Proseguendo
lungo la sterrata, con bella veduta sul sottostante villaggio di
Ferrere, si giunge ad un’ampia sella erbosa (Colletto di Ferrere,
2044 m, h 0,10 dal parcheggio).
Abbandonata
la carrareccia, da cui si giungerà al ritorno, si
prende a destra una traccia che traversa in piano il
valloncello erboso, in direzione di una evidente sella su cui spicca la
stazione di partenza di un impianto di risalita. Ben presto la traccia
si confonde con le tracce delle mucche, ma l’orientamento
è comunque piuttosto evidente: più avanti ci si innalza in
diagonale fra erba e pietrame, raggiungendo un costone con ometti.
Proseguendo nella valletta erbosa superiore, senza
percorso obbligato, si lascia a sinistra uno skilift e si
raggiunge l’ampio Colletto
Incianao (2294 m, h 0,40
dal Colletto di Ferrere), sul margine inferiore dell’ondulata conca
erbosa dell’Andelplan. Poco lontano sorge la
stazione di arrivo della seggiovia che sale da Bersezio,
attualmente (2022) dismessa.
Attraversata
l’insellatura verso sinistra, si rimonta per un breve tratto lo
spartiacque erboso lungo la massima pendenza, poi ci si mantiene sulla
sinistra per aggirare un risalto roccioso. Raggiunta
una spalla erbosa, si rimonta verso destra un
ripido ma breve pendio di erba e poi di detriti, ritornando
sullo spartiacque nei pressi di un
cocuzzolo roccioso, dove appare la caratteristica
conformazione a “lose” della roccia. Si prosegue in dolce salita lungo
l’erboso crinale, in ambiente aperto e panoramicissimo.
Aggirato a sinistra un dosso roccioso, si ritorna in cresta, si
supera un tratto con grossi massi e si risale in breve
all’appena rilevata Punta Incianao (2575 m, h
0,45 dal Colletto Incianao, piccola
croce).
Scesi in
breve al successivo ampio colletto, si
riprende nuovamente a salire per un pendio detritico sempre
più ripido verso l’evidente Briccas. La salita, all’apparenza
delicata, in realtà non è difficile, in quanto i detriti sono in realtà
abbastanza stabili: verso l’alto la
pendenza diminuisce e, superando ampi
lastroni poco inclinati, si guadagna l’aerea vetta del Briccas
(2717 m, h 0,40 dalla Punta
Incianao, croce).
Bellissimo panorama sulla
testata della Valle Stura e sulle Alpi Cozie Meridionali.
Sull’opposto
versante la parete precipita verticalmente per una quindicina di metri:
la discesa è agevolata da una breve ma recente via ferrata, attrezzata
con scalini metallici e cavi d’acciaio (necessari imbrago e set da
ferrata, EEA): dopo
alcuni metri di discesa, si traversa espostamente per un
metro verso destra (faccia a monte), quindi si riprende a scendere
verticalmente fino alla testata di un
breve canale-camino che, velocemente, porta fuori dalle
difficoltà. Dal sottostante ampio colletto si riprende a salire lungo
lo spartiacque, superando rocce rotte e detriti: superata un’anticima,
si
prosegue fino alla panoramica Cima Sud delle Lose
(2796 m, piccola
croce metallica, h 0,30
dal Briccas). Bellissimo panorama verso il
gruppo del Monte Enciastraia, sulla testata
del Vallone del Puriac con l’omonimo colle, su tutte
le Alpi Marittime di Valle Stura oltre, naturalmente, sulle
Cozie Meridionali, con l’Oronaye in bellissima evidenza. Lontano, a
sinistra della rocciosa Cima Nord, biancheggiano
i vasti ghiacciai del Massif des Ecrins.
Per
raggiungere la rocciosa Cima Nord, punto culminante della montagna, si
scende in pochi istanti ad un colletto, poi si segue una
traccia sul versante detritico che guarda il Vallone di Puriac (oppure
si può anche rimanere fedelmente sulla linea di cresta, rocciosa ma
facile): superata
una piccola elevazione rocciosa intermedia, si prosegue lungo
la cresta (facile ma in qualche tratto esposta) fino ai
grandi massi che costituiscono la
sommità della Cima Nord delle Lose (2812 m, targa
metallica, h 0,10 dalla cima Sud).
Oltre al panorama già ammirato dalla Cima Sud, appare in tutto il suo
sviluppo la
lunga cresta Est appena risalita, con il castello roccioso
“a lose” del Briccas in bella evidenza.
Ritornati
alla Cima Sud, si scende a destra per il ripido e detritico versante
sud-ovest lungo
una malagevole e ripida traccia con ometti. Giunti ad un
colletto sullo spartiacque tra i valloni di Puriac e dell’Andelplan (Colletto
dell’Andelplan, 2628 m), si incontra un bivio: trascurata la
prosecuzione del sentiero che prosegue verso la ormai non lontana Bassa
di Colombart, si svolta a sinistra e si scende ripidamente fra i
detriti verso
la prativa conca dell’Andelplan. Con un semicerchio
da sinistra a destra si
taglia la testata detritica del valloncello, poi si scende
con alcuni tornanti fino ad un prato poco sotto la stazione superiore
della dismessa sciovia “Aldelplan” (2490 m, h
0,40 dalla cima, paline su un masso).
Trascurata
la traccia che prosegue verso l’impianto (che riporterebbe al Colletto
Incianao), si devia a destra per una appena accennata traccia con ometti
che discende una
poco accentuata valletta erbosa: più avanti la traccia
percorre in ripida discesa un canalone erboso, che poi si allarga a
pendio. La traccia traversa allora per un tratto verso sinistra, per poi
perdersi fra gli splendidi prati. Scendendo per i pendii erbosi, senza
percorso obbligato, ci si porta ad intercettare la sterrata che percorre
il Vallone Colombart. Seguendo la strada verso sinistra a
mezzacosta, si ritorna al Colletto di Ferriere e al parcheggio (h
1,00 dal bivio presso la sciovia).