CARTINA CONSIGLIATA
|
A.S.F.
scala 1:25.000 – Foglio 05
|
CATEGORIA/ZONA
|
ESCURSIONISMO
- ALPI MARITTIME
|
SCHEDA
N. 38 |
PUNTO
DI PARTENZA
|
a) da Mondovì
(uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono
Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale
la Valle Vermenagna.
Oltre Limone Piemonte, si supera il traforo del Colle di Tenda e si
scende in Francia, alla testata della Val Roya. Si superano Viéve,
Ténde
e si giunge a Saint Dalmas de Ténde
(49 km
da Cuneo), da dove si svolta a destra nel Vallon de Biéugne.
b) da Ventimiglia
(uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si risale
la Valle
Roya
superando Airòle, Bréil-sur-Roya, Saòrge e Fontàn e si raggiunge Saint
Dalmas de Ténde (41 km
da Ventimiglia), da dove si svolta a sinistra nel Vallon de Biéugne.
Si risale il lungo vallone con
molti tornanti, si supera il bacino artificiale del Lac des Mesches (1390 m) e, proseguendo verso nord nel
Vallon de Casterino, si raggiunge la
sperduta borgata di Casterino
(1550 m, 13 km da Saint Dalmas de Ténde, alberghi e villette), fra
meravigliosi prati e larici. Proseguendo lungo la stretta rotabile
asfaltata, si risale il lariceto e, con un lungo traversone, si tocca la
bella radura del Gias du Bàsto (1700 m), dove si lascia a sinistra la rotabile sterrata per il
Vallon de Fontanàlbe: un centinaio di metri più avanti, presso una sella
alberata, si lascia a destra la diramazione in discesa (ancora per breve
tratto asfaltata) diretta alla Baisse de Peyrefique, e si parcheggia
presso la sbarra che interdisce la prosecuzione veicolare sulla
carrareccia sterrata della Valmasque
(1719 m,
2 km
da Casterìno).
|
ITINERARIO
|
Si segue l’ampia
rotabile ex-militare della Valmasque, che aggira praticamente
pianeggiante le falde boscose (splendido lariceto) del Mont Paracouerte
(2385 m) e si inoltra nel selvaggio Vallon de Valmasque. Superato
un tratto scavato nella roccia, in cui la strada taglia alta, sempre in
falsopiano, la forra percorsa dal rumoreggiante torrente, si esce in un’ampia
conca pianeggiante (Vastiére de Valmasque), dove il rio
scorre tranquillo fra prati e larici. Proseguendo sulla strada, che
presenta un fondo sassoso alquanto malagevole, si raggiunge lo stacco di
un sentiero sulla destra (1822 m, h 0,45,
cartelli): trascurando il sentiero, che scende a valicare il torrente su
un ponticello e, oltre la Vacherie de Valmasque, prosegue verso i
colli del Sabbione e dell’Agnel (e l’omonimo grande
lago), si continua lungamente sulla sconnessa rotabile, che alterna tratti
pianeggianti a brevi e dolci salitelle, fino ad un nuovo ripiano erboso (Vastiére
des Dragons, 1969 m, h 1,30),
dove, poco prima di un bel ponte, si incontra un nuovo bivio (cartelli).
Le indicazioni guiderebbero verso sinistra, per un comodo sentiero nel
bosco, ma qui si consiglia di proseguire lungo la rotabile ex-militare,
che permette un accesso al Lac Vert più rapido e diretto: il
sentiero costituirà poi un ottima via di discesa, permettendo così di
effettuare un interessante anello nella media Valmasque.
Si
trascura dunque il sentiero sulla sinistra e si prosegue dritti, lungo la
ben tracciata rotabile: superato su
un bel ponte il rio, che in alto a sinistra fuoriesce da una
forra rocciosa, la strada effettua un ampio tornante verso sinistra e
guadagna così la sommità della modesta bastionata incisa dalla forra
rocciosa. Prosegue quindi, nuovamente quasi pianeggiante, di fianco al
ruscello: sulla sponda opposta, molto vicino, appare evidente il sentiero
segnalato dell’accesso "ufficiale". Ora in salita moderata, la
rotabile taglia alla base una notevole bastionata rocciosa incisa da una
impressionante gola, ultima propaggine delle Cimes de la Charnassére,
e raggiunge i ruderi di un
antico ricovero addossato ad un gigantesco masso (Cabàne
Julie, 2027 m, h 1,00 dal bivio
presso la Vacherie de Valmasque). Oltre
questo punto la rotabile si riduce a malridotta carrareccia, per lunghi
tratti in frana ed invasa dalla vegetazione. Si prosegue comunque per l’evidente
tracciato, che si inoltra in un boscoso valloncello incassato fra le
rocce: i numerosi ponti ed i terrapieni dei tornanti, con cui l’originaria
rotabile superava più volte il rio, risultano oggi in gran parte
rovinati, e conviene utilizzare le opportune ripide tracce che tagliano i
tornanti, permettendo di guadagnare più velocemente quota mantenendosi
costantemente sulla sinistra idrografica del valloncello. Si esce
nuovamente sulla rotabile presso un ennesimo tornante, ormai in vista
della bastionata delle Rochérs du Basto, che sorregge l’ampia
conca pensile del Lac Vert de Valmasque. Seguendo il tracciato
stradale verso sinistra, si raggiungerebbe in breve il sentiero di accesso
"ufficiale" presso la Cascade Inferieur de Valmasque. Si
trascura invece questa opportunità, e si prende una traccia a destra:
questa inizialmente sembra una nuova scorciatoia diretta al successivo
tornante della rotabile, invece poco oltre abbandona il fondo del vallone
e prende a risalire il ripidissimo fianco della montagna, in direzione
delle rocce sovrastanti. Con
una serie di ripidissimi tornanti (qualche ometto) il sentiero
risale un pendio erboso che più in alto si restringe ad ampio canale,
fino ad un tratto in frana. Il sentiero appoggia allora a sinistra e, con
pochi metri di facile arrampicata per una placchetta rocciosa, scavalca il
costoncino che costituisce la destra orografica del canale. Dall’altra
parte si prosegue per prati e rado bosco, sempre con ripidi tornanti, si
risale una pietraia e, per un ultimo pendio cespuglioso con radi larici,
si esce alla sommità delle Rochérs du Basto, intercettando la
mulattiera "ufficiale" a pochi passi dal bivio (cartelli) per la
Baisse de Valmasque (grosso ometto).
Seguendo verso destra la
pianeggiante mulattiera, fra prati e placche di rocce montonate, si supera
un gias diruto e, risalito un breve speroncino, si raggiunge un poggio fra
due ometti da
dove appare il Refuge de Valmasque. Superati i ruderi di
una costruzione, e lasciato a sinistra lo stacco della esposta traccia che
taglia verso il Lac Noir, si scende per lastronate sulla
sponda dell’ampio e bellissimo Lac vert de Valmasque,
dominato dall’aguzza Cime Lusiére e dalla bifida cima del Mont
Chimineyés. Sul versante opposto della Valmasque domina la
scena la
tormentata bastionata del Mont Saint Marie, che segna lo
spartiacque con l’attiguo Vallon de Fontanàlbe. Attraversata con
attenzione la piccola diga che sbarra il lago (o aggiratala a valle per un
sentiero segnalato), si rimonta il modesto poggio di rocce montonate che
domina il lago da est, sul quale sorge il piccolo Refuge
de Valmasque (2233 m, h 0,45
dalla Cabàne Julie, h 2,30
complessivamente). Bellissimo panorama!
Il ritorno avviene dunque per la
mulattiera "ufficiale": dal Refuge de Valmasque si
ritorna al bivio per la Baisse de Valmasque (h
0,10) e, trascurato il ramo in salita diretto al valico, si
prosegue lungo la bella mulattiera lastricata che pianeggia per breve
tratto fra prati e rocce montonate. Raggiunto un colletto, la mulattiera
scende decisa con
una serie di ripidi tornanti, prima in un canalino e poi su un
ampio pendio erboso, fino alla base della bastionata rocciosa delle Rochers
du Bàsto. Con un lungo traversone pianeggiante verso destra nel
bosco, lasciando sul pendio sottostante gli ormai impraticabili tornanti
della carrareccia ex-militare, si giunge ai piedi della pittoresca Cascade
Superieur de Valmasque, costituita da una serie di salti d’acqua
successivi molto scenografici. Svoltando a sinistra, si segue il costone
erboso sulla sinistra idrografica del rio fino ad un poggio, da dove si
scende a sinistra con alcuni ripidi tornanti. Ritornando a destra, si
raggiunge un ponticello di legno alla base della rumoreggiante Cascade
Inferieur de Valmasque: oltre il rio, si prosegue per un
tratto quasi pianeggiante fra erba e massi, quindi si risale brevemente ad
un colletto alberato, da dove inizia il bosco. Si scende decisamente dall’altra
parte con numerosi tornanti, fra giganteschi esemplari di larici secolari,
fino a ritrovare nuovamente il ruscello. Lo si segue pianeggiando sulla
sua destra idrografica, a poca distanza dal tracciato della rotabile
ex-militare seguita in salita, ben visibile sulla sponda opposta. Quando
il rio si getta a sinistra in una forra rocciosa, il sentiero appoggia a
destra, nuovamente nel bosco, risale ad un piccolo poggio e, con alcuni
tornanti, scende ad intercettare la carrareccia ex-militare poco prima del
ponte che immette nella Vastiére des Dragons (h
1,15 dal Refuge de Valmasque).
Seguendo quest’ultima
lungo il percorso dell’andata, si ritorna alla strada asfaltata presso
il Gias du Bàsto (h 0,45 dal
bivio, h 2,00 dal Refuge de
Valmasque). |
TEMPO
TOTALE
|
h
4,30 circa
|
DISLIVELLO
|
500
m circa
|
DIFFICOLTA’
|
E
|
ULTIMO
SOPRALLUOGO
|
13
agosto
2011
|
PERIODO
CONSIGLIATO
|
giugno
- ottobre
|
COMMENTI
|
Gita molto tranquilla ad uno dei luoghi più
pittoreschi delle Alpi Marittime francesi. La Valmasque è una valle molto
selvaggia e caratteristica, il cui paesaggio è ingentilito dalla presenza
di grandi laghi dai colori stupendi. Oltre il Lac Vert è consigliabile
una breve visita ai poco distanti Lac Noir e Lac du Bàsto, quest’ultimo
uno dei più vasti del settore. |
|