Da
Bassura di Stroppo (929 m), circa a metà paese, si lascia la strada
provinciale per salire lungo una
stretta mulattiera erbosa (segnavia GTA
e PO)
che si inoltra fra le case della borgata. Più in alto si esce su una
strada asfaltata: seguendola verso sinistra, in salita, per poche decine
di metri, si ritrova lo stacco della mulattiera (palina per
“Paschero”) che, guadagnata quota con alcuni tornanti su terreno
sassoso, effettua un lungo traversone in salita fino ad uscire sulla
piazza principale di Paschero (1090 m, h
0,20 da Bassura), proprio
di fianco alla chiesa parrocchiale. Adagiata su un panoramico
ripiano a mezza costa, Paschero è la borgata capoluogo di Stroppo, sede
del municipio e della
chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Attraversata
l’ampia piazza principale, si segue per pochi metri la carrozzabile
diretta a Elva per deviare quasi subito a sinistra (paline): un’ampia
mulattiera scende
fra le case della borgata Arneodi, quindi prosegue in leggera discesa e poi in
piano a mezza costa nel bosco fino ad un
caratteristico ponte in pietra, presso un ex mulino
abbandonato, gettato sulle acque del Bedale di Riba. Oltre il ponte la
mulattiera, a
tratti selciata e sorretta da mirabili muri a secco, sale
ripida per un tratto scoperto, quindi con una serie di tornanti guadagna
quota su un costone soleggiato. Lasciata a destra una prima diramazione
per le frazioni Ciamino e Contà (paline), con un lungo traversone
pressoché pianeggiante nel fitto bosco si supera un nuovo rio, quindi
si prosegue a salire costantemente in diagonale fino ad un poggio
panoramico, dove si incontra un nuovo bivio (paline). Trascurata a
destra una seconda diramazione per le borgate Ciamino e Contà, si
prosegue a sinistra con qualche svolta, quindi si tagliano ampi pendii
pascolivi ormai in vista del poggio
roccioso su cui sorge la borgata San Martino. Una breve
salita nel bosco porta ad intercettare una stradina asfaltata (paline):
seguendola verso sinistra, in leggera discesa, si giunge in breve a San
Martino Inferiore (1378 m, h
1,10 da Paschero). La piccola borgata, sapientemente
ristrutturata, è oggi sede di una struttura ricettiva assai
particolare, centro culturale di notevole richiamo specie per i turisti
di nazionalità tedesca.
Salendo
fra le case, si supera uno steccato (bivio a sinistra per Vignali) e,
con alcune svolte, si raggiunge la maggiore borgata di San Martino Superiore (1459 m, h
0,10 da San Martino Inferiore). Anche questa frazione, come
la inferiore, è costituita in gran parte da belle case ristrutturate:
in una di queste è stato allestito anche un piccolo museo etnografico.
Attraversata
la borgata, si giunge
alla strada asfaltata a monte dell’abitato. La si segue a destra, in
discesa, per un centinaio di metri, quindi si prende una mulattiera a
sinistra che sale nel bosco (segnavia PO).
Con un ampio giro, si ritorna sulla strada asfaltata a monte
dell’ampissimo tornante successivo a San Martino: attraversata la
carrozzabile, si continua su una sassosa mulattiera che, con alcune
svolte, giunge ai piedi di un poggio con croce in legno, quindi prosegue
nel bosco con pendenza più moderata. La mulattiera, con
piacevolissimo percorso nello splendido lariceto,
taglia diverse volte i lunghi tornanti della strada asfaltata: giunti
quasi sulla sommità del costone erboso, si abbandona definitivamente la
strada e, seguendo una larga mulattiera erbosa a sinistra, si raggiunge
con un tornante la palina indicante il poco marcato Colle
Bettone (1833 m, h
1,10 da San Martino Superiore).
Dal colle la
comoda mulattiera scende leggermente, per poi tagliare con ampio
semicerchio pressoché pianeggiante la testata del selvaggio Vallone
Intergiorno, tributario del Vallone di Elva. Superate alcune sorgenti, il
sentiero risale brevemente al Colle
San Giovanni (1875 m, h
0,30 dal Colle Bettone). Più che di un vero e proprio colle,
si tratta di un’ampia spalla di ondulati pascoli al limitare del
lariceto, con splendida veduta sulla testata della conca di Elva e
sull’incombente Monte
Chersogno. Verso Sud svetta l’ardita Rocca
la Meja. Sul colle sorge una
caratteristica cappella di forma circolare dedicata al Santo
in cui viene celebrata messa, ogni anno, il 24 giugno.
Ritorno per la stessa via in h 2,15.