Dal monumento
presente sul colle si prosegue verso nord-ovest, nel bosco, seguendo i
segnavia biancorossi del GR20 (Grand Randonnče de la
Corse), e tagliando in piano in direzione dei primi pinnacoli rocciosi
delle Guglie della Bavella (Aguilles de la Bavella).
Dopo
alcune centinaia di metri si abbandona il tracciato principale, che inizia
a scendere verso sudovest per un largo pendio-canale di erba e rocce, per
proseguire in piano lungo un sentiero (segnavia gialli) che si porta ben
presto sulle prime rocce delle Guglie. Questo sentiero costituisce
la "variante alta" del GR20, piacevole a
panoramica alternativa al percorso standard.
Raggiunte dunque le prime
rocce, il
sentiero inizia a salire con decisione con una serie di erti
tornanti, sfruttando
i passaggi piů appropriati fra una selva di massi e spettacolari
pinnacoli di granito dalle forme bizzarre (segni gialli e
ometti di pietre). Risalito un
erto canalino erboso, si esce su uno stretto colletto roccioso,
da dove si apre la vista sull’opposto versante della cresta, che domina
un lungo
e selvaggio vallone boscoso che scende fino al mare azzurro.
Bella anche la veduta sul sottostante
Colle della Bavella.
Ci si cala dall’altra parte
costeggiando le rocce e, tagliando alla base alcuni spuntoni, si scende ad
uno spallone panoramico ai piedi di un pilastro giallo.
Continuando a traversare, si taglia una placca e si
scende poi per una liscia rampa rocciosa con qualche passo delicato
(catene). Raggiunta la base della rampa, si riprende a salire per terreno
erboso alla base di bei pinnacoli rocciosi e poi, costeggiando la parete
della Prima e poi della Seconda Guglia, fino ad una larga
insellatura tra questa e la Terza Guglia (h
1,20).
Si prosegue a salire lungo il crinale, mantenendosi a
destra della cresta, si costeggia alla base un bel pinnacolo staccato
sulla destra (eventualmente
scalabile con attenzione, passi esposti di II°) e, traversando
nuovamente per un tratto in piano, si
sale ad una nuova sella rocciosa, alla base della cuspide
finale della Terza Guglia (h 0,15
dall’insellatura tra Seconda e Terza Guglia).
Salita alla
Terza Guglia: dalla sella si segue una
traccia che risale un canalino erboso fino ad una spalla di erba e grossi
blocchi quindi, raggiunto il gradino finale, lo si supera per un breve
diedrino verticale (I°+) ed un corto caminetto (I°), oltre
il quale per facili roccette si guadagna la
panoramica cima (h 0,10
dalla sella).
Dalla sella si prosegue a destra e si
raggiunge, per comodo terreno erboso, un largo canale (a destra
curioso roccione con finestra che si affaccia sulla parte piů profonda del
canale). Si risale il canale con alcuni tornanti e si esce su di una
ennesima forcella, alla base dell’ardita Quarta Guglia, che č
anche l’ultima elevazione di una certa importanza della cresta. Si
continua dall’altra parte (versante Valle Asinao) tagliando
in piano per un tratto poi, allorchč le rocce lasciano
gradatamente il posto a ripidi pendii detritici, si comincia a scendere
ripidamente a sinistra, con numerosi tornanti dapprima su pale erbose,
quindi nel bel bosco di conifere. Superata una radura con un
bel poggio roccioso panoramico, si continua a scendere fino ad
intercettare la traccia pianeggiante del GR20 (h
1,00 dalla sella alla base della Terza Guglia), diretta al Refuge
d'Asinao e al Monte Incudine.
A questo punto, non rimane che seguire il largo
sentiero verso sinistra che, in ambiente boscoso selvaggio e caratteristico,
aggira con alcuni saliscendi tutta la base della cresta delle Guglie della
Bavella fino al suo piede meridionale. Da qui il sentiero si porta per
vasti pendii e dossi erbosi e boscosi all’imbocco dell’ampio canale
erboso-roccioso che, risalito comodamente con qualche banale passaggio su
roccette affioranti, consente di ritornare al bivio con lo stacco della
variante seguita all’andata e, di qui, nuovamente al Colle della
Bavella (h 1,45 dal bivio col GR20).