CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
scala 1:25.000 – Foglio 19
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO
- ALPI LIGURI
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SCHEDA
N. 10 |
PUNTO
DI PARTENZA
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a)
Da Ceva (uscita della A6
Torino-Savona) si risale
la Val Tanaro
superando Bagnasco e Priola fino a Garessio (579 m, 21 km
da Ceva). Da qui si prende a sinistra la
comoda strada asfaltata diretta ad Albenga: con 7,3 km di salita,
si raggiunge agevolmente l'ampio valico del Colle
di San Bernardo di Garessio (957 m, bar ristorante,
parcheggio).
b)
Da Albenga (uscita della A10
Genova-Ventimiglia) si raggiunge Martinetto, da dove si prosegue
per Erli e, risalita tutta la lunga Val Neva, si raggiunge il Colle
di San Bernardo di Garessio (957 m, 30 km da Albenga, bar ristorante,
parcheggio).
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ITINERARIO
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Dal colle si
segue verso Sud-Ovest l'ampia carrareccia (cartelli) che percorre il
crinale spartiacque Tanaro - Neva. Attraverso un bel bosco di abeti
rossi, si hanno ogni tanto begli scorci panoramici sulla conca di Garessio
e sul Bric Mindino. Con due tornanti, si guadagna quota e si passa
quindi definitivamente sul versante Neva: tra i faggi compare ogni
tanto il mare. Superate alcune case in rovina (Cascina Odasso,
sorgente), la strada taglia il versante meridionale del Monte Pennino
e raggiunge la boscosa insellatura del Bocchino delle Meraviglie
(1191 m, h 0,45 dal colle), che
si apre tra il Monte Pennino ed il più massiccio Monte Galero,
la cui vetta appare in alto, oltre i fitti boschi che ne ricoprono i
versanti bassi. Dal Bocchino, scendendo lungo la strada verso
destra, si raggiungerebbe in pochi minuti la fresca Fontana delle Meraviglie,
che sgorga da una piccola spaccatura della roccia.
Seguendo invece la
mulattiera di sinistra (versante Val Neva), si entra nello
splendido bosco di faggi secolari, inizialmente in falsopiano. Superato un
breve tratto in frana, la mulattiera prende a risalire il pendio boscoso
con una serie di ripidi tornanti, che fanno guadagnare velocemente quota.
Superati due piccoli rii, si incontra un bivio (1380 m, h
0,40 dal bocchino): tralasciati i segnali AV
dell'Alta Via dei Monti Liguri,
che rimontano ripidi a destra, si prosegue dritti lungo la mulattiera, che
si fa via via più stretta ed incerta, pur non presentando mai problemi di
orientamento. Discesi per breve tratto, si taglia un ultimo pendio boscoso
e si raggiunge l'esile insellatura del Passo delle
Caranche (1411
m, h 0,20
dal bivio): belle vedute sulle valli Neva e Pennavaira,
sul cui spartiacque ci troviamo. Lontane, in basso, appaiono le case di
Nasino
(335 m).
Dal passo evidenti indicazioni guidano
sull'ampia cresta del
Galero:
superato un tratto boscoso alquanto fastidioso a causa delle piante cadute
che ostruiscono il sentiero, si esce sull'ampia dorsale erbosa, da cui si
apre una vista spettacolare su tutta la Riviera
Ligure. Tra prati e
macchie di isolati faggi, la traccia raggiunge una sella alberata a quota
1532 m, dove sopraggiunge da destra l'Alta Via dei Monti Liguri
abbandonata precedentemente: proseguendo sulla dorsale, tra prati e
roccette, si arriva alla base della piramide erbosa
terminale, che si
risale con fatica ma in breve tempo fino alla piccola e panoramica vetta
del Monte Galero (1708 m, h 0,50
dal Passo delle Caranche, croce in ferro). Da qui la vista, oltre che
abbracciare un lungo tratto di
costa ligure con la città di Albenga, si apre
anche verso Nord, su Bric
Mindino, Antoroto e Pizzo d'Ormea,
nonchè su Mongioie, Marguareis e Rocca dell'Abisso.
Interessante, dalla vetta, proseguire oltre una sella fino alla vicina Anticima
Occidentale (chiamata localmente "Galerotto"), su cui
sorge un'altra piccola croce e da cui si gode di un panorama a "volo
d'uccello" sulla media Val Tanaro.
Per il ritorno, una volta
alla sella di quota 1532 m, si può scendere direttamente il ripido bosco
verso sinistra seguendo i segnavia AV
ed evitando così
di ripassare per il Passo delle Caranche: si ritorna sul sentiero
principale presso i due piccoli rii, e da qui sul percorso dell'andata
fino al Colle di San Bernardo (h 1,40
dalla cima). |
TEMPO
TOTALE
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h 4,30 circa
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DISLIVELLO
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850
m
circa
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DIFFICOLTA’
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E
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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16
maggio
2004
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PERIODO
CONSIGLIATO
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maggio -
giugno e settembre - ottobre
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COMMENTI
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Itinerario panoramico al confine
tra mare e montagna, attraverso splendidi boschi e prati fioriti. Il
percorso è ben segnato, essendo parte dell'Alta Via dei Monti Liguri.
Evitare possibilmente i mesi estivi, a causa della modesta quota e del
gran caldo.
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