Monte Alpe Est (1055 m) e Ovest (1034 m)

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:50.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 53 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

PARETI ROCCIOSE NEL COMPRENSORIO DI CASTELBIANCO

IL PERCORSO DALLA SELLA D’ALPE AL MONTE ALPE OVEST

FOTOPERCORSO INTEGRALE (DAL MONTE CASTELLERMO)

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Albenga (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si sale a Martinetto, da dove si svolta a sinistra e si risale la selvaggia Val Pennavaira. Dopo circa 6 km da Martinetto si svolta a destra (ind.) e, con numerose svolte, si sale alla frazione Vesallo, quindi si prosegue fino a Veravo (330 m ), capoluogo comunale di Castelbianco (15 km da Albenga).

Superato il cimitero, si svolta subito a sinistra e si sale ad un capace parcheggio.   

 

ITINERARIO

Scesi nuovamente sulla strada, si prosegue a sinistra lungo la carrozzabile che, tra orti e fasce, raggiunge in breve le antiche case di Veravo. Attraversato il paese, molto caratteristico e pittoresco, si prende una larga mulattiera lastricata sulla sinistra (ind. “BAUSU” e segnavia ) che inizia a salire in diagonale, con pendenza costante, fra fasce e coltivi abbandonati. Superato un bellissimo uliveto sorretto da imponenti terrazzamenti, la mulattiera effettua un ampio tornante e va ad intercettare una carrareccia sterrata. Si segue la carrareccia verso destra, in falsopiano, fino ad un piccolo impluvio: poco prima di una casa isolata, la si abbandona nuovamente per seguire a sinistra nuovamente la mulattiera con segnavia (ancora indicazione “BAUSU”). Con pittoresco percorso, si sale di fianco ad un piccolo rio, che scorre in un alveo roccioso con piccole cascatelle fra fitta vegetazione. Con una serie di brevi tornantini si guadagna quota, quindi si lascia a sinistra la traccia diretta alla falesia del Bausu e si prosegue a destra nella boscaglia. A tratti, tra le fronde, appare il severo versante settentrionale del Monte Castellermo, sull’altro lato della Val Pennavaira; belle vedute anche sugli arditi pinnacoli rocciosi circostanti. Incrociata nuovamente la sterrata, la si segue per pochi metri verso destra, in discesa, ritrovando ancora una volta la mulattiera, che inizia ora a salire con più decisione nel bosco fitto. Superati alcuni ruderi di abitazioni presso una poco accentuata sella boscosa ( 540 m circa, h 0,40), la mulattiera riceve da destra un sentiero con segnavia , proveniente dal lontano Monte Arena, quindi traversa lungamente in salita verso sinistra, alternando tratti tra fitta vegetazione ad altri più scoperti. Sempre seguendo i ben evidenti segnavia e , si prosegue con marcia non eccessivamente faticosa al cospetto di imponenti pareti rocciose. Raggiunto un marcato costone, la mulattiera lo risale con numerosi tornanti, sfiorando la sommità di alcuni eleganti pinnacoli che precipitano sull’opposto versante in un selvaggio e dirupato vallone. Alle nostre spalle, di fianco al lontano Monte Dubasso, appaiono le principali cime delle Alpi Liguri. Ritornata nel bosco, la mulattiera traversa decisamente a sinistra, portandosi alla testata del dirupato vallone precedentemente costeggiato, e con alcune larghe svolte raggiunge l’ampia e prativa Sella d’Alpe ( 939 m , h 1,00 dalla sella di quota 540 m ), vasta insellatura aperta fra il Monte Alpe Ovest (a sinistra) ed Est (a destra). Qui si incontrano anche i segnavia TA (“Sentiero delle Terre Alte”) che uniscono Nasino ad Erli.

Seguendo questi segnavia verso destra, ma anche senza percorso obbligato lungo l’ampia e prativa displuviale, si rimonta un primo dosso erboso e si percorre poi un ampio ripiano pascolivo in dolce salita. Lasciati a sinistra i segnavia TA e che scendono verso Erli in Val Neva, si prosegue lungo una traccia non segnalata ma evidente che percorre l’ampio spartiacque. Un breve tratto più ripido consente di guadagnare una spalla alberata, che presenta sul versante Pennavaira una ripida paretina rocciosa: continuando lungo il crinale, nuovamente erboso, si rimonta l’ultima breve dorsale che conduce sulla piccola cima del Monte Alpe Est ( 1055 m , h 0,20 dalla Sella d’Alpe), sulla quale sorge un piccolo ometto di pietre con ramo contorto. Nonostante la presenza di alcuni alberi, che disturbano un poco la visuale, specie verso Nord, la vista è veramente ampia e spettacolare: a Sud, a sinistra della vasta piana di Albenga, il piccolo gruppo del Poggio Grande non riesce a nascondere il Mar Ligure ed il blocco Monte Ravinèt – Monte Varatella, dominanti Toirano ed estreme propaggini meridionali del Monte Carmo. Più a sinistra del Carmo, ecco la Rocca Barbena , con i suoi boschi punteggiati di affioramenti rocciosi e la Colla Scravaion ai suoi piedi, quindi tra le fronde, oltre le grandi pale eoliche del Colle di San Bernardo di Garessio alla testata della Val Neva, svetta il massiccio Bric Mindino. Ancora più a sinistra, lungo la stessa displuviale del Monte Alpe, domina il massiccio Monte Galero,  quindi il Dubasso e l’Armetta e le retrostanti Alpi Liguri, dal Pizzo d’Ormea al Monte Saccarello. Più vicino, oltre il solco della Val Pennavaira, il roccioso complesso Monte Nero – Monte Castellermo domina le piccole borgate di Castelbianco.

Ritornati alla Sella d’Alpe, si seguono lungo la displuviale i segnavia TA e , che rimontano l’erto e boscoso crinale mantenendosi di pochissimo sul versante Neva: con alcune strette svolte, la traccia conduce ai vastissimi tavolati sommitali del Monte Alpe Ovest ( 1034 m , h 0,15 dal Monte Alpe Est), da dove si ripete in gran parte il panorama già ammirato dal Monte Alpe Est, ad esclusione del lato mare. Da qui i segnavia procedono lungo l’ampia dorsale in direzione del Monte delle Gettine.

Ritorno per la stessa via in h 1,30.

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa 

DISLIVELLO

750 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

21 dicembre 2014

PERIODO CONSIGLIATO

dal tardo autunno alla primavera

COMMENTI

Itinerario piacevole, in un ambiente molto panoramico e vario. La salita si svolge lungo una mulattiera ben tracciata e poco faticosa, dalle cime si ammira un panorama veramente ampio ed istruttivo sulle montagne circostanti e sulla piana di Albenga. Varie possibilità di concatenamenti. Consigliato.