Cima delle Lose 2812 m - Cresta Est

 

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 13

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 83

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL PITTORESCO VILLAGGIO DI FERRERE ADAGIATO FRA RIDENTI PASCOLI

LA LUNGA CRESTA EST DELLA CIMA DELLE LOSE DAL COLLETTO INCIANAO

IL BREVE MA VERTICALE TRATTO ATTREZZATO DA AFFRONTARE PER SCENDERE DALLA SOMMITÁ DEL BRICCAS

DAL COLLETTO DELL’ANDELPLAN, IL TRATTO DI RIPIDA E MALAGEVOLE DISCESA DALLA CIMA SUD DELLE LOSE

 

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale la Valle Stura. Dall'abitato di Bersezio ( 1624 m , 85 km da Mondovì) si abbandona la rotabile di fondovalle, diretta al Colle della Maddalena, per prendere una stretta stradina a sinistra che, oltre lo Stura, risale un bel bosco per poi entrare nel lungo Vallone di Ferrere fino all'omonimo villaggio di Ferrere ( 1869 m ), situato su una solatia costola erbosa (all’interno dell’abitato sorge il Rifugio Becchi Rossi).

Poco prima che la strada inizi la breve discesa verso il villaggio, a quota 1980 m, si incontra un bivio: seguendo la diramazione di destra, sterrata ma dal fondo buono, si giunge in breve ad un piccolo parcheggio dove si può lasciare l’auto (da qui in poi la strada è chiusa al traffico, posto per 7-8 auto, circa 6 km da Bersezio).

 

ITINERARIO

Proseguendo lungo la sterrata, con bella veduta sul sottostante villaggio di Ferrere, si giunge ad un’ampia sella erbosa (Colletto di Ferrere, 2044 m, h 0,10 dal parcheggio).

Abbandonata la carrareccia, da cui si giungerà al ritorno, si prende a destra una traccia che traversa in piano il valloncello erboso, in direzione di una evidente sella su cui spicca la stazione di partenza di un impianto di risalita. Ben presto la traccia si confonde con le tracce delle mucche, ma l’orientamento è comunque piuttosto evidente: più avanti ci si innalza in diagonale fra erba e pietrame, raggiungendo un costone con ometti. Proseguendo nella valletta erbosa superiore, senza percorso obbligato, si lascia a sinistra uno skilift e si raggiunge l’ampio Colletto Incianao (2294 m, h 0,40 dal Colletto di Ferrere), sul margine inferiore dell’ondulata conca erbosa dell’Andelplan. Poco lontano sorge la stazione di arrivo della seggiovia che sale da Bersezio, attualmente (2022) dismessa.

Attraversata l’insellatura verso sinistra, si rimonta per un breve tratto lo spartiacque erboso lungo la massima pendenza, poi ci si mantiene sulla sinistra per aggirare un risalto roccioso. Raggiunta una spalla erbosa, si rimonta verso destra un ripido ma breve pendio di erba e poi di detriti, ritornando sullo spartiacque nei pressi di un cocuzzolo roccioso, dove appare la caratteristica conformazione a “lose” della roccia. Si prosegue in dolce salita lungo l’erboso crinale, in ambiente aperto e panoramicissimo. Aggirato a sinistra un dosso roccioso, si ritorna in cresta, si supera un tratto con grossi massi e si risale in breve all’appena rilevata Punta Incianao (2575 m, h 0,45 dal Colletto Incianao, piccola croce).

Scesi in breve al successivo ampio colletto, si riprende nuovamente a salire per un pendio detritico sempre più ripido verso l’evidente Briccas. La salita, all’apparenza delicata, in realtà non è difficile, in quanto i detriti sono in realtà abbastanza stabili: verso l’alto la pendenza diminuisce e, superando ampi lastroni poco inclinati, si guadagna l’aerea vetta del Briccas (2717 m, h 0,40 dalla Punta Incianao, croce). Bellissimo panorama sulla testata della Valle Stura e sulle Alpi Cozie Meridionali.

Sull’opposto versante la parete precipita verticalmente per una quindicina di metri: la discesa è agevolata da una breve ma recente via ferrata, attrezzata con scalini metallici e cavi d’acciaio (necessari imbrago e set da ferrata, EEA): dopo alcuni metri di discesa, si traversa espostamente per un metro verso destra (faccia a monte), quindi si riprende a scendere verticalmente fino alla testata di un breve canale-camino che, velocemente, porta fuori dalle difficoltà. Dal sottostante ampio colletto si riprende a salire lungo lo spartiacque, superando rocce rotte e detriti: superata un’anticima, si prosegue fino alla panoramica Cima Sud delle Lose (2796 m, piccola croce metallica, h 0,30 dal Briccas). Bellissimo panorama verso il gruppo del Monte Enciastraia, sulla testata del Vallone del Puriac con l’omonimo colle, su tutte le Alpi Marittime di Valle Stura oltre, naturalmente, sulle Cozie Meridionali, con l’Oronaye in bellissima evidenza. Lontano, a sinistra della rocciosa Cima Nord, biancheggiano i vasti ghiacciai del Massif des Ecrins.

Per raggiungere la rocciosa Cima Nord, punto culminante della montagna, si scende in pochi istanti ad un colletto, poi si segue una traccia sul versante detritico che guarda il Vallone di Puriac (oppure si può anche rimanere fedelmente sulla linea di cresta, rocciosa ma facile): superata una piccola elevazione rocciosa intermedia, si prosegue lungo la cresta (facile ma in qualche tratto esposta) fino ai grandi massi che costituiscono la sommità della Cima Nord delle Lose (2812 m, targa metallica, h 0,10 dalla cima Sud). Oltre al panorama già ammirato dalla Cima Sud, appare in tutto il suo sviluppo la lunga cresta Est appena risalita, con il castello roccioso “a lose” del Briccas in bella evidenza.

Ritornati alla Cima Sud, si scende a destra per il ripido e detritico versante sud-ovest lungo una malagevole e ripida traccia con ometti. Giunti ad un colletto sullo spartiacque tra i valloni di Puriac e dell’Andelplan (Colletto dell’Andelplan, 2628 m), si incontra un bivio: trascurata la prosecuzione del sentiero che prosegue verso la ormai non lontana Bassa di Colombart, si svolta a sinistra e si scende ripidamente fra i detriti verso la prativa conca dell’Andelplan. Con un semicerchio da sinistra a destra si taglia la testata detritica del valloncello, poi si scende con alcuni tornanti fino ad un prato poco sotto la stazione superiore della dismessa sciovia “Aldelplan” (2490 m, h 0,40 dalla cima, paline su un masso).

Trascurata la traccia che prosegue verso l’impianto (che riporterebbe al Colletto Incianao), si devia a destra per una appena accennata traccia con ometti che discende una poco accentuata valletta erbosa: più avanti la traccia percorre in ripida discesa un canalone erboso, che poi si allarga a pendio. La traccia traversa allora per un tratto verso sinistra, per poi perdersi fra gli splendidi prati. Scendendo per i pendii erbosi, senza percorso obbligato, ci si porta ad intercettare la sterrata che percorre il Vallone Colombart. Seguendo la strada verso sinistra a mezzacosta, si ritorna al Colletto di Ferriere e al parcheggio (h 1,00 dal bivio presso la sciovia).

 

 

TEMPO TOTALE

h 4,45 circa

DISLIVELLO

1000 m circa

DIFFICOLTA’

EEA (un breve tratto di ferrata in discesa verticale ed esposto)

MATERIALE NECESSARIO

casco (consigliato), longe con 2 moschettoni o set da ferrata

ULTIMO SOPRALLUOGO

10 luglio 2022

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Gita interessante, rilassante e molto panoramica ad una meta assai rinomata per gli scialpinisti, ma poco considerata dagli escursionisti, e comunque in qualche modo frequentata quasi esclusivamente per la via normale da Sud-Est. Il percorso integrale della cresta orientale risulta invece assai remunerativo, sia per l’ambiente aperto e soleggiato, sia per i grandi panorami, sia per la comodità del percorso, praticamente privo di difficoltà se si escludono i pochi metri di discesa dal Briccas, comunque ottimamente attrezzati per una discesa in piena sicurezza.

Sicuramente un itinerario da rivalutare, consigliato!