CARTINA CONSIGLIATA
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I.G.C.
scala 1:50.000 - Foglio 16
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
SU NEVE/GHIACCIO - APPENNINO
LIGURE
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SCHEDA
N. 10
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STORIA
ALPINISTICA
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Il
Bric Saiardo (1093 m) è un modesto contrafforte roccioso sull'articolato
sperone Sud del Monte Reixa (1182 m), importante cima dell'Appennino
Ligure nell'immediato entroterra fra Arenzano e Voltri.
In particolare, un comodo sentiero segnato che sale dal Passo della
Gava (752 m) alla vetta del Rèixa (vedi anche itinerario Monte
Reixa) passa proprio nei pressi delle roccette sommitali, da cui si
gode di bellissimo panorama sul porto di Voltri.
Il versante nord
orientale del Bric Saiàrdo, però, costituisce la sponda sinistra
di un lungo e sinuoso solco, chiamato dai locali "Canale
Malanotte", percorso da un pittoresco rio che forma belle
cascatelle, e che da poco sopra le case di Sambuco (387 m) sale
direttamente ai pendii sotto la cima del Reixa.
Partendo dalla
parte mediana di questo canalone (la più interessante), si possono
risalire alcuni bei canalini secondari fra le rocce del Bric Saiardo
fino ad uscire presso il cocuzzolo di vetta: tra questi, il più
divertente è sicuramente quello centrale, che può essere denominato "Canale
Nord Est del Bric Saiardo". |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da Genova
Voltri (uscita della A10
Genova – Ventimiglia) si raggiunge la Via
Aurelia, si svolta a destra e si prosegue verso Arenzano; si lascia a destra
una prima deviazione per il Passo del Turchino e Ovada e si giunge
presso il ponte sul Torrente Cerusa. Senza attraversarlo, si svolta a
destra e si risale la stretta Val
Cerusa: si supera l’abitato di Fabbriche
e si procede verso Fiorino
per prendere poi una diramazione a sinistra che scende brevemente e poi
risale un vallone laterale fino alla chiesa del minuscolo paesino di Sambuco (387 m,
piccolo parcheggio, 9 km da Voltri). |
AVVICINAMENTO
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Si prosegue lungo
la strada asfaltata, in ripida salita, fino ad un piccolo spiazzo dove
questa finisce: superato un rudimentale cancello, si prosegue lungo una
carrareccia pianeggiante che si inoltra nel selvaggio avvallamento del Rio
Gava. Dopo poche centinaia di metri però la si abbandona per
imboccare un evidente sentiero a destra (cartello "Passo Gava")
che taglia una piccola pietraia e si inerpica poi nella fitta macchia.
Dopo una decina di minuti si abbandona anche questo sentiero per seguire
una ripida traccia a destra (ometti poco visibili) che risale per la linea
di massima
pendenza l'erto pendio. Con qualche tornante poi la traccia si porta su di un
dosso, da dove appare evidente tutto
il Canale Malanotte, con la cresta del Bric Saiardo a
sinistra. Con semicerchio verso destra, la traccia taglia un ripido
pendio roccioso e scende in breve sul fondo del canale, in prossimità di un
bel laghetto con cascatella (h 0,30).
Normalmente, a questa quota è molto difficile trovare neve, per cui di
solito si prosegue presso
il fondo del canale o, meglio, lungo la sua sponda sinistra (destra idrografica) per massi, roccette, erba ed arbusti finchè non si incontra
la neve (h 0,45 - 1,00
da Sambuco a seconda delle condizioni). |
DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Calzati i
ramponi, si segue grosso modo il fondo del canale, per massi e piccoli
salti: se le condizioni facessero si che sul
fondo emerga l'acqua del rio, allora conviene procedere alti lungo la
sponda sinistra del canale, per ripidi pendii e scarse rocce.
Si
raggiunge così un'ampia conca con qualche albero, alla base dello sperone
del Bric Saiardo. Risalita
la conca, si attaccano i pendii nevosi alla base delle rocce (a
sinistra) fino ad incrociare un'evidente traccia quasi pianeggiante che,
proveniente dal Passo della Gava, si porta sul fondo del Canale
Malanotte, dove questo ha il suo massimo restringimento. Si supera
la strozzatura (breve tratto ripido, attenzione in presenza di
ghiaccio vivo) e si esce nel tratto superiore del canale che, sempre più
ampio, sale fino alla vetta del Reixa. A questo punto si abbandona
il canale principale e si risalgono i pendii di sinistra, fino ad
imboccare un
evidente canalino, piuttosto ampio, che sale fra le rocce del Bric Saiardo.
Si risale tutto il canale con piacevole salita (pendenza
massima 40° in un punto) fino ad una specie di conca, dalla quale si
intravvedono tre possibilità di uscita verso destra: quella centrale è
la più comoda e logica. Essa è costituita da un'evidente rampa obliqua,
quasi un diedro appoggiato, che si
risale facilmente fino ad uscire su uno stretto colletto roccioso,
presso i massi che costituiscono la
vetta del Bric Saiardo (1093 m, h 1,30
dall'attacco). Magnifico panorama su tutta la costa a ponente di Genova.
Discesa:
si segue in
discesa l'evidente sentiero contrassegnato con una X
(vedi anche itinerario Monte
Reixa) fino all'ampia sella del Passo della Gava (752 m, h
0,20 dalla cima). Di qui si scende per vaghe tracce (all'inizio
si trovano anche dei segnavia, che però spariscono più in basso!) nel
selvaggio vallone del Rio Gava (est). Superato un primo boschetto,
si scende decisamente per erti pendii erbosi verso il rio, poi si prosegue
nuovamente alti rispetto al fondovalle, superando alcuni canalini ed un
tratto su un'aerea cengia rocciosa, fino a scendere alla confluenza fra il
Rio Gava ed il Rio Malanotte. Seguendo il sentiero, ora
comodo, si ritorna al bivio dell'andata e di qui nuovamente a Sambuco
(h 0,40 dal passo).
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TEMPO
TOTALE
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h
3,30 - 4,00
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DISLIVELLO
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700
m circa
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DIFFICOLTA’
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F/F+ (a seconda
delle condizioni)
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MATERIALE
UTILE
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ramponi,
piccozza, casco
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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23
gennaio
2010
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PERIODO
CONSIGLIATO
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quando
c'è neve
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COMMENTI
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Bella salita, molto facile ma
panoramica ed interessante per via del grande contrasto fra l'ambiente
innevato (molto selvaggio) e lo sfondo del mare. Per effettuare la salita
occorre "monitorare" attentamente lo stato di innevamento: di
solito, il periodo in cui si trovano le condizioni giuste è molto breve,
e va sfruttato!
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