Dal rifugio (paline) si prende il
ben marcato sentiero della GTA che taglia verso destra in salita i prati alla
base dei contrafforti della Punta Havis de Giorgio e si porta
nella piccola valletta del Rio Ciappa, racchiusa fra le ardite Rocche
Biecai (a sinistra) e le più modeste Rocche di Serpentera (a destra).
Il sentiero, molto
comodo e ora quasi pianeggiante, percorre la sponda destra
idrografica della valletta, mantenendosi alto sull’erboso fondovalle.
Lasciato in basso un gias ancora attivo, si prosegue verso la testata
del piccolo avvallamento, che sembra sbarrato da una ripida bastionata
di erba e rocce. Oltre alcuni arrotondati dossi, la mulattiera si porta
alla base della bastionata, e la attacca con
una serie di ripide serpentine (“le Scalette”). Per erba,
detriti ed isolati lastroni, il sentiero raggiunge la sommità della
bastionata presso lo
stretto intaglio roccioso chiamato Porta
Biecai (1998 m, h 0,45),
da dove si apre la vista sull’idilliaca
Conca del Biecai, dominata a sinistra dalle imponenti cime
delle Saline e di Pian Ballaur.
In lieve discesa, il bel sentiero erboso
si inoltra nella conca, di chiara matrice carsica, e aggirando vari
dossi erbosi si porta sulla sponda settentrionale dell’ampia dolina
che, in tarda primavera e all’inizio dell’estate, ospita
le azzurre acque del Lago Biecai
(1967 m, h 0,15
da Porta Biecai): nel pieno dell’estate invece le acque si ritirano,
e al posto del lago si trova solo un verde ripiano prativo punteggiato
di bestiame al pascolo.
Raggiunti i ruderi di un antico gias, si
incontra un bivio (paline): trascurando la prosecuzione della
mulattiera della GTA
diretta a Porta Sestrera ed al Rifugio
Garelli, si segue una labile traccia a destra, che prende
a risalire decisa un incassato valloncello erboso. Più in alto la
traccia traversa a destra e, con una serie di poco faticosi saliscendi lungo
alcune verdi vallette (regno delle marmotte), con splendide
vedute su Salìne e Pian Ballaur, raggiunge un altipiano erboso
all’inizio di un marcato avvallamento cui fa capo, ben visibile, il
Colle delle Rocche di Serpentera. Raggiunto un abbeveratoio presso un
piccolo rio, si abbandona il sentiero principale (recentemente
segnalato, che sale al già citato Colle delle Rocche di Serpentera e
scende poi fino alla Porta di Pian Marchisio) e si prende una traccia a
sinistra che taglia un mammellone erboso e si porta nell’ameno ripiano
che ospita
il caratteristico Lago delle
Moglie (2113 m, h 0,30
dal Lago Biecai). Il lago risulta in parte ricoperto da vegetazione
palustre, dando luogo ad una zona di “terreni molli” (le “moje”,
appunto) da cui il toponimo. Dal lago si gode di buon panorama sulla
Cima delle Saline e, oltre la cresta dei Rastelli, sul settore orientale
della catena del Marguareis (Rocche
Bistè, Cima Bozano).
Scesi nella conca del lago, la si
contorna sulla sinistra (evitare di avvicinarsi troppo all’acqua se
non si vuole incappare in un bagno imprevisto!) e si prosegue per erba e
lastroni (ometti) in una valletta erbosa. Tagliando poi a destra, si
aggira un dosso e si raggiunge una ripiano con erba e cespugli, dal
quale si risale un evidente canale di detriti a sinistra che, con salita
un po’ faticosa ma breve, fa guadagnare un’insellatura erbosa al
piede della Cima Centrale di Serpentera, nota come Colle
Sestrera (2192 m, h 0,20
dal lago).
Per evidenti tracce di sentiero (bolli rossi) si risale
brevemente, sulla sua sinistra idrografica, un avvallamento erboso
compreso fra le cime Centrale e Sud di Serpentera: quando questo diventa
meno ripido, presso la testata, si attraversa il piccolo rio che lo
percorre e, per
comodi e splendidi prati, si esce nei pressi dell’ampio
valico erboso di Porta Sestrera (2225 m, h 0,20
dal Colle Sestrera), raggiungibile con breve ed elementare traversata
per pascoli. Qui si ritrova la mulattiera della GTA
che collega il Rifugio Mondovì con il Rifugio Garelli (paline).
Si
segue la mulattiera verso sinistra (Est), in comoda discesa, tagliando
con qualche tornante la testata della Conca del Biecai. Lasciata quasi
subito a destra una deviazione per il Colle del Pas (palina), si
prosegue a scendere lungo
un ripido costone erboso a
destra di un profondo solco (pali segnavia). Più in basso si raggiunge un
vasto ripiano pascolivo sede di un gias: lasciata a destra
ancora una mulattiera per il Colle del Pas (cartelli poco evidenti, un
po’ discosti dal sentiero), si prosegue la discesa e, con un ultimo
tratto più ripido a tornanti fra
spettacolari lastronate carsiche, si ritorna ai ruderi del
gias presso la sponda settentrionale del Lago Biecai (h
0,25 da Porta Sestrera).
Da qui, per il sentiero di
salita, nuovamente al Rifugio Mondovì in h 0,45.