Traversata delle Guglie della Bavella

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CARTINA CONSIGLIATA

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CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALTRE ZONE (CORSICA)

SCHEDA N. 8

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

LE GUGLIE DELLA BAVELLA DALLA STRADA CHE SALE AL COLLE DA PORTO VECCHIO

UN GROSSO PINO NEI PRESSI DEL COLLE DELLA BAVELLA

UN CURIOSO PINNACOLO CHE SI INCONTRA NELLA PRIMA PARTE DEL PERCORSO

LE GUGLIE DELLA BAVELLA DA UNO DEI COLLETTI ATTRAVERSATI

SU UNO DEI PINNACOLI ROCCIOSI DELLA CRESTA

PAPIRI CORSI

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Bastia (Corsica, porto di arrivo per i traghetti provenienti da Genova o Savona-Vado) si scende lungo la costa orientale dell’isola fino a Solenzara (100 km da Bastia), da dove si devia a destra e, con una comoda strada asfaltata, si sale al Colle della Bavella (Col de la Bavella, 1218 m, 31 km da Solenzara). 

Il colle č raggiungibile anche da Porto Vecchio, nella parte sud-est dell'isola, con comoda salita di 48 km. 

Sul colle, dove sorge il Refuge Auberge du Col de Bavella, si lascia l’auto presso uno dei capaci parcheggi (a pagamento e non).

 

ITINERARIO

Dal monumento presente sul colle si prosegue verso nord-ovest, nel bosco, seguendo i segnavia biancorossi del GR20 (Grand Randonnče de la Corse), e tagliando in piano in direzione dei primi pinnacoli rocciosi delle Guglie della Bavella (Aguilles de la Bavella). 

Dopo alcune centinaia di metri si abbandona il tracciato principale, che inizia a scendere verso sudovest per un largo pendio-canale di erba e rocce, per proseguire in piano lungo un sentiero (segnavia gialli) che si porta ben presto sulle prime rocce delle Guglie. Questo sentiero costituisce la "variante alta" del GR20, piacevole a panoramica alternativa al percorso standard. 

Raggiunte dunque le prime rocce, il sentiero inizia a salire con decisione con una serie di erti tornanti, sfruttando i passaggi piů appropriati fra una selva di massi e spettacolari pinnacoli di granito dalle forme bizzarre (segni gialli e ometti di pietre). Risalito un erto canalino erboso, si esce su uno stretto colletto roccioso, da dove si apre la vista sull’opposto versante della cresta, che domina un lungo e selvaggio vallone boscoso che scende fino al mare azzurro. Bella anche la veduta sul sottostante Colle della Bavella

Ci si cala dall’altra parte costeggiando le rocce e, tagliando alla base alcuni spuntoni, si scende ad uno spallone panoramico ai piedi di un pilastro giallo. Continuando a traversare, si taglia una placca e si scende poi per una liscia rampa rocciosa con qualche passo delicato (catene). Raggiunta la base della rampa, si riprende a salire per terreno erboso alla base di bei pinnacoli rocciosi e poi, costeggiando la parete della Prima e poi della Seconda Guglia, fino ad una larga insellatura tra questa e la Terza Guglia (h 1,20). 

Si prosegue a salire lungo il crinale, mantenendosi a destra della cresta, si costeggia alla base un bel pinnacolo staccato sulla destra (eventualmente scalabile con attenzione, passi esposti di II°) e, traversando nuovamente per un tratto in piano, si sale ad una nuova sella rocciosa, alla base della cuspide finale della Terza Guglia (h 0,15 dall’insellatura tra Seconda e Terza Guglia).

Salita alla Terza Guglia: dalla sella si segue una traccia che risale un canalino erboso fino ad una spalla di erba e grossi blocchi quindi, raggiunto il gradino finale, lo si supera per un breve diedrino verticale (I°+) ed un corto caminetto (), oltre il quale per facili roccette si guadagna la panoramica cima (h 0,10 dalla sella).

Dalla sella si prosegue a destra e si raggiunge, per comodo terreno erboso, un largo canale (a destra curioso roccione con finestra che si affaccia sulla parte piů profonda del canale). Si risale il canale con alcuni tornanti e si esce su di una ennesima forcella, alla base dell’ardita Quarta Guglia, che č anche l’ultima elevazione di una certa importanza della cresta. Si continua dall’altra parte (versante Valle Asinao) tagliando in piano per un tratto poi, allorchč le rocce lasciano gradatamente il posto a ripidi pendii detritici, si comincia a scendere ripidamente a sinistra, con numerosi tornanti dapprima su pale erbose, quindi nel bel bosco di conifere. Superata una radura con un bel poggio roccioso panoramico, si continua a scendere fino ad intercettare la traccia pianeggiante del GR20 (h 1,00 dalla sella alla base della Terza Guglia), diretta al Refuge d'Asinao e al Monte Incudine. 

A questo punto, non rimane che seguire il largo sentiero verso sinistra che, in ambiente boscoso selvaggio e caratteristico, aggira con alcuni saliscendi tutta la base della cresta delle Guglie della Bavella fino al suo piede meridionale. Da qui il sentiero si porta per vasti pendii e dossi erbosi e boscosi all’imbocco dell’ampio canale erboso-roccioso che, risalito comodamente con qualche banale passaggio su roccette affioranti, consente di ritornare al bivio con lo stacco della variante seguita all’andata e, di qui, nuovamente al Colle della Bavella (h 1,45 dal bivio col GR20).

 

TEMPO TOTALE

h 4,30 circa 

DISLIVELLO

700 m circa 

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

25 settembre 2010

PERIODO CONSIGLIATO

maggio e settembre 

COMMENTI

Bel giro, in ambiente selvaggio e panoramico. Splendidi scorci sul mare e sulle ardite pareti rocciose, costituite di un granito rossastro ed estremamente lavorato, molto diverso da quello riscontrabile sulle Alpi, dove i ghiacciai hanno lisciato le rocce e di fatto cancellato le erosioni dovute alle acque di superficie. Qualche passaggio esposto ma attrezzato, per il resto sentiero ottimamente segnato. Bella la breve salita alla Terza Guglia.