Al Colle San Giovanni

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 11

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI COZIE

SCHEDA N. 29

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

L’ANTICHISSIMA CHIESA DEDICATA A SAN PEYRE, SUL COSTONE POCO A MONTE DI PASCHERO

LA BORGATA PASCHERO DALLA MULATTIERA CHE SALE VERSO SAN MARTINO

LA CAPPELLA DEDICATA A SAN GIOVANNI, SULL’OMONIMO COLLE

IL CARATTERISTICO VILLAGGIO DI SAN MARTINO SUPERIORE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Cuneo Ovest (uscita della A33 Cuneo-Asti) si raggiunge Dronero e si risale quindi la lunga Valle Màira. Giunti a Bassura di Stroppo (929 m, 55 km da Cuneo Ovest), si lascia l’auto in uno dei piccoli parcheggi lungo la Provinciale.

 

ITINERARIO

Da Bassura di Stroppo (929 m), circa a metà paese, si lascia la strada provinciale per salire lungo una stretta mulattiera erbosa (segnavia GTA e PO) che si inoltra fra le case della borgata. Più in alto si esce su una strada asfaltata: seguendola verso sinistra, in salita, per poche decine di metri, si ritrova lo stacco della mulattiera (palina per “Paschero”) che, guadagnata quota con alcuni tornanti su terreno sassoso, effettua un lungo traversone in salita fino ad uscire sulla piazza principale di Paschero (1090 m, h 0,20 da Bassura), proprio di fianco alla chiesa parrocchiale. Adagiata su un panoramico ripiano a mezza costa, Paschero è la borgata capoluogo di Stroppo, sede del municipio e della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

Attraversata l’ampia piazza principale, si segue per pochi metri la carrozzabile diretta a Elva per deviare quasi subito a sinistra (paline): un’ampia mulattiera scende fra le case della borgata Arneodi, quindi prosegue in leggera discesa e poi in piano a mezza costa nel bosco fino ad un caratteristico ponte in pietra, presso un ex mulino abbandonato, gettato sulle acque del Bedale di Riba. Oltre il ponte la mulattiera, a tratti selciata e sorretta da mirabili muri a secco, sale ripida per un tratto scoperto, quindi con una serie di tornanti guadagna quota su un costone soleggiato. Lasciata a destra una prima diramazione per le frazioni Ciamino e Contà (paline), con un lungo traversone pressoché pianeggiante nel fitto bosco si supera un nuovo rio, quindi si prosegue a salire costantemente in diagonale fino ad un poggio panoramico, dove si incontra un nuovo bivio (paline). Trascurata a destra una seconda diramazione per le borgate Ciamino e Contà, si prosegue a sinistra con qualche svolta, quindi si tagliano ampi pendii pascolivi ormai in vista del poggio roccioso su cui sorge la borgata San Martino. Una breve salita nel bosco porta ad intercettare una stradina asfaltata (paline): seguendola verso sinistra, in leggera discesa, si giunge in breve a San Martino Inferiore (1378 m, h 1,10 da Paschero). La piccola borgata, sapientemente ristrutturata, è oggi sede di una struttura ricettiva assai particolare, centro culturale di notevole richiamo specie per i turisti di nazionalità tedesca.

Salendo fra le case, si supera uno steccato (bivio a sinistra per Vignali) e, con alcune svolte, si raggiunge la maggiore borgata di San Martino Superiore (1459 m, h 0,10 da San Martino Inferiore). Anche questa frazione, come la inferiore, è costituita in gran parte da belle case ristrutturate: in una di queste è stato allestito anche un piccolo museo etnografico.

Attraversata la borgata, si giunge alla strada asfaltata a monte dell’abitato. La si segue a destra, in discesa, per un centinaio di metri, quindi si prende una mulattiera a sinistra che sale nel bosco (segnavia PO). Con un ampio giro, si ritorna sulla strada asfaltata a monte dell’ampissimo tornante successivo a San Martino: attraversata la carrozzabile, si continua su una sassosa mulattiera che, con alcune svolte, giunge ai piedi di un poggio con croce in legno, quindi prosegue nel bosco con pendenza più moderata. La mulattiera, con piacevolissimo percorso nello splendido lariceto, taglia diverse volte i lunghi tornanti della strada asfaltata: giunti quasi sulla sommità del costone erboso, si abbandona definitivamente la strada e, seguendo una larga mulattiera erbosa a sinistra, si raggiunge con un tornante la palina indicante il poco marcato Colle Bettone (1833 m, h 1,10 da San Martino Superiore).

Dal colle la comoda mulattiera scende leggermente, per poi tagliare con ampio semicerchio pressoché pianeggiante la testata del selvaggio Vallone Intergiorno, tributario del Vallone di Elva. Superate alcune sorgenti, il sentiero risale brevemente al Colle San Giovanni (1875 m, h 0,30 dal Colle Bettone). Più che di un vero e proprio colle, si tratta di un’ampia spalla di ondulati pascoli al limitare del lariceto, con splendida veduta sulla testata della conca di Elva e sull’incombente Monte Chersogno. Verso Sud svetta l’ardita Rocca la Meja. Sul colle sorge una caratteristica cappella di forma circolare dedicata al Santo in cui viene celebrata messa, ogni anno, il 24 giugno.

Ritorno per la stessa via in h 2,15.

 

TEMPO TOTALE

h 5,45 circa 

DISLIVELLO

1000 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

22 maggio 2016 

PERIODO CONSIGLIATO

metà maggio – metà ottobre

COMMENTI

Gita interessante e molto piacevole, nonostante la vicinanza della carrozzabile Stroppo – Elva alla seconda parte dell’itinerario. Splendide le due piccole borgate di San Martino (Inferiore e Superiore), sapientemente ristrutturate e molto caratteristiche. Degno di nota anche il bellissimo lariceto in cui si sale verso il Colle Bettone.