Sambùco,
si prosegue dritti: superato il rio su un ponte, si guadagna quota con
due stretti e ripidi tornanti fino ad uscire sull’ampio ripiano erboso
del Pian
della Regina (
1468 m
,
2 km
da Pietraporzio, comodo parcheggio sulla sinistra; paline e fontana).
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ITINERARIO
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Dal Pian della Regina si segue
l'evidente carrareccia che prosegue pressochè rettilinea sul fianco
sinistro idrografico del vallone, in un lussureggiante bosco di larici.
Raggiunta la base di una imponente bastionata che sbarra il vallone,
incisa da una pittoresca cascata (opere di captazione idrica), la
carrareccia si inerpica verso destra con alcuni tornanti, per poi
tagliare nuovamente a sinistra e raggiungere il successivo ripiano sul
fondo del vallone, prativo ed attraversato dal placido rio; sullo sfondo
iniziano ad apparire le rocciose cime alla testata del vallone. Con
leggera ma costante salita, si guadagna in breve un secondo ripiano
prativo, sede del modesto Lausarèl
(
1920 m
, h 1,10), piccolo laghetto
paludoso sovente ridotto ad una pozza fangosa a fine stagione. Con ampio
semicerchio pianeggiante fra i vasti prati ed isolati monumentali larici
secolari, la carrareccia si porta verso sinistra, nell'ampia
conca terminale del Vallone Inferiore del Piz, fino
alla piccola costruzione del Gias del Piz (
2042 m
, h 0,20 dal Lausarèl), alla
confluenza del Vallone Superiore del Piz con
la Comba
di Schiantalà. Al tornante successivo, si trascura la mulattiera che, a
sinistra, si dirige al visibile Rifugio
Zanotti ed alla Comba di Schiantalà. Si prosegue lungo
la carrareccia ex-militare e, dopo alcune decine di metri, si giunge ad
un bivio (cartelli): si trascura la mulattiera che si stacca a sinistra,
diretta al Lago Mongiòie ed al Monte Ténibres (vedi anche itinerario Monte
Ténibres) e si prosegue lungo la comoda carrareccia, che si
allunga con un traversone sulla sinistra idrografica del vallone,
fino alla base del breve pendio-canale che scende dall’evidente Passo
Sottano delle Scolettàs. Con alcuni
lunghi e ben tracciati tornanti (mirabili
muraglioni di sostegno) la carrareccia prende quota, supera
una brevissima galleria in roccia e raggiunge l’ampia insellatura
erbosa del Passo
Sottano delle Scolettas (
2223 m
, h 0,30 dal Gias del Piz, paline),
sullo spartiacque con l’attiguo Vallone di Pontebernardo. Sul valico
sorge una
vecchia casermetta, oggi in parte ristrutturata ed utilizzata
come rifugio privato. Bellissimo panorama sulle testate dei valloni del
Piz e di Pontebernardo.
Dal passo si abbandonano i segnavia
bianco-rossi della Via Alpina diretti ai Prati
del Vallone ed al Rifugio
Talarico e si svolta a destra (est): si prosegue per
labili tracce (ometti) che si mantengono a breve distanza dal crinale,
sul lato del Vallone di
Pontebernardo. Costeggiato lo
sbocco superiore di un dirupato canalone che scivola verso il
Vallone del Piz, si prosegue lungo il
pascolivo crinale, aggirando a sinistra i brevi tratti
rocciosi: con percorso evidente si
rimonta tutta la lunga dorsale erbosa fino ad una spalla
(ometto), ormai ai piedi del breve castello roccioso della vetta. Si
rimonta la breve crestina di erba e detriti fino ad una
evidente rampa erbosa da destra verso sinistra: questa, in breve,
conduce sul lato nord, nuovamente erboso, da dove si
ritorna facilmente sul filo del crinale e si raggiunge il
piccolo ometto posto sulla sommità della Costabella
del Piz (
2599 m
, h 1,15
dal Passo Sottano delle Scolettas). Magnifica veduta sulla
testata del Vallone del Piz, con la catena Becco Alto d’Ischiator
– Rocca Rossa – Monte Ténibres, sull’imponente Becco
Alto del Piz (proprio di fronte) e sulle
cime adiacenti il Vallone di Pontebernardo (Cime di Vens,
Monte del Vallonetto, Cima Las Blancias, Monte Peiròn). Sullo stesso
crinale, a breve distanza, svetta il
castelletto roccioso della Cima
del Rouss (
2604 m
), il cui raggiungimento richiede ancora 15-20 minuti di marcia su
terreno un po’ precario.
Ritorno per la stessa via in h
2,30.
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TEMPO
TOTALE
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h 5,45 circa
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DISLIVELLO
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1150 m
circa
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DIFFICOLTA’
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E allenati (EE l’ultimo tratto di cresta verso la
cima)
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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31
agosto 2013
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PERIODO
CONSIGLIATO
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giugno - ottobre
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COMMENTI
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Breve e
poco impegnativa ascensione ad una cima non molto individualizzata ma
assai panoramica.
La Costabella
del Piz è una
cima poco appariscente e non molto ardita, ma la facilità
dell’accesso ed il vasto panorama sulle testate dei valloni limitrofi
la rendono una meta molto piacevole ed appagante. È in previsione, a
breve, la segnalazione dell’intero percorso di cresta, dal Passo
Sottano delle Scolettas alla Costabella del Piz (informarsi).
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