Cima Missùn 2356 m

Home Appennino Ligure Alpi Liguri Alpi Marittime Alpi Cozie Valle d'Aosta Dolomiti Altre zone Su e giù per la Riviera Ligure Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 16

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 27

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE (IN VESTE ESTIVA)

LE CARATTERISTICHE CASE DI UPEGA SOTTO LA NEVE

LA CIMA MISSUN, CON L'ITINERARIO DI SALITA, DAI PRESSI DEL RIFUGIO MONGIOIE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Ceva (uscita della A6 Torino-Savona) si risale la Val Tanaro superando Garessio, Ormea, Ponte di Nava e Viozene: oltre un tratto intagliato nella roccia, si lascia a destra la diramazione per Carnino e si prosegue lungo la rotabile principale che, risalendo l'impervia Gola delle Fascette, raggiunge Upega (1297 m, 62 km circa da Ceva, parcheggio prima del ponte sul Torrente Negrone).

 

ITINERARIO

In inverno la strada, diretta a Piaggia e Monesi, a questo punto è interrotta per la neve. Si supera il ponte, si passa accanto ad un campeggio e si segue il tracciato della rotabile, solitamente battuto dagli scialpinisti. Quasi subito si segue una ripida stradina a sinistra (cartelli per Cima Missun), che si lascia dopo poco per un ripido sentierino che a sinistra risale il bosco. Con erta ma piuttosto breve salita, si esce nuovamente sulla rotabile, a monte di un lungo tornante. Si segue la rotabile verso sinistra, in piano o leggera salita, mentre si addentra nel boscoso vallone che fa capo alla Colletta di Salse

Dopo circa mezz'ora si incontra sulla destra lo stacco di una carrareccia (cartelli per Cima Missun): anche questa variante si può seguire, ma il tracciato è un po' più ripido e faticoso di quello proposto. Conviene allora proseguire ancora lungo la rotabile, che alterna tratti pressochè pianeggianti ad altri dove si eleva con diversi tornanti nello splendido bosco di abeti e larici (Bosco delle Navette). Alcune scorciatoie, opportunamente tracciate, consentono di risparmiare tempo. Si supera un primo ponte, da dove un'altra carrareccia risale il vallonetto relativo (nessuna indicazione). Si prosegue ancora sulla rotabile principale, fino ad un successivo ponte dove è allestita anche una modesta area pic-nic (1615 m, h 1,15 da Upega), oramai non troppo lontano dalla Colletta di Salse. 

A questo punto si abbandona la rotabile per seguire a destra una larga carrareccia che risale un ampio vallonetto, tra splendidi larici. Con salita un po' più accentuata, ma sempre senza grandi fatiche, si risale il bel vallone: la carrareccia rimane dapprima sul fondovalle, poi rimonta con alcuni tornanti il versante sinistro idrografico e si addentra più decisamente nel lariceto. Con diversi tornanti, che ogni tanto consentono scorci panoramici sulla conca di Upega e sulle cime principali delle Alpi Liguri, si guadagna lentamente ma costantemente quota. Più in alto la carrareccia si riaffaccia dall'alto e a mezzacosta sulla testata del vallone: sull'altro versante appare la traccia della rotabile di altura Monesi - Colle di Tenda. Con un ultimo traverso in leggera salita, la carrareccia va a raggiungere questa rotabile presso un ponte in cemento, a quota 1950 m circa (h 1,30 dal ponte dove si abbandona la rotabile). 

A questo punto, trascurando la rotabile, si prosegue fra i larici verso ovest (spesso tracce) fino ad una pittoresca radura. Tendendo leggermente verso destra, si inizia a salire più decisamente nel rado bosco di larici: risalendo il ripido pendio, si guadagna faticosamente ma velocemente quota, mentre il panorama si amplia sempre di più su Marguareis, Saline e Mongioie. Superata una specie di spalla, si sale un ultimo tratto meno ripido in ambiente veramente pittoresco e panoramico (Pian di Manzo) fino a raggiungere la linea di cresta principale presso un incisione rocciosa: a destra, più in basso, alla base della piramide del Monte Bertrand (2481 m) si apre l'insellatura della Colla Rossa (2179 m), a cui mira il sentiero estivo. Bellissimo panorama sul Mongioie

Da questo punto comunque, non resta che seguire la cresta verso sinistra, con splendido panorama sulla Valle Roya e sulle Alpi Marittime francesi. Superati due successivi dossi di roccette, si raggiunge la base del castelletto finale della cima: si traversa il suo versante orientale e, per il meno ripido pendio Sud-Est, si raggiunge in breve la Cima Missun (2356 m, croce e libro di vetta, h 1,30 dalla rotabile Monesi - Colle di Tenda, h 4,15 complessivamente). Magnifico panorama a giro d'orizzonte: a Sud il Monte Saccarello con la statua del Redentore (alle cui spalle si stendono le vallate liguri fino al mare), ad Ovest il lungo Vallon de Morignòle che confluisce nella Val Roya, a Nord tutta la catena delle Alpi, dalle Marittime alle Liguri, separate dalla piramide del Monte Bertrand. Ad Est, infine, le minori dorsali della media Val Tanaro, fino al Colle di Nava ed all'Armetta. 

Ritorno per la stessa via in h 2,30.      

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa 

DISLIVELLO

1150 m circa 

DIFFICOLTA’

EE molto allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

28 febbraio 2009

PERIODO CONSIGLIATO

da febbraio a maggio

COMMENTI

Salita molto lunga, anche se non eccessivamente ripida e faticosa. Splendido l'ambiente del Bosco delle Navette, un lariceto veramente da ammirare! Solitamente con la neve è ben tracciata da numerosi scialpinisti; un po' meno frequentata dai ciaspolatori per via della lunghezza. Senza neve è possibile guadagnare dislivello fino al ponte presso la Colletta di Salse: in questo caso alla portata di tutti o quasi. Evitare il periodo estivo per via del caldo e degli insetti.