Rocca Ferràira 1301 m - traversata

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 19

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 5

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Ceva (uscita della A6 Torino-Savona) si risale la Val Tanaro superando Bagnasco, Garessio e Ormea. Raggiunto l'abitato di Ponte di Nava (816 m, 45 km da Ceva), si lascia l'auto presso il parcheggio posto sulla riva sinistra idrografica del Fiume Tanaro.

 

ITINERARIO

Da Ponte di Nava si attraversa il ponte sul Tanaro, seguendo la larga strada asfaltata che sale al Colle di Nava. Sulla sinistra incombe, con una grande verticale parete rocciosa, la Rocca Slanciata (1013 m), estremo avancorpo della breve costiera che si origina dallo spartiacque principale all'altezza del Monte Ariòlo (1223 m). Dopo pochi metri, si prende sulla sinistra una stradina che scende al parco giochi, oltre il quale costeggia poi il Tanaro ai limiti del fitto bosco. Al culmine della prima breve salita, si segue una quasi impercettibile traccia a destra che prende ad inerpicarsi tra gli alberi: spesso il sentierino si perde, ma è comunque sufficiente risalire il pendio senza percorso obbligato, ricordandosi però che, guadagnati circa 200 m di dislivello, bisogna traversare verso destra, sbucando così sul colletto (h 0,45) tra il corpo vero e proprio della Rocca Ferraira (1301 m, a sinistra) e la vetta della Rocca Slanciata (1013 m, a destra), quest'ultima raggiungibile in 5 minuti di cammino attraverso una traccia nel bosco. Purtroppo, la vista è in parte vanificata dai fittissimi arbusti. 

Dal colletto si segue il filo del costone alberato che si dirige verso la base della parete calcarea della Rocca Ferraira, fino ad una radura, da dove si gode di bella veduta sull'abitato di Ponte di Nava e sull'alta Val Tanaro. Dalla radura, una labile traccia traversa in salita verso destra, alla base delle pareti, tra il fitto bosco (arbusti un po' fastidiosi): sul versante opposto della valletta del Rio di Nava domina la Rocca Pizzo (1401 m), che scende sul fondovalle con un caratteristico, inclinato bastione di roccia. Raggiunto un costoncino  (attenzione al dirupo sul versante opposto), con bella vista sul Colle di Nava, lo si risale fino ad un pendio con detriti ed arbusti (si riconoscono anche i muretti di sostegno di una antichissima ed ardita strada che saliva probabilmente ad una cava), che si segue tendendo a destra e, per un'ultimo breve boschetto, si tocca un'ampia sella (fitti alberi). Di qui inizia la lunga traversata orizzontale del versante Sud (Nava) della Rocca Ferraira, per erbe, detriti e lisci lastroni (attenzione alle scivolate). Raggiunta la cresta Sud-Est, la si risale faticosamente per prati ripidissimi fino alle rocce dove sorge l'ometto di vetta della Rocca Ferraira (1301 m, h 1,15 dal colletto, h 2,00 da Ponte di Nava, attenzione al salto sul versante Nord). La vista spazia dal Colle di Nava alla Val Tanaro: si individuano Ormèa (sovrastata dal Monte Armetta), Cantarana e Ponte di Nava, con la valle che sale verso Viozene. Di fronte, quasi alla medesima altezza, si notano le case di Quarzina, raggiunte da un'ardita rotabile, poste all'estremità della Costa degli Archetti, che sale alla vetta del Pizzo d'Ormea. 

Dalla vetta, rari segnavia bianco-verdi conducono in discesa alla larghissima sella erbosa che separa Rocca Ferraira e Monte Ariòlo (zona di pascolo). Un sentiero ne percorre il filo, per entrare poi nel bosco e raggiungere, a mezza costa, una rotabile sterrata, che va seguita verso sinistra in salita, fino all'altarino posto sulla vetta del Monte Ariòlo (1223 m, h 1,00 dalla Rocca Ferraira); di qui si può vedere bene tutto il versante meridionale della Rocca, che si è traversato durante la salita.

Seguendo a ritroso la strada sterrata o, meglio, scendendo dalla vetta verso Sud lungo la cresta (tracce nel bosco) si raggiunge in h 0,15 il Colle di San Bernardo d'Armo (1056 m), su cui confluiscono le rotabili sterrate provenienti da Armo (578 m), dal Colle di Caprauna (1379 m) e da Nava. Sul colle sorge, tra bei prati, una cappella dedicata al santo. 

Continuando a scendere nel bosco, la strada, assecondando le varie vallette laterali, raggiunge in circa 3 km (h 0,25) i complessi alberghieri e le villette del Colle di Nava (934 m), posto sul displuvio principale Tanaro - Arroscia. 

Di qui a piedi in h 0,45, oppure con l'autostop, si torna a Ponte di Nava. 

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 - 4,00 

DISLIVELLO

800 m circa

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

7 ottobre 2001

PERIODO CONSIGLIATO

primavera e autunno

COMMENTI

Itinerario insolito, che segue nella prima parte un percorso selvaggio per cui sono necessari senso d'orientamento e sicurezza di piede in alcuni punti. Evitare il periodo estivo, a causa della bassa quota e degli assolati pendii terminali. Nonostante in non eccessivo dislivello, tenere presente che esso si supera quasi tutto nella prima ora, per cui l'itinerario può essere considerato come faticoso. Nessun problema invece per il ritorno, che risulta una riposante passeggiata.