In inverno la
strada, diretta a Piaggia e Monesi, a questo punto è
interrotta per la neve. Si supera il ponte, si passa accanto ad un
campeggio e si segue il tracciato della rotabile, solitamente battuto
dagli scialpinisti. Quasi subito si segue una ripida stradina a sinistra
(cartelli per Cima Missun), che si lascia dopo poco per un ripido
sentierino che a sinistra risale il bosco. Con erta ma piuttosto breve
salita, si esce nuovamente sulla rotabile, a monte di un lungo tornante.
Si segue la rotabile verso sinistra, in piano o leggera salita, mentre si
addentra nel boscoso vallone che fa capo alla Colletta di Salse.
Dopo circa mezz'ora si incontra sulla destra lo stacco di una carrareccia
(cartelli per Cima Missun): anche questa variante si può seguire,
ma il tracciato è un po' più ripido e faticoso di quello proposto.
Conviene allora proseguire ancora lungo la rotabile, che alterna tratti
pressochè pianeggianti ad altri dove si eleva con diversi tornanti nello
splendido bosco di abeti e larici (Bosco delle Navette). Alcune
scorciatoie, opportunamente tracciate, consentono di risparmiare tempo. Si
supera un primo ponte, da dove un'altra carrareccia risale il vallonetto
relativo (nessuna indicazione). Si prosegue ancora sulla rotabile
principale, fino ad un successivo ponte dove è allestita anche una
modesta area pic-nic (1615 m, h 1,15
da Upega), oramai non troppo lontano dalla Colletta di Salse.
A questo punto si abbandona la rotabile per seguire a destra una larga
carrareccia che risale un ampio
vallonetto, tra splendidi larici. Con
salita un po' più accentuata, ma sempre senza grandi fatiche, si risale
il bel vallone: la carrareccia rimane dapprima sul fondovalle, poi rimonta
con alcuni tornanti il versante sinistro idrografico e si addentra più
decisamente nel lariceto. Con diversi tornanti, che ogni tanto consentono
scorci panoramici sulla conca di Upega e sulle cime principali
delle Alpi Liguri, si guadagna lentamente ma costantemente quota.
Più in alto la carrareccia si riaffaccia dall'alto e a mezzacosta sulla
testata del vallone: sull'altro versante appare la traccia della rotabile
di altura Monesi - Colle di Tenda. Con un ultimo traverso in
leggera salita, la carrareccia va a raggiungere questa rotabile presso un
ponte in cemento, a quota 1950 m circa (h 1,30
dal ponte dove si abbandona la rotabile).
A questo punto, trascurando la
rotabile, si prosegue fra i larici verso ovest (spesso tracce) fino ad una
pittoresca radura. Tendendo leggermente verso destra, si inizia a salire
più decisamente nel rado bosco di larici: risalendo il ripido
pendio, si
guadagna faticosamente ma velocemente quota, mentre il panorama si amplia
sempre di più su Marguareis, Saline e Mongioie.
Superata una specie di spalla, si sale un ultimo tratto meno ripido in
ambiente veramente pittoresco e panoramico (Pian di Manzo) fino a
raggiungere la linea di cresta principale presso un incisione rocciosa: a
destra, più in basso, alla base della piramide del
Monte Bertrand
(2481 m) si apre l'insellatura della Colla Rossa (2179 m), a cui
mira il sentiero estivo. Bellissimo panorama
sul Mongioie.
Da questo punto comunque, non resta che seguire
la cresta verso sinistra, con splendido panorama sulla Valle Roya e
sulle Alpi Marittime francesi. Superati due successivi dossi di
roccette, si raggiunge la base del castelletto finale della
cima: si
traversa il suo versante orientale e, per il meno ripido pendio Sud-Est,
si raggiunge in breve la Cima Missun (2356 m, croce e libro di
vetta, h 1,30 dalla rotabile Monesi
- Colle di Tenda, h 4,15
complessivamente). Magnifico panorama a giro
d'orizzonte: a Sud il Monte
Saccarello con la statua del Redentore (alle cui spalle si stendono le
vallate liguri fino al mare), ad Ovest il lungo Vallon de Morignòle
che confluisce nella Val Roya, a Nord tutta la catena delle Alpi,
dalle Marittime alle Liguri, separate dalla piramide del Monte Bertrand. Ad
Est, infine, le minori dorsali della media Val Tanaro, fino al Colle di Nava ed
all'Armetta.
Ritorno
per la stessa via in h 2,30.