Rocca di Perti - Via "Vecchie Belìne"

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CARTINA CONSIGLIATA

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CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - ALPI LIGURI (via di falesia)

SCHEDA N. 34

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

STORIA ALPINISTICA

La Rocca di Perti (397 m) è un imponente complesso calcareo che si erge fra la Val Porra e la Valle Urta (o Valletta di Montesòrdo), nell'immediato entroterra di Finale Ligure. 

I settori interessanti alpinisticamente sono il versante Ovest e la parete Nord, su cui sono concentrati moltissimi itinerari d'arrampicata. 

La via "Vecchie Beline" (E. Dotta e M. Minuto, gennaio 2003), è una via piuttosto "moderna" nel panorama della Parete Nord, che nel penultimo tiro va ad intersecare, non senza qualche polemica, la storica "Avanzini-Rossa". In ogni caso, si tratta di un'arrampicata elegante, esposta e su roccia fantastica, continua e mai banale. Ogni tiro ha il suo passaggio impegnativo, e comunque ci si trova sempre in piena parete, a volo d'uccello sui boschi sottostanti. La via è stata di recente (2008) richiodata, per cui ora i passaggi più esposti possono essere effettuati in piena sicurezza.  

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Final Borgo, da dove si prende la strada per Càlice Ligure. All'altezza di Perti si svolta a destra e si segue la stretta, ripida strada che raggiunge la piccola frazione di Perti Alta. Rimanendo in quota, la stradina passa accanto alla Chiesa dei Cinque Campanili e, rasentando gialle pareti prima, ed inoltrandosi poi nella pittoresca, boscosa Valle Urta, si superano le Case Valle ed un primo parcheggio sulla destra e si raggiunge il piccolo parcheggio alla fine dell'asfalto presso il nucleo rurale di Montesòrdo.

N.B.: da Perti Alta in poi il transito è in realtà consentito solo ai residenti, ma gli arrampicatori sono in qualche modo tollerati. NON APPROFITTARNE!

 

AVVICINAMENTO

All'estremità sinistra del parcheggio (cartello per "Rocca di Perti") si prende un sentiero, all'inizio un po' incerto, che inizia a salire con pendenza sostenuta nel fitto bosco. Arrivati ad un bivio, si segue il più marcato ramo di sinistra, che sale a raggiungere più in alto la traccia che aggira tutta la rocca. La si segue verso destra: dopo pochi metri si giunge in corrispondenza di un ampio ripiano a sinistra, alla base delle rocce della parete Nord della Rocca, da dove partono diversi itinerari. L'attacco della via si trova tutto a destra, presso una costruzione di mattoni calcarei a ridosso della parete (scritta "VECCHIE BELINE" sulla roccia, h 0,15 dal parcheggio). 

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 5 tiri di corda:

1 - La partenza è già molto impegnativa: si sale sul grosso masso a destra della costruzione, e si passa direttamente sulla parete verticale. Alcuni buchi consentono una progressione poco sotto il limite, comunque sempre molto delicata ed impegnativa (5c). Si raggiunge più in alto una micro-cengetta sovrastata da un tetto: si traversa allora a destra in salita, con passo scomodo ed esposto (5c) fino ad aggirare uno spigoletto, oltre il quale si sale dritti più facilmente (4c) in pochi metri ad una nicchia con 2 spit di sosta; 

2 - Si supera lo strapiombo direttamente sopra la nicchia (5c, passo di forza), poi si prosegue per una specie di diedro-fessura a poca distanza da un appena accennato spigoletto (5b) fino alla base di una placca di 5 metri, liscia e molto ripida. Si può salire direttamente la placca lungo la linea degli spit (5c delicatissimo), oppure risalire lo spigolo di destra e poi traversare a sinistra fino allo spit in cima alla placca (5a, eventualmente assicurarsi con un cordino). Si aggira quindi uno speroncino a sinistra e si raggiunge un'evidente fessura-diedro, che si risale verticalmente in esposizione (5b). Superato ancora un breve tetto a sinistra, con traverso su liscia placca (5c) e un ultimo gradino si raggiunge il comodo pianerottolo con 2 spit di sosta;

3 - Si scala un altro strapiombetto appena accennato (5a), poi si supera leggermente verso sinistra un breve diedro svasato (4c), fino ad una cengetta ai piedi di un muretto leggermente strapiombante: con passaggio nuovamente di forza lo si vince nel suo centro (5b), poi si prosegue su una facile cengia alberata fino alla base del salto di parete successivo (2 spit di sosta, praticamente sentiero);

4 - Si sale la placca abbattuta proprio sopra la sosta (5a), per andare a prendere una fessura diagonale verso sinistra che sale fino alla base di una fessura strapiombante. Si segue la fessura, con movimento scomodo e precario (5c, chiodo un po' "lungo"), poi si sale la fessura strapiombante grazie alla lama a sinistra (breve passo di 6a, eventualmente cordino in loco per azzerare). Al di sopra ci si sposta brevemente a sinistra, poi si sale un gradino (5a) fino ad una piccola nicchia (2 spit di sosta, scomodo: questo è il tiro in comune con la "Avanzini-Rossa", anche numerosi chiodi); 

5 - Si sale una breve fessura in diagonale a sinistra, poi si scala una placca (5a) e si vince uno strapiombo con splendida arrampicata in Dulfer (5c). Si raggiunge una piccola cengia, alla base di un evidente tetto solcato da un diedrino fessurato a sinistra: si sale il diedro, con movimento molto tecnico (6a, cordino in loco eventualmente per azzerare) e si scala la successiva breve placca, liscia e delicata (5c). Aggirato un roccione sporgente a sinistra, si esce sul bordo dell'altipiano sommitale della Rocca di Perti (uno spit di sosta).

 

Discesa: seguendo il sentierino verso destra si costeggia tutto l'orlo della parete Nord e, oltre un breve spiazzo nel bosco, si esce alla croce di vetta. Da qui un comodo sentiero scende nel bosco, costeggia alla base il versante Nord e scende al parcheggio.

 

TEMPO TOTALE

h 2,00 circa

DISLIVELLO

120 m circa 

DIFFICOLTA’

TD (6a max/5c e A0 obb.)

MATERIALE UTILE

corda da 60 m, casco, 16 rinvii, cordini: via interamente attrezzata a spit

ULTIMO SOPRALLUOGO

29 aprile 2010

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno, vento permettendo

COMMENTI

Via molto interessante e tecnica, di grande soddisfazione. Passaggi mai banali, esposizione, roccia stupenda ne fanno una chicca da non perdersi assolutamente! Svolgendosi sulla parete Nord, è una via consigliabile in primavera o estate, visto che l'ombra rimane in pratica tutto il giorno. Chiodatura ora ottima ed affidabile.