CARTINA CONSIGLIATA
|
FRATERNALI
scala 1:25.000 – Foglio 16
|
CATEGORIA/ZONA
|
ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI
|
SCHEDA
N. 32 |
PUNTO
DI PARTENZA
|
Da Mondovì
(uscita della A6 Torino-Savona) si raggiunge
Roccaforte
Mondovì (574 m). Da qui si prende la carrozzabile che risale la Valle
Ellero e, oltre
la borgata Norea, lascia a destra la diramazione per Prea e
raggiunge il villaggio di Rastello (826 m, 18 km da Mondovì), ultimo centro abitato
della valle.
Dalla piazzetta all’ingresso del paese si imbocca una
stradina asfaltata che scende a destra ad attraversare il torrente e si
inoltra nella valle sulla sinistra idrografica, alle pendici della Cima
della Pigna (1768 m). Superando diverse antiche case, sapientemente
ristrutturate, si giunge presto ad un altro ponte sull'Ellero, in
località "Casa del Sale": sui prati, dove un tempo
sorgeva un vecchio fabbricato atto al commercio della preziosa sostanza
che qui giungeva dai centri rivieraschi, è stata ricavata una pittoresca
area pic-nic. La strada prosegue lungo il torrente e, superato il Gias
Pian Rolland (1157 m), si eleva con alcuni erti tornanti nel fitto
bosco, alle falde della Cima Durand (2092 m) per raggiungere il
sito dove, fino al '44, sorgeva l'antico Ponte Murato
(1242 m, 5 km
circa da Rastello, parcheggio), addirittura di epoca romana; fatto
saltare durante l'ultima guerra, oggi il ponte è stato sostituito da una
robusta, ma meno caratteristica, struttura in cemento armato.
N.B.:
Dal parcheggio di Ponte Murato la strada prosegue ancora per circa 5 km, a tratti
asfaltata, fino alla così detta "Porta di Pian Marchisio":
le condizioni del fondo stradale, però, assai dissestato, ne sconsigliano
la percorrenza ai normali automezzi (eventualmente informarsi sulle
condizioni telefonando al Rifugio Mondovì).
|
ITINERARIO
|
Attraversato il
Ponte
Murato si passa nuovamente (e definitivamente) sul versante
sinistro idrografico, e si continua lungo la strada (che, purtroppo, ha
cancellato per lunghi tratti la bella e pittoresca mulattiera
preesistente) attraverso una zona ricca di pietraie.
Successivamente,
lasciato a sinistra un sentiero diretto alla Sella Piandimàle, ci
si eleva con alcuni tornanti ai piedi della
spettacolare parete orientale, di aspetto dolomitico, della Cima
Cars (2204 m), in regione "Fontana del Cars" (qui la
vecchia mulattiera passava più in basso, di fianco al torrente, dove era
possibile ammirare la bella cascata che dà nome al luogo, h
0,45). Lasciato a destra il bivio per il Rifugio
Comino (1795 m), che si scorge per un attimo in alto
sulla destra, si raggiungono gli edifici della Sella Pontetto (1551
m) e, tagliando le pendici della Cima di San Lorenzo (2101 m) fra
boschetti di arbusti e pietraie, ci si porta ad un caratteristico colletto
(Porta di Pian Marchisio, 1634 m) che si affaccia sul
vasto ripiano prativo del Pian Marchisio (1624 m, h
0,45 dalla Fontana del Cars). Qui si trova l’ultimo
parcheggio, oltre il quale il traffico veicolare è interdetto ai non
autorizzati.
Seguendo la carrareccia, si scende al vasto ripiano e si
prosegue di fianco al torrente, con bella vista sulle
ardite pareti delle Rocche del Pis e sulla parete Nord della Cima
delle Saline (2614 m). Al di là del rio, su un dosso
erboso, sorgono i ruderi dell’antichissima Sella Ciappa, alpeggio
già citato in un documento del 1300. Con due tornanti si supera una breve
bastionata erbosa, quindi si abbandona la carrareccia per seguire una
traccia erbosa a destra che, risalendo gli
ultimi
dossi erbosi, conduce alla Sella Piscio, dove è posto
il nuovo fabbricato del Rifugio
Havis de Giorgio-Mondovì (1761 m, h 0,45 dalla Porta di Pian Marchisio). Bellissimo panorama sulle ardite
strutture della Rocca
del Pis e della Punta
Havis de Giorgio, subito alle spalle del rifugio, nonché
sulla retrostante Cima delle Saline. Chiude la valle il tormentato
versante occidentale del Mongioie (2630 m). Sul versante opposto
vastissimi pendii pascolivi ricoprono i fianchi della Cima della Brignola (2472 m), della Cima
Seirasso (2435 m), del Monte
Castello (2217 m) e del Monte Grosso (2046 m).
Dal rifugio non
resta che seguire l’esile sentierino che risale
in diagonale il pendio detritico alle spalle del rifugio e che
si porta ai piedi della imponente parete calcarea della Rocca del Pis dove,
da un anfratto ai piedi delle rocce, sgorga la sorgente che origina il Torrente
Ellero denominata Pis dell'Ellero (h 0,10 dal rifugio). In
caso di forti piogge o di disgelo primaverile, da una spaccatura che si
apre una decina di metri più in alto precipita una fragorosa cascata che
non ha nulla da invidiare a quella del Pis del Pesio, nella attigua
omonima vallata, ben più nota e frequentata.
Ritorno per la stessa via in
h 1,30. |
TEMPO
TOTALE
|
h 4,00 circa
|
DISLIVELLO
|
500
m circa da Ponte Murato, 150 m circa dalla Porta di Pian Marchisio
|
DIFFICOLTA’
|
E
|
ULTIMO
SOPRALLUOGO
|
15
agosto 2012
|
PERIODO
CONSIGLIATO
|
maggio - ottobre
|
COMMENTI
|
Escursione molto comoda e facile, in
ambiente bucolico e riposante. Molto confortevole il Rifugio Mondovì,
ristrutturato ed ampliato di recente. Interessante la particolarità del
Pis dell’Ellero. Informarsi sulla percorribilità della strada oltre
Ponte Murato.
|
|